C’è un resort che è il migliore al mondo. Quel resort è italiano: è il Forte Village di Santa Margherita di Pula, vincitore ininterrotto da quasi 25 anni del World’s Leading Resort, uno degli oscar del turismo, i prestigiosi World Travel Awards creati dall’imprenditore Graham E. Cooke nel 1993 per riconoscere, premiare e celebrare l’eccellenza in tutti i settori dell’industria turistica su scala mondiale. Quali caratteristiche lo hanno reso tale, in un mondo di sempre maggior concorrenza nella fascia alta del lusso? La posizione geografica, certo: i 50 ettari di macchia mediterranea che abbracciano il resort si trovano nel meridione della Sardegna, autentico angolo di paradiso lontano dal chiasso della mondanità, adatto come pochi per rigenerarsi, staccando dalla routine quotidiana. Ma le bellezze naturali – per quanto imprescindibili – non possono bastare da sole a rendere un luogo di vacanza unico nel suo genere.
“One of a kind” è il motto della struttura: di Forte Village ce n’è solo uno. Ne è consapevole Lorenzo Giannuzzi, amministratore delegato della struttura fin dal 1994 e artefice del suo primato internazionale. Il segreto di tanto successo? “Non ci riposiamo mai. La nostra è un’ospitalità all’avanguardia, che non smette mai di voler stupire e deliziare i nostri ospiti”, ci racconta. “Ci rinnoviamo continuamente. Ogni anno, ai nastri di partenza, abbiamo qualcosa di nuovo. Non ci adagiamo mai sugli allori: non seguiamo le tendenze, le anticipiamo». Nel 2014 per esempio è stato fatto un restyling che ha portato all’investimento nella struttura di oltre 60 milioni di euro. Il territorio è disseminato di otto hotel, tutti quattro (Hotel Bouganville, Le Palme, Hotel il Borgo) e cinque stelle (Villa del Parco, Le Dune, Hotel Castello, Hotel Pineta), “declinati secondo la taglia e la tipologia delle camere, delle suites vista mare. Ma chi desidera la privacy assoluta abbiamo a disposizione tredici ville private con giardino e piscina privata riscaldata, maggiordomo a disposizione 24 ore su 24”.
Le ultime due gemme che si sono aggiunte alla collezione sono Villa Elina e Villa Mariam, progettate da uno studio sardo sempre seguendo la filosofia della sostenibilità di Forte Village e l’ideale dell’armonizzazione completa con il territorio. La ristorazione è variegata e di altissimo livello, attenta a ogni esigenza alimentare (incluse allergie e intolleranze): i ristoranti sono 21 e possono contare su una cantina di 600 etichette italiane e internazionali. Tre gli chef stellati Michelin: Heinz Beck, Massimiliano Mascia, Andrea Berton, cui si aggiungono anche Brian Bojsen e Peppe Cutraro. Le attività sportive possono fregiarsi dell’accademia di calcio creata in collaborazione con il Real Madrid, senza dimenticare Ettore Messina per il basket. “Abbiamo anche un’accademia di scacchi”, prosegue Giannuzzi: “La dirige il campione mondiale Anatolij Karpov. Lui stesso viene ogni tanto a tenere le lezioni”.
Uno dei fiori all’occhiello di Forte Village è la spa, recentemente rinnovata. All’ingresso una fontana di acqua dolce e le sue tartarughe danno il benvenuto agli avventori. La vegetazione in cui alberga la spa è di tipo tropicale, frutto di un lavoro meticoloso che negli anni ha saputo raccogliere in armonia piante provenienti da ogni parte del mondo. Le lavorazioni di travertino e il marmo di Orosei accolgono “una gamma di acque marine altamente benefiche per il detox dell’organismo: il nostro è uno dei migliori centri di thalasso terapia esistenti”. Qual è la provenienza geografica della clientela? “Sostanzialmente internazionale. Gli italiani sono il 20%; poi inglesi, tedeschi, austriaci, svizzeri, clienti dell’est Europa. Molti gli statunitensi. Ci sono poi molte famiglie reali arabe, mediorientali. Del resto il nostro personale è multilingue, abbiamo un’ottima copertura anche in tal senso”. E per quale tipologia di persone è più adatto il Forte Village? “La nostra unicità è proprio quella di poter offrire un’esperienza sartoriale, adatta alle molteplici esigenze dei nostri ospiti. Ci si può rilassare leggendo tranquillamente il giornale sotto ai rami degli alberi; si può passeggiare romanticamente a due sotto la luna… Oppure dedicarsi ad attività più ludiche e frenetiche. La stessa vegetazione sembra sposare la nostra filosofia inclusiva: è di tipo mediterraneo, con pineta, ma non mancano le palme e una flora di tipo subtropicale.
Al Forte Village si può godere sia di spazi raccolti e intimi che di aree di grande socialità come ad esempio la pista di go-kart, il bowling. In coppia, in gruppo o in famiglia, si supera il problema di dover arrivare a dei compromessi nelle scelte. Anche i bambini sono totalmente assorbiti da tutte le attività che offriamo, magari mentre la mamma è a godersi un massaggio e il papà sta giocando a paddle oppure una partita di basket con il team dell’A|X Armani Exchange Olimpia Milano”. Dire che l’elenco degli sport disponibili al Forte Village lascia stupiti, è poco: fra gli altri, ci sono anche netball, danza, table tennis, nuoto, nuoto sincronizzato, arrampicata, coastal rowing, rugby, box e arti marziali, ciclismo e hockey.
Il cuore della socialità del resort è piazza Luisa. Vi si tengono spettacoli, si può fare shopping in 32 boutique: Louis Vuitton, Jil Sander, La Perla, Brunello Cucinelli, Dolce & Gabbana, Emporio Armani, Ermenegildo Zegna… Solo per citarne alcune. E se qualcuno volesse fermarsi per fare smart working, anche al di là delle vacanze estive? “Siamo aperti da marzo a novembre”, rivela Giannuzzi, “fin dalle prime fasi dell’emergenza Covid abbiamo creato un habitat sicuro. Siamo stati il primo albergo covid free, ne ha parlato anche la stampa internazionale”. Il Forte Village (all’epoca si chiamava Trust House Forte) nasce nel 1970 ad opera della visionarietà di Lord Charles Forte, albergatore italo-inglese che aveva pensato a un modello di vacanza fortemente innovativo in un luogo incontaminato. Spirito che negli anni è rimasto, rafforzandosi.