Chissà se Superman alla sua prima “vera” (si capirà poi perché) apparizione avrebbe pensato di valere così tanto: 3 milioni di dollari. In realtà da condividere con un altro fumetto della serie, ma comunque non bruscolini: tanto hanno incassato infatti due primi numeri del fumetto della serie, battuti in asta da Goldin (nel New Jersey) in una serata di metà giugno. Superman #1, pubblicato dalla DC Comics nel 1939, è stato aggiudicato per 1,6 milioni di dollari dopo un mese di duello tra 18 offerenti. In copertina, il supereroe in costume che fluttua sopra i tetti di una città. Fu il primo fumetto in edicola dedicato a un singolo personaggio, destinato ad avere un successo epocale: con la sua forza sovrumana e i suoi poteri incredibili Superman è il personaggio che ha venduto più fumetti di qualsiasi altro, andando a costruire una delle immagini di maggior culto della cultura pop del XX e del XXI secolo.
Perché i fumetti posso essere un ottimo pleasure asset su cui puntare
In generale, quello dei fumetti come pleasure asset è un mercato in grande spolvero. Basti ricordare che in Europa, a Parigi, la casa d’aste Artcurial ha venduto due anni fa un vecchio numero di Tintin all’equivalente di 4 milioni di dollari. Commenta Ken Goldin, titolare della casa d’aste: «I fumetti costituiscono un grande mercato. Sono sempre stato un collezionista di cimeli sportivi, ma quando si chiede a un ragazzo di 15 o 16 anni: ‘Chi è Hank Aaron? Chi è Mickey Mantle?», solo pochi lo sanno. Ma se chiedete “Chi è Superman? Chi è Spiderman?”, il 100% sa rispondere». Né rileva la zona geografica di appartenenza: «che si vada in Europa o in Asia, il 100% lo sa». Inoltre, «con la continua realizzazione di film sui supereroi, sempre nuove persone si interesseranno all’argomento e graviteranno verso il punto di partenza», ossia vorranno sapere come è che tutto ha avuto inizio». Ecco perché i fumetti possono essere un interessante asset su cui puntare.
Superman, l’inizio di tutto
Scritto da Jerry Siegel e disegnato da Jerry Shuster, il fumetto racconta la storia di Kal-El, inviato da Krypton, il suo mondo morente, a vivere sulla Terra, dove viene adottato dalla famiglia Kent e chiamato Clark Kent. «Di tutto ciò che abbiamo venduto, il miglior acquisto si rivelerà essere Superman #1», ha proseguito Goldin. Motivo? «Ne esistono solo due in condizioni migliori di questo. Ritengo che possa arrivare a valere 5 milioni di dollari». Nella stessa seduta è stato aggiudicato per 1,5 milioni di dollari anche Action Comics #1, pubblicato per la prima volta nel 1938 dalla National Allied Publications, predecessore della DC Comics; i rilanci dei collezionisti sono stati 18 in questo caso. La copertina mostra Superman che tiene una macchina sopra la testa mentre i gangster si accucciano e fuggono. Alcuni osservatori hanno notato una somiglianza con il dipinto Ercole e l’Idra del Pollaiuolo (1475 circa).
Antonio Pollaiolo, Ercole e l’Idra
«Ogni supereroe deve la sua nascita ad Action Comics #1»
Creato anch’esso da Siegel e Shuster, Action Comics #1 si basava su un racconto anteriore di Siegel, in cui Superman era un potente cattivo. Questi lavori iniziali furono però rifiutati, finché l’editore non ebbe bisogno in fretta e furia di un seguito alla serie Detective Comics – in cui era apparso per la prima volta il personaggio di Batman – rivelatasi di gran successo. Come all’inizio delle migliori leggende pop, l’uomo trovò la storia di Superman frugando nella pila degli scarti. Siegel e Shuster presero dunque a riscrivere il fumetto, rendendo Clark Kent consapevole di dover trasformare la sua forza titanica per il bene dell’umanità. E facendo nascere il “vero” Superman. «Action Comics #1 ha rappresentato la creazione dell’intero concetto di supereroe. Ogni supereroe deve la sua nascita ad Action Comics #1», osserva Goldin.
Da allora il fumetto è diventato uno degli oggetti più ricercati dai collezionisti. Secondo la casa d’aste, solo un centinaio di copie del fumetto di Superman sono sopravvissute al mondo. Una di queste, di proprietà dell’attore e super fan Nicolas Cage, gli fu rubata nel 2000, poi fortunatamente recuperata e messa all’incasso nel 2011: 2,16 milioni di dollari il realizzo.