Gli orologi dell’asta Phillips “Ginevra: XIX – Featuring The Guido Mondani Collection“
Una collezione pensata per un mercato esigente. Lo dichiara Alexandre Ghotbi, vicepresidente e responsabile orologi per l’Europa e il Medio Oriente di Phillips, in merito a quella che andrà in scena a Ginevra i prossimi 11 e 12 maggio 2024, «una selezione meticolosamente curata di capolavori orologieri che abbracciano gran parte del XX e del XXI secolo; pezzi rilevanti per importanza, rarità, qualità, design». Gli oltre 200 lotti spazieranno dai blue chip alla crema degli indipendenti, come F.P. Journe e Rexhep Rexhepi. L’asta Ginevra: XIX – Featuring The Guido Mondani Collection di Phillips Watches in collaborazione con Bacs e Russo sarà anche la prima a tenersi presso l’Hotel President. Scopriamo i lotti che presumibilmente occuperanno la top 10 della due giorni di vendite.
I Patek Philippe della prossima asta di Phillips Ginevra (11-12 maggio 2024)
Fra i Patek Philippe, la casa d’aste segnala i lotti 55, 143, 145. Il primo, la referenza 2523/1 del 1960, è il sempre agognato Ore del mondo a due corone, «il sacro Graal dei collezionisti», una delle creazioni più rappresentative della maison. Questo in particolare, oltre ad avere un quadrante “immacolato”, possiede anche una cassa non lucidata. La quotazione di partenza? Collocata fra 1,2 e 2,4 milioni di franchi.
Il secondo è la ref 3448, un rarissimo “Padellone” in oro bianco del 1972, con calendario perpetuo e anello della data invertito (400.000 – 800.000 franchi).
Infine, un Patek Philippe ref 1518 oro giallo, 1951, valutato fra i 400.000 e gli 800.000 CHF.
Altri pezzi forti del marchio includono un Patek Philippe Chronograph ref. 5070 in oro bianco 18 carati con quadrante color salmone proveniente dalla Saatchi Gallery di Londra (250.000 – 500.000 CHF), e un cronografo Patek Philippe Split-Seconds appena sigillato ref. 5950A (220.000 – 440.000 CHF).
Senza Rolex, che asta di orologi è?
La referenza 6241 “John Player Special” (questa è del 1969 circa), è una delle più rare e amate. Questa in particolare è una delle poche con cassa in oro giallo 14k. La valutazione è di 500.000 – 1 milione di CHF.
Un altro gran pezzo vintage è il Rolex ref 6102 “La Caravelle”, del 1953 Stima CHF 400.000 – 800.000. Come già visto in altre selezioni, i quadranti cloisonné non sono tipicamente associati a Rolex, ma la ref. 6102 è un caso a parte: raffigura una caravella, piccola e veloce nave iberica a vela costruita fra il XV e il XVII, di quelle che Cristoforo Colombo utilizzò per approdare nel Nuovo Mondo. La decorazione è di Marguerite Koch, che ha collaborato con l’azienda Stern Frères.
A. Lange & Söhne, solida eleganza tedesca
Il Lange & Söhne, ref 101.026X Lange 1 in acciaio inossidabile Only One (150.000 – 300.000) è «un segnatempo che riscrive la letteratura», affermano da Phillips. In acciaio con quadrante blu, è l’unico esemplare conosciuto in questa configurazione. Gli esemplari prodotti di questa referenza sono forse una trentina (la casa orologiera non lo ha mai rivelato).
La referenza 701.301 Tourbillon Pour le Merite del 1994 invece, prende il nome da uno dei più alti ordini di merito tedeschi. Si può considerare un vero e proprio “tour de force” dell’orologeria meccanica. È stato infatti il primo orologio da polso a montare la trasmissione a catena, un sofisticato meccanismo a forza costante sviluppato con Renaud & Papi. 200 i pezzi costruiti, di cui 106 in oro giallo 18 carati. Presenta un bracciale Wellendorff in oro giallo 18 carati (120.000 – 240.000 franchi).
E gli indipendenti? F.P. Journe e Rexhep Rexhepi sotto i riflettori
Di F.P. Journe si segnala in primo luogo il Resonance Pre-Souoscription del 2000 (400.000 – 800.000 CHF), con le incisioni poco profonde e il quadrante lucido tipico delle prime referenze.
Poi, il Tourbillon Souverain “Hong Kong Boutique” del 2010 (200.000 – 400.000), prodotto in soli cinque esemplari per celebrare l’anniversario della boutique di F.P. Journe a Hong Kong. Questo, il n. 2, è in titanio e ha il quadrante grigio ardesia con scritte color salmone.
Infine, il giovane enfant prodige Rexhep Rexhepi. In catalogo, un Chronomètre Contemporain del 2019 (300.000 – 600.000). Che sia in oro rosa 18 carati con quadrante in smalto nero o in platino con quadrante in smalto bianco, ciascuna versione è limitata a soli 25 esemplari.
Quindi un Rexhep Rexhepi, AK 05 “Tourbillon Barette Miroir” del 2015, di uguale stima, con quadrante in oro giallo. È il terzo esemplare realizzato.