- Con “aristocratici da dividendo” si intende aziende che hanno aumentato la distribuzione delle cedole per un minimo di 25 anni consecutivi
- In cima alla lista delle azioni con prezzi a sconto e dividendi in crescita c’è Albemarle, azienda chimica con sede a Charlotte, nella Carolina del Nord
Pochi, ma buoni. Sono i cosiddetti “aristocratici da dividendo”, non quelli che pagano le cedole più generose, ma quelli che hanno aumentato la distribuzione di dividendi per un minimo di 25 anni consecutivi. Attualmente, tra le società incluse nell’indice S&P 500 se ne contano poco più di 60. Gli investitori spesso le inseriscono in portafoglio perché si attendono che aziende con una storia di crescita costante tutelino da eventuali sforbiciate, ma non è proprio così. Come evitare le aziende che hanno maggiore probabilità di tagliare i loro dividendi? A rispondere a questa domanda è una nuova analisi di Morningstar, che ha selezionato le 10 migliori azioni a stelle e strisce scambiate a sconto e che hanno incrementato la loro cedola per 25 anni consecutivi o più.
I 10 titoli con un passato di dividendi in crescita individuati da Morningstar sono:
- Albemarle
- Brown-Forman
- Becton Dickinson
- Kenvue
- ExxonMobil
- Medtronic
- PepsiCo
- A.O. Smith
- General Dynamics
- Chevron
Albemarle
In cima alla lista c’è Albemarle, azienda chimica con sede a Charlotte, nella Carolina del Nord. Il titolo è quotato a un tasso di sconto del 61% rispetto alla stima di fair value di Morningstar di 225 dollari al 24 gennaio 2025. Tra i maggiori produttori di litio al mondo, Morningstar le assegna un rating di incertezza molto elevato, a causa della volatilità dei prezzi del litio. L’analista Seth Goldstein definisce la politica dei dividendi dell’azienda come “facilmente gestibile”, considerando che negli ultimi cinque anni le cedole hanno rappresentato mediamente solo il 17% dell’utile netto. Considerando la richiesta di veicoli elettrici in aumento, Morningstar si attende una crescita annuale a due cifre della domanda di litio, con riflessi positivi su Albemarle. Tra l’altro, ricorda che è anche il secondo produttore mondiale di bromo, la cui domanda è attesa a sua volta in aumento. “Nel lungo periodo ci aspettiamo che Albemarle generi buoni profitti dal bromo grazie alla sua posizione a basso costo nel Mar Morto”, dichiara Goldstein.
Brown-Forman
Segue Brown-Forman, spirits company americana, produttrice di noti liquori distillati come il Jack Daniels. Il titolo viene scambiato a un tasso di sconto del 38%, rispetto alla stima di fair value di Morningstar di 55 dollari. Secondo l’analista Dan Su, l’azienda si è ritagliata un ampio fossato economico grazie al potere del brand e alle strette relazioni con i clienti. “Siamo costruttivi sulle sue prospettive di crescita”, scrive Su, in quanto il suo posizionamento sulla fascia alta nella categoria dei whisky “si allinea bene con la tendenza alla premiumizzazione del settore”. Una tendenza che vede le aziende costruire un ponte fra mercato di lusso e di massa, grazie a beni e servizi dedicati solo apparentemente a nicchie di intenditori. “Inoltre, riteniamo che Brown-Forman sia pronta per un’espansione dei volumi, grazie a una forte pipeline di innovazione che promette nuovi lanci non solo nei whisky e nella tequila ma anche nell’attraente categoria in rapida crescita dei ready-to-drink”, prosegue Su.
Becton Dickinson
Altro caso quello di Becton Dickinson, il titolo con rendimento sui dividendi più basso della classifica (1,60%). Alex Morozov, direttore di Morningstar, definisce tuttavia il flusso di cassa della società “abbastanza prevedibile” e la longevità dei suoi rendimenti sul capitale “particolarmente notevole”. Il titolo viene scambiato a un tasso di sconto del 25% rispetto alla stima di fair value di 325 dollari definita dalla società di rating. La società sta vivendo di fatto un cambio di rotta: le entrate inattese legate alla pandemia da covid-19 sono state reinvestite, il che secondo Morningstar dovrebbe favorire una crescita del core business dell’azienda nei prossimi anni. Inoltre, viene considerata “resistente alla recessione”, considerata la natura essenziale di molti dei suoi prodotti medicali.
Kenvue
Kenvue è stata scorporata da Johnson & Johnson nel 2023, il colosso farmaceutico statunitense. “Viene considerata un’aristocratica da dividendi per la lunga storia di aumenti delle cedole di J&J”, spiega David Harrell, redattore di Morningstar Dividend Investor. Nell’ultimo decennio J&J ha registrato un payout ratio medio del 60% e la società di rating prevede che Kenvue seguirà la stessa strada. Il titolo viene scambiato a un tasso di sconto del 20% rispetto alla stima di fair value di 26 dollari. Si prevede che punterà sulla crescita dei suoi 15 marchi principali – tra cui Tylenol, Nicorette, Listerine e Zyrtec – ora che è libera di investire come entità autonoma. In particolare, Morningstar stima che spenderà circa il 3% delle sue vendite in ricerca e sviluppo, al pari di alcuni dei suoi competitor.
ExxonMobil
Il titolo della compagnia petrolifera statunitense ExxonMobil viene scambiato a un tasso di sconto del 20% rispetto alla stima di fair value di 135 dollari. Si tratta di uno dei due big dell’oro nero presente nella lista. Secondo Allen Good, direttore di Morningstar, le recenti mosse sul fronte della riduzione dei costi e delle spese in conto capitale dovrebbero favorire la distribuzione dei dividendi in futuro. Senza dimenticare l’impegno della società sul fronte delle soluzioni a basse emissioni di carbonio. Exxon stima di ottenere circa 3 miliardi di dollari di utili dalle nuove attività su questo fronte.
Medtronic
C’è poi Medtronic, azienda americana che si occupa di tecnologie biomediche, il cui titolo è scambiato a un tasso di sconto del 19% rispetto alla stima di fair value di 112 dollari. L’azienda punta a restituire agli azionisti almeno il 50% del suo flusso di cassa libero annuale. Negli ultimi anni tale dato si è attestato tra il 60 e il 70%, stando a quanto risulta a Debbie Wang, analista senior di Morningstar. “L’abbinamento del portafoglio di prodotti diversificati di Medtronic, destinati a un’ampia gamma di malattie croniche, con la sua vasta gamma di prodotti per le cure acute negli ospedali ha rafforzato la sua posizione come partner chiave per i suoi clienti ospedalieri”, si legge nell’analisi.
PepsiCo
PepsiCo è l’ultimo dei tre titoli del settore dei consumi della lista sulle migliori azioni a sconto con dividendi in crescita da oltre 25 anni. Il titolo tratta a un tasso di sconto del 14% rispetto alla stima di fair value di 174 dollari. Per Dan Su, la società si è ritagliata un ampio fossato economico grazie alla forza dei suoi marchi più noti, da Pepsi a Gatorade fino a Cheetos e Doritos. Morningstar prevede che, nei prossimi 10 anni, le sue cedole cresceranno del 7% annuo. “L’azienda beneficia dei vantaggi secolari del settore degli snack, delle iniziative di crescita in alcune interessanti sottocategorie di bevande (come le bevande energetiche) e in diversi mercati emergenti (come l’America Latina, l’Africa e l’Asia-Pacifico) nonché di un modello aziendale integrato che facilita una commercializzazione più efficace”, sostengono gli analisti.
A.O. Smith
A.O. Smith è un produttore di scaldabagni e caldaie residenziali e commerciali, il primo dei due titoli industriali della lista. L’azione è scambiata a un tasso di sconto del 14% rispetto alla stima di fair value di 82 dollari. “Ci aspettiamo che la società continui a dare priorità all’aumento dei dividendi”, sostiene Brian Bernard, direttore di Morningstar. Nei prossimi cinque anni il management si attende una crescita del fatturato consolidato a un tasso annuo composto nell’ordine del 5-6%. Secondo Morningstar, l’ampio fossato che A.O. Smith si è ritagliata finora le consentirà di registrare margini operativi intorno al 20% nei prossimi anni.
General Dynamics
La penultima azienda della lista è General Dynamics, conglomerata statunitense con sede a Reston, in Virginia. Specializzata nelle forniture militari e aerospaziali, il suo titolo viene scambiato a un tasso di sconto del 12% rispetto alla stima di fair value di 302 dollari. L’analista Nic Owens crede che la società possa continuare a far crescere il suo dividendo, grazie alla stabilità del suo modello di business.
Chevron
A chiudere la lista sui migliori aristocratici dei dividendi è Chevron, altro colosso petrolifero a stelle e strisce. Il titolo viene scambiato a un tasso di sconto del 12% rispetto alla stima di fair value di 176 dollari. Morningstar ritiene che possa offrire rendimenti più elevati e registrare un’espansione dei margini. “I prezzi del petrolio e del gas determineranno gli utili e il flusso di cassa di Chevron nel prossimo futuro”, secondo Good. “Tuttavia, l’azienda sta investendo in attività a basse emissioni di carbonio per adattarsi alla transizione energetica”. Nel dettaglio, si parla di investimenti totali per 10 miliardi di dollari entro il 2028. “I progetti di riduzione dei gas serra e di cattura e compensazione delle emissioni di carbonio consentiranno a Chevron di raggiungere i suoi obiettivi di emissione, mentre gli investimenti nell’idrogeno e nei combustibili rinnovabili le consentiranno di avere un punto d’appoggio nelle attività emergenti che potrebbero espandersi in futuro”, conclude Good.