Aumentano i sequestri di arte contraffatta sul mercato grazie anche all’impiego dell’intelligenza artificiale nelle attività di contrasto e diminuiscono gradualmente i reati su beni artistici. Sono questi i dati che emergano dall’analisi dell’attività operativa 2023 dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio culturale.
Aumentano i sequestri di arte contraffatta (specie contemporanea)
Partendo dai falsi, la contraffazione di arte contemporanea in circolazione è un fenomeno in crescita. Le opere false immesse sul mercato come autentiche segue una domanda che si focalizza sugli artisti contemporanei anche per effetto dell’ingresso tra i collezionisti di una nuova generazione di giovani appassionati-investitori che vedono nell’arte una forma remunerativa in un contesto in cui i prodotti finanziari non offrono rendimenti interessanti. I dati sull’attività operativa condotta nel 2023 dai Carabinieri del TPC evidenziano l’aumento dei sequestri di opere contraffatte rispetto all’anno precedente. Sono 1.936 i falsi intercettati sul mercato (+56% rispetto al 2022) di cui di cui 1.340 di arte contemporanea. Il controvalore dei beni complessivamente sequestrati è stimato in 45.399.150 euro in calo di quasi della metà rispetto a quello del 2022 (86.024.350 euro), a fronte di un numero di opere sequestrate di molto inferiore, il che può denotare un abbassamento del livello di qualità delle opere riprodotte e quindi della domanda. La tendenza del mercato del 2023 è stata infatti indirizzata più su opere di fascia medio bassa ma con un consistente aumento del numero delle opere compravendute in un contesto di contrazione generale di valore che ha riguardato l’intero settore anche a livello internazionale per effetto dell’instabilità derivante dalla guerra in Ucraina e dell’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse.
Intelligenza artificiale, un aiuto per recuperare le opere d’arte rubate
La digitalizzazione del mercato dell’arte, avviata in modo forzoso con le limitazioni durante la pandemia da Covid-19, ha spostato sul web l’offerta di beni artistici attraverso le piattaforme di case d’asta, gallerie e fiere anche per effetto dell’inclinazione sempre più digitale dei nuovi collezionisti. È quindi una conseguenza naturale che anche l’attività di contrasto alle contraffazioni e ai furti si sia concentrata su questi canali del commercio. I Carabinieri utilizzano sistemi informatici di ricerca e controllo, attraverso il progetto S.W.O.A.D.S. (Stolen Works Of Art Detection System), che costituisce un sistema informatico di Intelligenza Artificiale che consente la raccolta automatica di dati e immagini provenienti da web, deep web e social media, per confrontarle con le foto delle opere da ricercare. L’attività di controllo ha consentito di recuperare dai siti web, ma anche più banalmente da piattaforme e-commerce come eBay e Subito, 31.689 beni (rispetto ai 4.935 dell’anno precedente) di cui 291 opere false, 60 sculture e 147 dipinti rubati. I beni più intercettati sul mercato online sono quelli archivistici e librari (18.734), i beni numismatici (9337) e i reperti archeologici (536).
In calo i reati contro i beni artistici nel 2023
Complessivamente, e dunque considerando anche le altre attività investigative, l’anno scorso sono stati recuperati 105.474 beni d’arte per un valore complessivo stimato di 264.055.727 euro. Ma se si guarda al quadro generale dei reati contro beni artistici si evidenzia una graduale diminuzione dei reati contro il patrimonio culturale. Calano i furti che passano da 333 del 2022 a 267 del 2023 e gli oggetti trafugati (da 4.144 a 3.483). Inizia a farsi sentire l’impatto delle nuove misure inserite dal legislatore nel codice penale per la repressione dei reati sui beni artistici e culturali con la Legge n. 22/2022 e entrate in vigore a marzo del 2022 che non solo hanno avuto un effetto deterrente con l’inasprimento delle sanzioni ma che hanno anche dato più efficacia alle indagini con l’estensione delle intercettazioni, prima limitate a solo alcuni specifici reati, e l’inclusione di questi reati tra quelli per i quali è prevista la responsabilità penale-amministrativa degli enti e delle società soggette alla 231.
In copertina: courtesy Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio culturale