Mercato dell’arte 2024, è presto per gridare alla crisi? Numeri in picchiata
Nella crisi generalizzata del mercato dell’arte 2024, cos’hanno in comune Superman e un dinosauro? Entrambi hanno contribuito a vivacizzare un anno non certo memorabile per il mondo del collezionismo di alta gamma. Solo per snocciolare qualche numero: nel 2024, le vendite di arte in asta (Christie’s, Sotheby’s, Phillips) sono diminuite del 26,2% rispetto all’anno precedente (da 11,2 miliardi di dollari di ricavi nel 2023 a 8,3 miliardi di dollari quest’anno). Secondo la fondatrice e ceo di Pi-eX, Christine Bourron, «i ricavi mensili combinati delle tre principali case d’asta sono scesi costantemente al di sotto dei livelli del 2023».
Hanno fatto eccezione marzo e settembre, «ma solo grazie agli spostamenti del calendario delle aste». Il calo più pronunciato si è avuto nei mesi tradizionalmente di maggiori vendite, maggio e novembre, quelli delle aste cosiddette “Marquee” di New York. Numeri che a fine anno hanno condotto l’indice di mercato Pi-eX Auction Market Index (AMI) al di sotto del livello di dicembre 2016, segnando il punto più basso dall’ultima significativa flessione del mercato delle aste pubbliche (escludendo la crisi del Covid-19).
Ci pensano Superman e lo stegosauro
Sono stati dunque i collezionabili non canonici a vivacizzare con qualche record un mercato dell’arte in crisi. Era il 9 aprile 2024 quando Heritage Auctions vendeva una copia del fumetto Action Comics n. 1 del 1938, con la prima apparizione di Superman, per sei milioni di dollari. È questo ora il fumetto più costoso al mondo (ne esisterebbero meno di 100 copie; codesta molto probabilmente è la meglio conservata). Nel mese di luglio, Sotheby’s ha poi rilanciato con Apex, il primo esemplare di Stegosaurus ad arrivare sul mercato, completo per circa il 70% (254 ossa sono originali; quelle che restano per arrivare alle 320 complessive sono stampate in 3D e scolpite per completare il resto dei circa 320 pezzi). L’incasso? Dopo 15 minuti di rilanci, 44,6 milioni di dollari. Ovvero 11 volte la stima iniziale.
Bibbia, Costituzione, palla da baseball
Fra i lotti passati sotto il martelletto nell’anno della crisi del mercato dell’arte spiccano diversi oggetti “identitari”, come una copia della Costituzione degli Stati Uniti risalente al 1787 (9 milioni di dollari da Brunk Auctions). O come una Bibbia ebraica Shem Tov di 768 pagine del 1320 (7 milioni di dollari da Sotheby’s). Un manufatto che presenta squisite illustrazioni dai colori vivaci, combinanti anche motivi cristiani e islamici. Un vero tesoro dell’artigianato medievale. Uno dei francobolli più rari della storia a stelle e strisce, il “Blue Z-Grill” dell’epoca della Guerra Civile, è stato venduto per 5 milioni di dollari (Robert A. Siegel Auction Galleries).
Un rarissimo centesimo Roosevelt del 1945, coniato senza il marchio di zecca “S” è stato aggiudicato per 506.250 dollari da PCGS. Ne sono noti solo sei esemplari al mondo. E qualcuno ha pagato 4,4 milioni da Goldin Auctions per la palla da baseball del campione dei Los Angeles Dodgers, il nipponico Shohei Ohtani (1994).
Qualche appassionato del genere “disgrazie” ha invece pagato la bellezza di 718.750 dollari per un pezzo del telaio di una porta del Titanic, un cascame lungo due metri e mezzo.
Le chitarre più famose del rock contro la crisi del mercato dell’arte nel 2024 (e nel 2025)
Il 2024 verrà ricordato anche il passaggio sotto il martelletto di due grandi collezioni di musicisti. Mark Knopfler ha messo in vendita da Christie’s un gruppo di chitarre, incassando 11.227.003 dollari (8.840.160 sterline). Top lot della vendita è stata la Gibson Les Paul Standard Vintage di Knopfler del 1959 (693.000 sterline nuovo record d’asta per il modello). Nuovi record per altri modelli (Pensa-Suhr, Schecter). Un quarto del ricavato è andato in beneficenza.
Il 28 febbraio 2024, Christie’s ha concluso The Collection of Sir Elton John: Goodbye Peachtree Road, una serie di vendite di oltre 900 oggetti accumulati durante il suo soggiorno ad Atlanta. In totale la collezione ha realizzato 20.537.842 dollari. La fotografia rappresentava un terzo della collezione (350 fotografie sul totale dei lotti).
Intanto, il 22 gennaio 2025, Christie’s Londra apre le danze del nuovo anno con l’asta tematica Jeff Beck: The Guitar Collection. Oltre 130 chitarre, amplificatori e attrezzi del mestiere accumulati in quasi sei decenni di carriera dal pluripremiato musicista Jeff Beck (1944-2023), dal suo ingresso negli Yardbirds nel marzo 1965 fino al suo ultimo tour nel 2022.
Segno che anche quest’anno si vuole scongiurare la crisi del mercato dell’arte con oggetti da collezione non convenzionali? Secondo Christine Bourron, «l’attuale contrazione potrebbe aprire la strada a una futura ripresa, riaffermando la natura ciclica del mercato», giacché la volatilità intrinseca di questo tipo di mercato ha dimostrato che «le flessioni sono spesso temporanee e che i rimbalzi possono essere altrettanto drammatici dei cali», come del resto «già avvenuto nel 2017».