Nella sua conferenza stampa del 24 gennaio 2025, la più antica casa d’aste al mondo, Sotheby’s (est. 1744) ha presentato i suoi risultati relativi all’anno precedente. Numeri non certo entusiasmanti: le vendite globali sono calate del 23%, a 6 miliardi di dollari, rispetto ai 7,8 miliardi del 2023. Non si è trattato di una sorpresa, l’andamento delle vendite 2024 lo lasciava supporre, dato anche il contesto generalizzato di economia internazionale difficile e di contrazione dei settori dell’arte e del lusso. Tuttavia Sotheby’s ha mostrato grande ottimismo nonostante la battuta d’arresto. Ha per esempio dichiarato con orgoglio che la cifra dei 6 miliardi di ricavi consolidati come la più elevata del settore.
Christie’s al secondo posto nelle vendite 2024 rispetto a Sotheby’s
Tanto entusiasmo si deve al fatto che l’acerrima rivale Christie’s nel 2024 ha totalizzato vendite per 5,7 miliardi di dollari. Il calo è del 6% rispetto ai 6,1 miliardi di dollari del 2023. Ma non solo. Come scritto su queste pagine, la blasonata casa d’aste ha effettuato importanti investimenti per il suo futuro lo scorso anno. Nelle parole dell’amministratore delegato di Sotheby’s Charles Stewart: «Abbiamo investito in modi che promettono davvero bene per l’anno a venire, con sedi spettacolari in tutto il mondo». Le nuove sedi sono quelle di Hong Kong e Parigi.
Sotto la lente: le vendite 2024 di Sotheby’s
Le vendite di una casa d’aste non si compongono di quelle provenienti dalle sole aste pubbliche – quelle da “titoloni” – ma anche di un cospicuo numero di vendite private, le private sales. Che, nel caso di Sotheby’s, sono state fondamentali nel determinare il sorpasso su Christie’s. Se infatti le vendite pubbliche della casa d’aste sono scese del 28%, a 4,6 miliardi di dollari (6,4 miliardi nel 2023), le vendite private sono aumentate del 17%. Sono infatti passate dagli 1,2 miliardi di dollari del 2023 agli 1,4 miliardi del 2024. Il balzo più forte nelle private sales è però di Christie’s. Quest’ultima ha infatti registrato un aumento del 41%, raggiungendo 1,5 miliardi di dollari, il livello più alto dal 2020.
Le mosse principali di Sotheby’s nel 2024
L’evento societario principale del 2024 è stato per Sotheby’s l’iniezione di capitale arrivata da ADQ. Il fondo emiratino e il proprietario della casa d’aste Patrick Drahi hanno infatti portato a termine l’accordo in base al quale il fondo sovrano di Abu Dhabi ha acquistato una partecipazione pari a un miliardo di dollari. Azioni che si ricorda non essere più quotate da 2019, quando il magnate franco-israeliano aveva acquistato la casa d’aste per 3,7 miliardi di dollari. Il delisting dalla Borsa di New York era arrivato dopo 31 anni.
Sempre nel 2024, Sotheby’s ha aperto un nuovo grande spazio espositivo e di vendita al centro di Hong Kong, nel tentativo di attirare clienti, nonostante il calo della propensione agli acquisti di lusso in Cina. All’inaugurazione estremo orientale ha fatto seguito quello della nuova sede a Parigi, nel quartiere Matignon Saint-Honoré della città, sempre più ricco di gallerie blue chip. A queste mosse sono però seguiti licenziamenti per più di 100 posti di lavoro in tutto il mondo.
Fra ninfee e dinosauri
L’opera più costosa che Sotheby’s ha venduto nel 2024 è stata Nymphéas (1914-1917) di Claude Monet, venduta nella serata A Legacy of Beauty: The Collection of Sydell Miller Evening Auction di Sotheby’s 18 novembre 2024. È uno degli ultimi quadri realizzati dal pittore nel suo studio di Giverny. In linea con le previsioni, il dipinto ha incassato 59 milioni di dollari. Si tratta della terza opera più cara nella top ten annuale. Sotto il martelletto di Sotheby’s è anche transitata una bibbia ebraica di 768 pagine risalente al 1320 (7 milioni di dollari). Un manufatto dalle squisite illustrazioni colorate, combinanti anche motivi cristiani e islamici.
Ma il “pezzo” principale dell’annata di vendite di Sotheby’s è stato senza dubbio Apex. Ovvero il primo esemplare di Stegosaurus ad arrivare sul mercato, completo per circa il 70% (254 ossa originali; il resto stampate in 3D). Una carcassa capace di incassare 44,6 milioni di dollari. Ovvero 11 volte la stima iniziale dopo 15 minuti di rilanci.