Banche sostenibili? Si, se si parla di Unicredit e Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo e Unicredit (con Santander) sono le banche che in Europa vincono nella sostenibilità. Lo certifica la ricerca “Esg Banking in Europa” di Red Public/Excellence Consulting condotta alla luce delle stringenti normative in essere, come per esempio il Regolamento europeo Sfrd – Sustainable Finance Disclosure Regulation. I tre gruppi bancari citati sono i migliori fra quelli europei nell’accogliere la sfida e le opportunità dell’investimento sulla transizione sostenibile.
A livello europeo l’evidenza numerica sulle politiche di sostenibilità (o Esg, ambientali, sociali, di governo – environmental, social, governance) è ancora limitata, e sta facendo emergere l’opportunità di rafforzare la trasparenza sull’adozione dei principi esg: dalla misurazione delle performance alla rendicontazione per i portatori di interessi. L’indagine di Red Public ha analizzato i contenuti dei bilanci di sostenibilità 2022 delle principali banche in Europa: Intesa San Paolo e Unicredit, Crédit Agricole e BNP Paribas (Fra), BBVA e Santander (Spa), Commerzbank e Deutsche Bank (Ger), Barclays e HSBC (UK), UBS (Svi), Nordea (Fin) e Swedenbank (Sve).
Esg banche: comunicazione, governance, contenuti
La ricerca ha indagato innanzitutto la qualità della comunicazione realizzata da ogni banca verso i propri stakeholders sui temi della sostenibilità. Poi, la completezza e la robustezza del modello di governance esg adottato da ciascuna banca. Infine, finalità e contenuti delle iniziative lanciate dalle diverse banche con riferimento alla riduzione dell’impatto ambientale, al miglioramento del loro effetto sociale e infine al rafforzamento del loro modello di governance esg.
Banche e sostenibilità: il green, i dipendenti, i clienti
Per quanto riguarda la comunicazione sulla sostenibilità e la robustezza del modello di governance esg emerge che le più virtuose sono Intesa Sanpaolo, Unicredit e Santander; in misura inferiore, Barclays. Risulta virtuosa nella governance anche UBS. Nella comunicazione con gli stakeholders invece, sono “brave” pure HSBC, BBVA, Swedenbank, BNP Paribas e Commerzbank.
Focalizzandosi infine sull’ambiente, Intesa Sanpaolo, Unicredit Group, Santander restano le banche meglio posizionate oltre con i relativi finanziamenti sostenibili ed emissioni di green bond; di Santander però risaltano ulteriormente i piani volti a mitigare l’impatto ambientale della transizione digitale e la misurazione del green asset ratio (indicatore di sostenibilità delle banche dal 1° gennaio 2024). Sul fronte dei rapporti con il personale spiccano anche il welfare economico straordinario per i dipendenti in difficoltà di Intesa Sanpaolo e le iniziative per combattere il caro vita di Unicredit. Santander infine mostra particolare attenzione a evitare l’eccessivo indebitamento dei clienti.
Misurare la sostenibilità delle banche, una pratica all’inizio
«La nostra analisi – afferma Benedetta Cascio, general manager di Red Public, foto apertura – evidenzia significative diversità nella modalità con cui le banche pubblicano le loro iniziative esg, riflettendo variazioni nella qualità e nella quantità delle informazioni fornite. Abbiamo mappato le attività esg delle banche come esplicitati nei loro bilanci attraverso la creazione di categorie ad hoc per ciascuna dimensione esg. Il che ci ha permesso di dettagliare azioni, progetti e strategie adottate. Abbiamo utilizzato varie tecniche (…), che ci hanno permesso di valutare l’efficacia della comunicazione delle banche e la solidità della loro governance».
Conclude Maurizio Primanni, fondatore e ceo del gruppo Excellence: «In tema di sostenibilità, la qualità della comunicazione e la robustezza della governance sono elementi essenziali e dirimenti per le banche alle prese con una normativa sempre più stringente, una domanda degli stakeholders sempre più attenta e il rischio di greenwashing. Le principali banche italiane si attestano ai livelli più alti in termini di comunicazione e governance rispetto ai loro concorrenti europei e hanno messo in cantiere iniziative e progetti esg di contenuto ambizioso, tuttavia, il percorso non è ancora completato. La nostra ricerca evidenzia l’opportunità anche per le banche di intervenire per rafforzare ulteriormente la “disclosure esg”: dalla misurazione alla rendicontazione dei risultati delle iniziative esg realizzate. Per il futuro sarà quindi fondamentale raccogliere ed organizzare in modo efficiente i dati necessari».