Un Michelangelo a 6000 euro? Decisamente poco probabile
La stima iniziale era risibile, bisogna dirlo: dai sei agli ottomila dollari. Il lotto era un pezzettino di carta, ma pur sempre di Michelangelo Buonarroti, attuale detentore del record per le opere su carta. I 201.600 dollari poi ottenuti (33,6 volte la valutazione di partenza) sotto il martelletto di Christie’s a New York il 17 aprile 2024 non hanno quindi stupito.
Tutte le foto sono cortesia di Christie's Images Ltd. 2024
L’asta era quella dedicata a “Una collezione di Park Avenue” (A Park Avenue Collection). Mobilia francesi, dipinti di antichi maestri, disegni e opere d’arte cinesi a rappresentare oltre 40 anni di appassionato collezionismo. Ma cosa c’è sul foglietto di carta di Michelangelo? Questa sorta di post-it ante litteram raffigura un blocco di marmo, con scritta di fianco la parola “simile”. Era allegato a una lettera di un discendente del Buonarroti.
Michelangelo, la storia del suo pezzo di carta passato in asta
Il diagramma era già noto in letteratura, ma il dipartimento di disegni antichi di Christie’s nel 2023 lo ha sottoposto a nuovi studi prima della vendita, fa sapere la casa d’aste. Il “post-it” e la lettera risultavano essere attaccati al retro di un altro disegno, parte di una collezione privata da decenni. Fu sempre Christie’s a vendere tale disegnino, nell’asta Important Old Master Drawings, del 1° luglio 1986, a Londra. Si intitolava A Battle of Giants e risultava attribuito a un associate of Michelangelo Buonarroti. Il catalogo del 1986 di questo disegno menziona un frammento di carta attaccato al disegno, «ritenuto di mano di Michelangelo». Mettendo insieme i pezzi, gli specialisti di Christie’s hanno confermato l’attribuzione.
Quante opere di Michelangelo sono ancora in mani private?
Davvero un numero esiguo di opere (in senso lato, come il foglietto appena passato in asta) di Michelangelo è rimasto in mani private: forse meno di dieci. Il lotto di Park Avenue fa parte di un gruppo di schemini di blocchi di marmo di mano di Michelangelo, la maggior parte dei quali è conservata a Casa Buonarroti, a Firenze. La fondazione di questo museo si deve all’ultimo discendente diretto di Michelangelo, Cosimo Buonarroti (1790-1858), che fu anche ministro della Cultura presso l’allora Granducato di Toscana.
L’attuale pezzo di carta proviene con tutta probabilità da un foglio di carta maggiore, dal quale Cosimo ritagliava pezzetti per ospiti di riguardo. Il ritaglio di cui qui si tratta fu regalato nel 1836 a un turista inglese, Sir John Bowring, futuro governatore di Hong Kong. Cosimo apponeva una nota personale al dono, che ne descriveva al qualità, presente anche su un ritaglio simile, già in asta da Christie’s a Londra, nel 2008. Quell’opera raggiunse le 73.250 sterline contro la stima di 10.000-15.000 sterline.
Il pezzo di carta di Michelangelo apparteneva a una sofisticata collezione privata
La Park Avenue Collection, di cui il pezzetto di carta di Michelangelo era rrivato a far parte nel corso dei decenni, ha totalizzato 8.890.582 dollari, superando del 130% la stima minima (79% dei lotti venduti). Top lot della vendita è stato la Ragazza che piange sull’uccello morto di Jean-Baptiste Greuze (2.470.000 dollari, nuovo record mondiale per l’artista, più del doppio del precedente record del 2013).
Per quanto riguarda i mobili, il lotto più costoso è rappresentato da una coppia di meubles d’appui (mobili d’appoggio) in ebano, fine Luigi XVI, ebanizzati e intarsiati in stile boulle (176.400 dollari; André-Charles Boulle era un celebre ebanista dell’epoca).
Fra la cineseria, ha brillato un vaso rouleau in porcellana famille verte del periodo Kangxi (1662-1722): il pezzo ha raggiunto i 151.200 dollari.