Monet fiorisce sempre a primavera
A pochi giorni dal 150esimo anniversario della prima mostra degli impressionisti a Parigi (15 aprile 1874), Christie’s annuncia che un dipinto di Claude Monet, Moulin de Limetz (1888) sarà messo in asta dal Nelson-Atkins Museum of Art di Kansas City al fine di fare cassa per acquisire altre, diverse opere d’arte.
Mettere in asta le opere d’arte più monetizzabili per acquisirne di nuove
È infatti in corso un sostanziale ricambio nell’esposizione delle opere in alcuni importanti musei statunitensi: la dirigenza di quelle istituzioni non di rado mette sul mercato grandi classici blue chip per fare cassa e destinare i nuovi fondi all’acquisizione di nuove opere, spesso di artiste donne o genericamente non-white. E l’ente del Kansas, ultimo in ordine di tempo, ha deciso di affidare a Christie’s la vendita dell’opera. L’operazione avviene in accordo con gli eredi di Ethel B. Atha, da cui il dipinto proviene. La casa d’aste offrirà il dipinto del maestro di Giverny durante la sua 20th Century Evening Sale di maggio a New York. La quotazione? Le stime preliminari la collocano nella forchetta fra i 18 milioni e i 25 milioni di dollari.
Cortesia di Christie's Images Limited
Le Moulin de Limetz di Monet, in asta un’opera seminale
Il mulino di Limetz-Villez, nei pressi Giverny, è particolarmente importante nella produzione dell’artista perché preannuncia la svolta della sua poetica, che di lì a poco avrebbe privilegiato l’ossessività delle serie, fino ai limiti dell’espressionismo. Imogen Kerr, co-responsabile della 20th Century Evening Sale di Christie’s la tratteggia come «un’opera che ha ridefinito categoricamente il corso della storia dell’arte». La sontuosità degli strati pigmentosi plasma il cromatismo e la profondità della tela, di cui colpisce la «luce caleidoscopica e abbagliante» che balugina sulla superficie placida dell’acqua e fra il fogliame frusciante. Comprensibilmente, Kerr si dice «entusiasta di presentare questo dipinto a pochi giorni dall’anniversario della prima mostra degli impressionisti», non vedendo l’ora di «presentare ai clienti la tela».
Una provenienza «impeccabile»
Gli specialisti definiscono la provenienza di questa versione de Le Moulin de Limetz «impeccabile» ed «emblematica» dell’importanza del mecenatismo nordamericano nell’ambito del movimento artistico impressionista tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Due anni dopo che l’artista ebbe finito di dipingerlo, il celebre mercante d’arte Durand-Ruel acquistò il dipinto dallo stesso Monet. Poco dopo lo acquistò il collezionista Lucien Sauphar, presso il quale rimase fino al 1936. In seguito, lo acquistarono congiuntamente Durand-Ruel e M. Knoedler & Co. Il dipinto quindi attraversò l’Atlantico per entrare in possesso della celebre coppia di collezionisti di Kansas City Joseph S. e Ethel B. Atha.
Nel 1986, grazie a un lascito parziale della famiglia, l’opera è entrata a far parte della collezione del Nelson-Atkins Museum. In virtù di tale accordo, la tela da quel momento ha fatto la spola fra il museo e la famiglia Atha. Julián Zugazagoitia, direttore e amministratore delegato del Nelson-Atkins, in chiusura di presentazione alla stampa ha dichiarato: «Siamo molto grati alla famiglia Atha per la sua generosità, che ci ha permesso di condividere questo meraviglioso Monet con la nostra comunità per molti anni. Questa vendita rappresenta per il museo anche un’opportunità di creare, grazie ai proventi dell’asta, il Joseph S. and Ethel B. Atha Art Acquisition Endowment, strumento che ci consentirà di acquisire opere d’arte in perpetuo onore della famiglia, nonché di continuare ad arricchire e perfezionare la nostra eccezionale collezione».
Al momento, l’opera di Monet più costosa aggiudicata in asta è Meules, Covoni (oltre 110 milioni di dollari nel maggio 2019).