Un incrocio di vita e carriera, nel segno sofisticato ed elegante della ceramica. È quello che andrà in scena da Phillips il prossimo 1° novembre 2023, grazie all’asta “ceramiche eccezionali” (Exceptional Ceramics), dedicata all’eredita? fisica e personale dei due ceramisti Lucie Rie (1902-1995) e Hans Coper (1920-1981), maestra e allievo. La raccolta offerta dalla casa d’aste londinese (fresca di apertura milanese) proviene dalle collezioni private di Jane Coper, moglie fotografa di Hans, e da quella di Cyril Frankel (1921-2017), regista e critico amico di Lucie Rie. Oggetti che oltre al loro valore estetico e rivoluzionario nell’ambito dell’arte ceramica portano in se? anche una forte componente sentimentale. I lavori di questi due grandi artisti che hanno dialogato fra loro per tutta la vita, ci mostrano indiscutibilmente cio? che l’argilla può raggiungere e la loro visione che fonda le radici sulla tradizione e la reinterpretazione personale. Quest’asta ci testimonia inoltre l’importanza nel percorso dei due artisti delle figure della fotografa Jane e del regista Cyril, la prima con la sua fotografia poetica e il secondo con la sua curatela e la sua scrittura, i loro ruoli hanno influenzato il percorso e la carriera di Lucie e Hans in modo profondo.
Chi erano Lucie Rie e Hans Coper e perché il collezionismo li ama
Lucie Rie, la rivoluzione del suo linguaggio “architettonico”
Il poeta e critico Christopher Reid ha descritto il lavoro di Lucie Rie “di impareggiabile bellezza, forza, sottigliezza ed eloquenza… i suoi vasi e ciotole sono come poemi metafisici, animati da… tensioni”.
Lucie Rie, nata il 16 marzo del 1902, di origine austriaca, e? una delle ceramiste più significative del nostro tempo. E? nota per la sua vasta conoscenza tecnica, per la sperimentazione meticolosa e dettagliata di smalti e cotture e per le sue insolite tecniche decorative. Proveniente da una ricca famiglia ebrea, Lucie studio? ceramica alla Wiener Kunstgewerbeschule, dove si distinse da subito con opere dal linguaggio “architettonico” e dalla semplicità modernista, portando a questa materia un approccio rivoluzionario che possiamo ritrovare nel lotto 327 tazza e piattino del periodo viennese di Lucie Rie.
Nel 1937 Josef Hofmann seleziono? 70 dei suoi pezzi da presentare all’Esposizione Mondiale di Parigi ma purtroppo poco dopo? a causa dello scoppio della guerra Lucie dovette emigrare in Inghilterra, dove comincio? a realizzare gioielli e bottoni in ceramica smaltata ad oggi esposti nei principali musei inglesi come il Victoria and Albert Museum di Londra Lotto 315 Lucie Rie 29 bottoni e spille.
Lucie Rie delineo? il suo stile verso la fine della guerra in un mix di modernità e influenze antiche e preistoriche, connotate da una ricerca di purezza e di ritorno all’essenziale.
Nel 1945, Hans Coper, immigrato tedesco, entro? nella sua vita cominciando a lavorare nel suo Atelier per poi aprine un proprio alcuni anni dopo. Lucie e Hans diventarono cosi? partner intellettuali e artistici influenzandosi vicendevolmente come ad esempio nell’uso della tecnica dello sgraffiato, tecnica scoperta durante un viaggio ad Averbury dove osservarono delle ciotole dell’eta? del Bronzo decorate con motivi incisi.
Con l’utilizzo di questa tecnica e? stato realizzato il vaso di Coper con i disegni che ricordano uccelli e pesci (lotto 307 Hans Coper Large dish).
Questa tecnica assume connotati diversi nelle mani di Rie, trovando una sensibilità precisa e grafica come nella ciotola conical Lotto 325 Lucie Rie Small conical bowl.
All’asta anche un pezzo speciale che ci riporta a un episodio che vede protagonisti i due artisti, si tratta di una piccola ciotola realizzata da Rie che reca l’iscrizione “PER HANS COPER NATALE 1949 DAL SUO CAPO LUCIE RIE TUTTI I DEBITI ANNULLATI”(Lotto 314 Ciotola Lucie Rie “Tutti i debiti annullati”).
Durante la sua vita Lucie Rie sperimento? e sviluppo? nuovi smalti per materiali come il gres e la porcellana. Ottimizzo? ulteriormente il processo di monocottura, in modo da poter applicare lo smalto sul pezzo crudo creando cosi? superfici e texture uniche. Le opere di Rie sono state esposte nei più importanti musei al mondo come il Victoria & Albert Museum di Londra e il Metropolitan Museum di New York
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Hans Coper e quell’amore per le ceramiche delle isole Cicladi
Hans Coper, influente ceramista britannico di origine tedesca, emigro? in Gran Bretagna. Qui, nel 1946 inizio? a lavorare come assistente nello studio di Lucie Rie, pur non avendo alcuna esperienza precedente nel campo della ceramica. Nel 1958 si trasferisce a Digswell House nell’Hertfordshire, dove gli viene offerta una residenza in uno dei loro studi. In questo periodo l’artista sperimenta e sviluppa le sue ceramiche, rendendole astratte e scultoree con la maggior parte delle superfici ruvide e colorate con ossidi, principalmente ossido di manganese.
Il lavoro di Coper e? spesso paragonato a quello di Lucie Rie a causa del loro stretto legame, tuttavia, i due stili sono molto diversi, il lavoro di Rie e? più funzionale e tradizionale, a differenza delle ceramiche astratte e non funzionali di Coper considerate molto in anticipo sui tempi.
In questa asta troviamo uno straordinario raggruppamento dei pezzi cosiddetti “cicladici” di Hans Coper, realizzati tra il 1965 e il 1977, in queste opere si può notare l’influenza dell’arte cicladica in particolare delle sue figure in marmo. Durante le sue prime visite al British Museum, l’artista, fu profondamente colpito dalle collezioni di arte neolitica, egizia e micenea, in quello stesso periodo stava inoltre scoprendo la scultura contemporanea, entusiasmato dalle sintesi figurative di Bra?ncus?i, Arp e Giacometti, e dalla loro capacita? di arrivare al nucleo della struttura umana.
In asta troviamo la rara forma “cicladica” del lotto 392 Hans Coper Rara forma “cicladica” nera, contraddistinta dal cilindro ovale allungato, si tratta della prima opera del gruppo, risalente al 1965 circa.
L’innovazione di fissare insieme i due componenti con un ago da maglia in acciaio nascosto ha fatto si? che il corpo principale delle forme ascendenti successive sembrasse privo di peso, con la vita che si restringeva fino a un punto di contatto quasi invisibile tra le due sezioni.
L’insolito cilindro bianco su base nera quadrata, realizzato intorno al 1977 (lotto 394 Hans Coper White ‘Cycladic’ pot on block base) e? simile nello spirito a quell’esempio del 1963, ma qui e? molto piu? stretto e si assottiglia verso l’alto, una forma del tutto rara. Le due belle frecce del 1972 (lotto 390 Hans Coper White “Cycladic Arrow” e lotto 393 Hans Coper White “Cycladic Arrow”), una più solida e bulbosa, l’altra piu? sottile e affilata, sembrano riferirsi direttamente alle angolosita? riassunte dei marmi cicladici, ma qui le spalle pronunciate delle figurine cicladiche diventano alate nei vasi di Coper.
Queste spalle si restringono notevolmente nelle due frecce smagrite del 1976 (lotto 304 Hans Coper White ‘Cycladic Arrow’ e lotto 305 Hans Coper Black ‘Cycladic Arrow’).
E? interessante vedere come Coper lavorasse anche con i contrasti di colore, ad esempio posizionando il corpo principale delle sue frecce bianche su basi nere e viceversa.
Le opere di Coper si trovano oggi nelle collezioni dei principali musei del mondo, tra cui il Victoria & Albert Museum, il Metropolitan Museum of Art e la Sainsbury Collection.
Cyril Frankel e Jane Coper
Senza la presenza di Cyril Frankel e Jane Coper quest’asta non avrebbe potuto avere luogo e probabilmente, vista la loro influenza nella vita dei due artisti, neanche le loro opere sarebbero quello che sono. Jane Coper moglie di Hans Cooper, di origini inglesi, realizzo? con i suoi scatti fotografici la cronaca visiva delle opere di Hans e grazie a lei, oggi, abbiamo la documentazione che ci racconta l’evoluzione del lavoro dell’artista. Nel 2020, poi, le fotografie inedite di Jane costituirono la base del catalogo che accompagnava la mostra per il centenario di Hans Coper 100 all’Ashmolean Museum di Oxford, di cui diversi prestiti fanno parte della presente vendita. Anche in questo caso le immagini, di vasi finiti o in fase di realizzazione, alcuni dei quali con Hans ripreso, hanno dimostrato la sua speciale empatia, la sua capacita? di dare una visione suggestiva dell’atelier di un artista nel suo più ampio mondo creativo e nella sua immaginazione.
“Lucie Rie era praticamente angelica. La bellezza che diffondeva nel mondo era solo un riflesso del suo spirito.” Queste le parole di Cyril Frankel grande amico e promotore di Lucie Rie, conosciuto per la sua illustre carriera come regista e cineasta. Nel 1953 acquisto? un’opera di Lucie Rie alla Berkeley Galleries di Londra e, accompagnato da un amico, la incontro? per la prima volta nel suo studio ad Albion Mews la settimana successiva. Da quel momento le vite dei due si unirono indissolubilmente, Cyril fu un grandissimo promotore di Lucie e dell’arte ceramica e grazie a lui la carriera dell’artista ebbe una notevole svolta.
Lotto 306 (Lucie Rie)
Cyril realizzo? anche il memorabile film Omnibus della BBC su Lucie Rie, realizzato in occasione della sua retrospettiva al Sainsbury Centre e al Victoria and Albert Museum (in cui erano presenti le seguenti opere: lotto 301 Lucie Rie Small footed bowl, Lotto 303 Lucie Rie Vase with flaring lip, lotto 306 Lucie Rie Footed bowl, lotto 355 Lucie Rie Vase, lotto 357 Lucie Rie Large rounded bowl, Lotto 371 Lucie Rie Early squared pot e lotto 375 Lucie Rie Oval cylindrical vase).
Il film di Cyril non solo ha permesso di conoscere il carattere di Lucie e il suo approccio al lavoro, ma, come le immagini di Jane Coper, ha evocato l’atmosfera speciale del suo studio londinese, silenzioso e nascosto a pochi minuti a piedi dalla trafficata Edgware Road, il luogo in cui la sua dedizione quotidiana, quasi meditativa, all’arte della ceramica si era esercitata per oltre quarant’anni. Nel 1999 Cyril divenne consulente di Phillips, e nello stesso anno tenne la mostra Lucie Rie “Gebrannte Erde” al MAK di Vienna, luogo di nascita dell’artista.
Lucie Rie e Hans Coper: i lotti più quotati e i nostri preferiti
Le chicche: lotto 314 Ciotola Lucie Rie “Tutti i debiti annullati” un pezzo speciale che ci riporta a un episodio che vede protagonisti i due artisti, si tratta di una piccola ciotola realizzata da Rie che reca l’iscrizione “PER HANS COPER NATALE 1949 DAL SUO CAPO LUCIE RIE TUTTI I DEBITI ANNULLATI”.
lotto 315 Lucie Rie 29 bottoni e spille, una raccolta di bottoni in ceramica smaltata ad oggi esposti nei principali musei inglesi, fa cui il Victoria and Albert Museum di Londra.
Quali potrebbero essere le opere passibili di possibili record? Le più quotate
Per Hans Coper: lotto 304 Hans Coper 29 White “Cycladic Arrow” form, stimato £180,000 – 240,000; lotto 305 Hans Coper “Cycladic Arrow” form, stimato £180.000 – 240.000. Lotto 309 Hans Coper “Monumental ovoid pot”, stimato £150.000 – 200.000. Per Lucie Rie: Lotto 306 Lucie Rie “Footed bowl”, stimato £50.000 – 70.000.
I 10 preferiti
Per Hans Coper: Lotto 302, Lotto 305, Lotto 307, Lotto 350, Lotto 358, Lotto 376, Lotto 378, Lotto 381, Lotto 386, Lotto 391.
Per Lucie Rie: Lotto 308, Lotto 306, Lotto 301, Lotto 320, Lotto 355, Lotto 356, Lotto 380, Lotto 400, Lotto 401, Lotto 404.
Tutti i lotti sono visionabili sul sito di Phillips.
Ceramiche da collezione, arti decorative, design: qualche dato di mercato
Per quanto riguarda il mercato dei beni antichi ed elementi decorativi e d’arredo precedenti al XXI secolo, si riscontra un interesse persistente da parte dei collezionisti attivi in queste categorie (i dati che seguono, elaborati da Deloitte, fanno riferimento al 2022). Il fatturato totale ha raggiunto circa 747 milioni, in crescita (+5,6% a/a) rispetto al 2021. Al contempo e? stato registrato nel corso dell’anno passato, l’aumento delle aste live in sala, oltre all’aumento di vendite importanti con lotti di elevata qualità e pregio, si segnala il successo delle vendite nei primi mesi del 2022, da parte delle case d’asta Christie’s e Sotheby’s di lotti dedicati all’arte asiatica, che hanno confermato il grande interesse per questa forma d’arte. Il fatturato complessivo si e? attestato a 95,2 milioni, di cui 31,1 milioni nel corso della sola asta di Christie’s dedicata all’arte cinese, guidata da una rara giara in bronzo del IV-III sec. a.C. passata di mano per circa 2,8 milioni a fronte di una stima massima di 600.000 dollari. Arte cinese protagonista anche nelle quattro aste di Sotheby’s Hong Kong del 29 aprile 2022, capaci di realizzare nel complesso 56,0 milioni di dollari Usa.