- Con la nuova sforbiciata ai tassi di interesse di 25 punti base, la rata di un mutuo variabile calerà di circa 17 euro nei prossimi mesi
- Griggio (Facile.it): “Il gap tra tasso fisso e tasso variabile si sta assottigliando sempre di più. Con questo trend, nei prossimi mesi dovrebbe azzerarsi”
La Banca centrale europea annuncia un nuovo taglio dei tassi di interesse, con effetti a cascata sui mutui. L’entrata in vigore dei nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti sui prodotti provenienti da 60 paesi, la più imponente ondata annunciata dal presidente Donald Trump finora, aveva alimentato le aspettative su una sforbiciata al costo del denaro in arrivo. Poi la conferma della presidente della Bce, Christine Lagarde: “Il tasso sui depositi, quello di riferimento, scivola dal 2,50% al 2,25”. Ma cosa significa per chi ha un mutuo a tasso variabile in essere?
Mutuo a tasso variabile: di quanto scenderà la rata
Prendiamo in considerazione un mutuo medio da 126mila euro da restituire in 25 anni sottoscritto a gennaio 2022 e con un Ltv (Loan to value, ovvero il rapporto tra l’importo del finanziamento e il valore dell’immobile, ndr) del 70%. Come evidenziato nel grafico sottostante, Facile.it e Mutui.it hanno stimato per We Wealth che il calo dei tassi di 25 punti base innescherà una riduzione della rata di circa 17 euro nei prossimi mesi. In altre parole, scivolerà dagli attuali 640 euro a 623 euro.
Tassi mutui: dove arriveranno nel 2025
Tra l’altro, potrebbe non essere finita qui, anche se le incognite sul futuro restano numerose. “Secondo i Futures sugli Euribor (aggiornati al 7 aprile 2025) che rappresentano le aspettative di mercato, a giugno 2025 l’indice di riferimento per i mutui a tasso variabile dovrebbe scendere intorno al 2,05%, arrivando a dicembre al di sotto dell’1,80%. Oggi siamo al 2,36%”, evidenzia Yuri Griggio, communication director di Facile.it. Considerando nuovamente il mutuo medio variabile analizzato prima, da una rata che ad aprile ha toccato i 640 euro si arriverebbe a giugno a un esborso di circa 617 euro, con un risparmio mensile di quasi 25 euro. Calo ancora più consistente è previsto per dicembre, quando la rata sfiorerebbe i 600 euro, circa 40 euro in meno rispetto a quella odierna.
Perché valutare la surroga verso il tasso fisso
Un’alternativa è optare per una surroga verso un tasso fisso, approfittando delle condizioni favorevoli attualmente offerte dalle banche. Analizzando i migliori tassi surroga disponibili online oggi, Facile.it evidenzia che per un mutuo standard partono da un Tan del 2,88% (con sottoscrizione di una polizza vita), corrispondente a una rata di 590 euro. Considerando quindi la rata del variabile medio che ad aprile 2025 ha raggiunto i 640 euro, il risparmio mensile che si potrebbe ottenere con la surroga sarebbe in media di 50 euro.
Mutuo, fisso o variabile? Cosa conviene ora
Per chi intende invece sottoscrivere un mutuo adesso, attualmente le condizioni di mercato restano a favore dei fissi, sebbene il divario si stia riducendo. Osservando ancora una volta le migliori offerte a tasso fisso disponibili online per un mutuo standard, i Tan partono dal 2,76%, con una rata di 582 euro per l’intera durata del finanziamento. Nel caso dei tassi variabili, invece, le offerte migliori ruotano intorno a un Tan pari al 2,97% che corrisponde a una rata iniziale di 596 euro. In altre parole, si tratta di circa 14 euro in più rispetto alla miglior offerta a tasso fisso.
“Il gap tra tasso fisso e tasso variabile si sta assottigliando sempre di più e, con questo trend, nei prossimi mesi dovrebbe azzerarsi”, osserva Griggio. “Scegliere oggi un tasso fisso significa partire da una rata più bassa e averla invariata per tutta la durata del finanziamento. Puntare sul variabile, invece, significa scommettere che nel futuro prossimo la rata possa scendere al di sotto di quella fissa portando a un vantaggio economico; d’altro canto, però, significa anche esporsi alle variazioni di mercato in un periodo caratterizzato da grande incertezza. Resta sempre l’opzione di partire dal fisso e, qualora le offerte migliorassero, surrogare passando ad un variabile”, conclude l’esperto.
(Articolo aggiornato il 17 aprile 2025)