Entrambi gli insiemi di funzioni si basano sullo sfruttamento della proprietà intellettuale del gruppo, la quale riveste, generalmente, la parte rilevante nel processo di creazione del valore. Difatti, nel settore dell’asset management le attività immateriali sono tipicamente all’origine dei profitti nei casi in cui le società di gestione patrimoniale realizzino una performance positiva. Di seguito si illustrano le principali attività svolte dalle imprese operanti nel settore dell’asset management.
- Gestione dei fondi: tale funzione include le attività di selezione degli investimenti, gestione del portafoglio e le attività di supporto. Tali attività rappresentano i fattori chiave nella catena del valore. I gestori dei fondi sono tenuti a seguire gli obiettivi di investimento delineati nel prospetto di investimento per un particolare fondo. Tuttavia, molti fondi permettono una certa discrezione senza violare le linee guida del portafoglio, in alcuni casi sino a un terzo del valore totale del patrimonio.
- Progettazione e commercializzazione dei fondi: tale funzione è prevalentemente demand-driven e comprende tutte le attività relative alla progettazione delle offerte dei prodotti, successiva pubblicità e commercializzazione. Il cambiamento delle condizioni di mercato e l’aumento della concorrenza hanno portato le imprese a dover essere sempre più innovative e trasparenti sia per quanto riguarda lo sviluppo e che la commercializzazione dei prodotti.
- Fund distribution: tale funzione si riferisce alla struttura che viene utilizzata per commercializzare i fondi. La commercializzazione può essere sia diretta, canale business-to-consumer, che indiretta, canale business-to-business. Nel canale business-to-consumer, è presente un contatto diretto tra gli investitori e il fondo, mentre il canale business-to-business comprende i consulenti finanziari, i piani di pensionamento e le istituzioni finanziarie.
- Back & middle office: tale funzione comprende tutte le operazioni di supporto, come l’elaborazione delle transazioni, le liquidazioni, la custodia e il prestito titoli, il performance measurement, la rendicontazione degli investimenti, il regulatory compliance e il servizio clienti.
- Attività di supporto: tale funzione include, generalmente, la contabilità e finanza, l’area fiscale e legale, le risorse umane, il supporto informatico e le altre attività di servizio trasversali.
Se localizzate in Paesi diversi, ciascuna delle funzioni coinvolte nella catena del valore dell’impresa può dar luogo a transazioni infragruppo e, quindi, a tematiche attinenti i prezzi di trasferimento. In linea generale, la remunerazione del gruppo, nel suo complesso, comprende le commissioni di gestione patrimoniale, le commissioni di performance (quando applicabili) e, potenzialmente, altre commissioni applicabili dai fondi agli investitori nel caso sia svolte specifiche attività di gestione o supporto.
Come per ogni altro settore, le tematiche relative i prezzi di trasferimento hanno una serie di implicazioni sia di carattere fiscale che non fiscale. Dal punto di vista fiscale, la tematica principale è costituita dal riconoscimento del reddito e della base imponibile nei diversi Paesi, mentre le tematiche non fiscali includono, tra le altre, la gestione manageriale delle attività d’impresa, la localizzazione degli asset e dei beni immateriali e la modellizzazione e ottimizzazione della catena del valore.
L’Ocse, nel valutare se le operazioni tra parti correlate siano conformi al principio di piena concorrenza, delinea una serie di metodologie basate sul confronto delle caratteristiche della transazione o sulla conseguente redditività generata.
Nello specifico, il settore dell’asset management ha attratto un numero considerevole di studi e sono presenti diverse banche dati che forniscono un’utile fonte di dati. Per tale ragione, in assenza di adeguati comparabili interni, l’applicazione del Metodo del confronto esterno risulta, generalmente, appropriato in diverse circostanze. In particolare, sono presenti dati esterni in relazione alla prestazione di servizi di consulenza sugli investimenti o di gestione del portafoglio.
Anche il metodo del margine netto della transazione può essere utilizzato in diverse circostanze, come ad esempio: nella valutazione delle attività di supporto (es. contabilità e risorse umane) o di back & middle office. Detto metodo potrebbe, inoltre, applicarsi ad alcuni servizi di ricerca sugli investimenti, a condizione che sia possibile individuare società indipendenti funzionalmente comparabili e con profili di rischio analoghi. Mentre, qualora nelle analisi di transfer pricing sia individuata la generazione o l’utilizzo di beni immateriali di rilievo l’applicazione dei metodi tradizionali è spesso considerata non appropriata e, tra i metodi basati sull’utile delle transazioni, è solitamente applicato il Metodo di ripartizione dell’utile.
Infine, va evidenziato come, a seguito degli ultimi sviluppi sul value creation introdotti dall’action 8-10 del progetto Beps e della sempre maggiore centralizzazione dei modelli di business, i one-sided method sono sempre meno utilizzati ed è presente un trend crescente verso l’utilizzo dei metodi revenue share.