Nel primo trimestre del 2020 gli strumenti tradizionali hanno registrato riscatti netti per 384,7 miliardi di dollari
Gli asset dei fondi sostenibili a fine marzo hanno sfiorato gli 837 miliardi di dollari, subendo tuttavia un calo del 12% rispetto al massimo storico toccato alla fine del 2019
Negli Stati Uniti l’80% dei flussi netti ha riguardato i fondi passivi
Record di raccolta a gennaio per gli Stati Uniti
Seguono al secondo posto in termini di sensibilità alle tematiche sociali, ambientali e di governance gli Stati Uniti, che hanno catturato il 22,8% del totale della raccolta con 10,45 miliardi di flussi, “eclissando il precedente record stabilito nel quarto trimestre del 2019”, si legge nel report. I paesi a stelle e strisce hanno portato a casa un record mensile a gennaio con 5,2 miliardi di dollari di flussi. Successivamente, nel mese di febbraio la raccolta si è fermata sui 3,7 miliardi di dollari per poi rallentare decisamente nel mese di marzo, seppur con una nota positiva per 1,6 miliardi. Nel complesso, quasi l’80% dei flussi netti ha riguardato i fondi passivi.
In Canada dominano i fondi passivi
Nel territorio canadese i fondi sostenibili hanno registrato una raccolta positiva in tutti e tre i mesi del primo trimestre, con “un afflusso eccezionale di 500 milioni di dollari nel solo mese di marzo”, continuano gli esperti. Sulla stessa linea d’onda degli Stati Uniti, a dominare sono stati i fondi passivi, contrariamente all’Australia e alla Nuova Zelanda dove gli afflussi per 319 milioni di dollari si sono distribuiti in modo uniforme tra strategie attive e passive.
Giappone trainato dal lancio di nuovi prodotti
Quanto al Giappone, secondo Morningstar i fondi sostenibili hanno registrato flussi netti positivi per 175 milioni di dollari, trainati in particolare dal lancio di nuovi prodotti: 166 milioni di dollari, infatti, riguardano 10 fondi che sono stati dispiegati sul campo proprio durante il periodo considerato. Positivi i fondi indiani, con afflussi record pari a 507 miliardi di dollari, ma anche Cina e Corea del Sud, che hanno registrato rispettivamente una raccolta pari a 61 e 14,5 milioni di dollari.