Sta procedendo a pieno ritmo il piano di dismissione di azioni Amazon da parte del fondatore Jeff Bezos, che nel giro di quattro sedute ha venduto l’equivalente di oltre quattro miliardi di dollari. Il piano di vendita, reso noto a inizio febbraio e concordato lo scorso novembre prevede, a determinate condizioni, di liquidare fino a 50 milioni di azioni Amazon entro il gennaio 2025, per un controvalore stimato di 8,6 miliardi di dollari in azioni. Al 13 febbraio 2024, circa la metà di quella cifra è stata già incassata. E’ la prima volta Bezos vende azioni Amazon dal novembre 2021.
Una procedura standard
Quando un componente interno ad una società intende liquidare sul mercato una quota delle proprie azioni è previsto i rispetto di precisi accordi legali per arginare il rischio che, nella vendita, l’insider possa sfruttare informazioni privilegiate, non note al resto del mercato. Il piano da seguire in queste circostanze si chiama 10b5-1 e prescrive che la vendita di azioni da parte dell’insider sia prestabilita ed eseguita in modo automatico, in modo da evitare che le tempistiche di vendita siano determinate da calcoli di comodo.
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Perché Bezos vende
Nel caso di Jeff Bezos non è stata fornita una ragione ufficiale alla base del piano di vendita di azioni Amazon e lo staff del secondo uomo più ricco al mondo non ha risposto alle richieste di commenti arrivate nelle ultime ore da diversi organi di stampa.
La recente introduzione di una tassa sulle plusvalenze nello stato di Washington potrebbe aver influito, quantomeno, sulle modalità di vendita. Il 2 novembre scorso, infatti, Bezos si è trasferito fiscalmente proprio da Washington alla Florida e, appena sei giorni dopo, ha presentato il piano 10b5-1 che aveva predisposto la vendita di una parte delle sue azioni Amazon. Calcolando le vendite compiute fin qui, questo trasferimento fiscale avrebbe già fatto risparmiare 288 milioni di dollari a Bezos, in quanto la Florida non applica alcuna tassa sulle plusvalenze finanziarie, mentre dal 2022 lo stato di Washington ha introdotto un’imposta al 7%. Il calcolo risulta abbastanza semplice: dal momento che le azioni Amazon di Bezos sono in suo possesso sin dalle origini, praticamente tutto il controvalore attuale diventa una plusvalenza tassabile in caso di vendita. Per stato di Washington l’ammanco di gettito è pesante, pari circa a un terzo degli 855 milioni di dollari incassati dall’imposta sulle plusvalenze nell’intero 2023.
Per il fondatore di Amazon questo risparmio ha un valore assai più relativo. Jeff Bezos, secondo la classifica di Bloomberg aggiornata al 14 febbraio risulta il secondo uomo più ricco del pianeta dopo Elon Musk, con un patrimonio netto di 193 miliardi di dollari, di cui oltre 16 guadagnati da inizio anno, grazie al rialzo di Borsa della stessa Amazon. Dopo Nvidia e Meta, infatti, il titolo del colosso e-commerce è stato il più performante fra le Magnifiche 7 azioni tech della Borsa americana, con un rialzo del 12,5% da inizio anno al 13 febbraio.
Al di là degli aspetti fiscali, Jeff Bezos è direttamente coinvolto come ceo della società spaziale Blue Origin e la raccolta di liquidità potrebbe essere in qualche modo collegata al suo rilancio. “Blue Origin deve essere molto più veloce”, aveva detto Bezos lo scorso dicembre in un’intervista rilasciata al ricercatore Lex Fridman, “è una delle ragioni per cui ho lasciato il mio ruolo di ceo di Amazon un paio di anni fa”.
Nel corso del 2021-22 avevano attirato l’attenzione un’altra serie di vendite eccellenti, quelle del fondatore e di Tesla, Elon Musk, che fra il novembre 2021 e la fine del 2022 aveva venduto oltre 39 miliardi di dollari in azioni della sua società, utilizzati in parte per finanziare l’acquisto di Twitter. L’annuncio della vendita delle azioni è coinciso con il picco toccato dal titolo Tesla proprio nel novembre del 2021, mentre nel 2022 l’azione aveva perso il 65% del suo valore di Borsa. Lo scorso dicembre Barron’s aveva segnalato che anche nel 2024 Musk avrebbe potuto avviare una seconda ondata di vendite di azioni Tesla, anche se per il momento nessun piano è stato ufficializzato.