Magna Grecia, Sicilia, Grecia continentale. Luoghi di villeggiatura, di mito, di storia antica. La stessa che raccontano quei piccoli capolavori mobili della quotidianità che rispondono al nome di monete. Storia che passa fra le dita della gente e sotto il martelletto delle aste di numismatica, come quella che Cambi – in collaborazione con Crippa Numismatica – terrà il 14 e 15 maggio 2024. Il catalogo della due giorni (seimila monete e 1300 lotti) sarà forte di una selezione di monete antiche, greche e romane dal prestigioso pedigree. Provengono da vecchie collezioni italiane (una in particolare risale a inizio ‘900), assemblate con cura, studio e passione lungo vite ricche e radicate nello studio dei tempi.
Mantenere le nostre monete antiche nel mercato italiano
Un patrimonio immenso e fragile, che Paolo Crippa, direttore del dipartimento di numismatica di Cambi Casa d’Aste, vuole proteggere. In che modo? Dedicando la prossima vendita esclusivamente al mercato italiano. Come mai? «Ritengo che in Italia debba tornare quel grande collezionismo di alto livello che era molto presente negli anni in cui sono state create, ad esempio, queste collezioni che avremo in asta». Con un pizzico di idealismo, il numismatico illustra il suo intento ambizioso e nobile: «Ci auguriamo che la nostra proposta, unita a quella delle altre case d’asta, contribuisca ad aumentare l’interesse su questa tipologia di monetazione perché è assolutamente giusto che le collezioni italiane, formate in Italia, vengano vendute in Italia e comprate da un collezionismo italiano, in modo da essere mantenute in Italia».
Come fare per le monete vendute altrove? «Questo vale anche per le vendite all’estero: io incoraggio l’acquisto da parte degli italiani di questo tipo di monete anche a livello internazionale per favorire un flusso in entrata di monete greche e romane. È importante che gli italiani riscoprano il piacere di collezionare anche queste monete perché questo vuol dire riscoprire le nostre antiche origini». Un’attività esercitabile anche solo «andando a vedere le grandissime collezioni conservate nei nostri musei italiani». Frequentare le aste offre poi la possibilità di studiare le monete e «acquisire quella giusta sensibilità che dobbiamo avere tutti, riscoprendo le nostre origini». E allora scopriamole, le nostre origini. Di seguito, Paolo Crippa segnala alcuni lotti speciali, anche se scegliere – come accade di sovente nel mondo del collezionismo – è difficile.
Le antiche monete d’Italia: da Poseidone a Tiberio
Nella parte di catalogo dedicata alle monete antiche, si distingue il lotto 15(LUCANIA – POSEIDONIA. Nomos, 520-500 a.C. 1.800 / 2.200 euro) che raffigura Poseidone in piedi a d., barbuto, diademato e nudo, tiene la clamide sulle spalle, nell’atto di scagliare un tridente. Sulla s. la scritta POM in lettere greche. R/ La stessa figura in incuso; la scritta POM è incisa.
Il lotto 37(BRUTTIUM – CAULONIA. Nomos, 550-480 a.C. 1.800 / 2.500 euro) rappresenta Apollo Catharsio che avanza verso d. e regge ramo di palma; sul braccio, piccolo demone retrospiciente in movimento tiene rami di alloro, sotto cerchietto; ai lati KVAL e cervo. R/ Stessa raffigurazione in incuso; scritta KAVL in rilievo; sopra al braccio, piovra in rilievo.
Mentre nel lotto 73 (SICILIA – SIRACUSA. Decadracma (Euainetos), 400 a.C. 12.000 / 15.000 euro) compare una quadriga veloce guidata a. s. dall’auriga, con in mano le redini e il kentron; nel campo sopra, Nike che vola a d. All’ esergo, esposizione di armamenti militari posti su due gradini. R/ SIRACOSION in lettere greche. Testa della ninfa Aretusa a s., con ghirlanda d’orzo, orecchino triplo pendente e collana di perle; intorno a quattro delfini. Sotto il mento, Δ. Arg. Graffi e lievi corrosioni. Iridescente patina di monetiere. Modulo largo.
Infine, il lotto 196 (anche foto apertura; TIBERIO, 14-37. Aureo, anni 14-37. Lugdunum. 6.000 / 7.000 euro) riporta una testa laureata a d. R/ La Pax-Livia seduta a d. tiene lungo scettro verticale e ramo di ulivo. Oro. Patina iridescente, tipo Boscoreale.
Aquile, grifoni, leoni nell’asta numismatica di Cambi
Accanto alla selezione di monete antiche greche e romane, l’asta presenterà anche una raccolta di materiale molto eterogeneo selezionato per la grande qualità , o per argomenti di attuale interesse. Tra queste, si distingue una collezione di bellissimi scudi italiani in argento, datati dal XVII al XX secolo, di grandissimo gusto, probabilmente tra i migliori esemplari usciti sul mercato per conservazione.
In questa parte di catalogo si distinguono diversi lotti, come illotto 334 (FIRENZE. PIETRO LEOPOLDO DI LORENA, 1765-1790. Francescone 1790. 4.000 / 6.000 euro) con un busto corazzato a d. R/ Stemma coronato sorretto da due grifoni. Molto raro.
Il lotto 386 (ROMA. PRIMA REPUBBLICA ROMANA, 1798-1799) è una medaglia del peso di uno Scudo XXVII Piovoso Anno VII. 1.200 / 1.500 euro. Aquila ad ali spiegate, entro corona di quercia, poggia gli artigli su fascio littorio sopra ad altare; sullo sfondo, bandiere. R/ Legenda e data in cinque righe. Molto raro. Arg. Lievi irregolarità di conio.
Altro lotto notevole è illotto 405 (VENEZIA. GIOVANNI II CORNER, 1709-1722. Ducato. € 3.500,00 / 4.500,00) che riprende il Leone di San Marco, alato e nimbato, verso d. e doge genuflesso con stendardo verso s.; in esergo, F A P (Francesco Antonio Paruta oppure Francesco Antonio Pasqualego) R/ Santa Giustina con cuore trafitto da pugnale regge ramo di palma e libro; sullo sfondo, galere in navigazione.
Il Regno di Casa Savoia
Non manca, come spesso accade nei cataloghi Cambi-Crippa, una bella collezione di casa Savoia, con una serie di monete che coprono il Regno di Sardegna da Vittorio Emanuele I fino alla caduta della monarchia con Vittorio Emanuele III, grande numismatico appassionato. Esempi di questa selezione sono: il lotto 416 REGNO DI SARDEGNA. VITTORIO EMANUELE I DI SAVOIA, 1802-1821. 5 Lire 1821. 8.000 / 12.000 euro) con Testa a d. R/ Stemma sabaudo da cui pende il Collare dell’Annunziata. Rarissimo.
Insieme al lotto 705(REGNO D’ITALIA. VITTORIO EMANUELE II DI SAVOIA, 1861-1878. 100 Lire 1872. Roma. 12.000 / 15.000 euro) con Testa a s. R/ Stemma coronato tra due rami di alloro, attorno collare dell’Annunziata. Oro. Lievissimo graffio, piccolo colpo.
Illotto 788 (REGNO D’ITALIA. VITTORIO EMANUELE III DI SAVOIA, 1900-1946. 100 Lire 1905. Aquila Sabauda. 8.000 / 11.000 euro) rappresenta la Testa a s. R/ Aquila sabauda coronata. Molto raro. Oro. Colpo al rovescio.