La sua storia è antica di millenni ed esplorandone le meraviglie si possono ancora udire le voci di popoli ormai scomparsi, ammirarne le tradizioni tramandate da generazioni, respirarne gli antichi fasti, impararne i segreti custoditi con sapienza. È la Giordania, terra promessa al confine tra oriente e occidente, crocevia di popoli, merci, lingue e racconti. Un viaggio a tre tappe ci accompagna nella scoperta di una delle perle del Medio Oriente, un itinerario tematico firmato Made by Turisanda, che con sapienza confeziona itinerari basati sulle passioni dei suoi viaggiatori, tra storia, arte e natura, per viaggi all’insegna delle emozioni più autentiche. Terza e ultima fermata: a ritroso nei millenni sulle tracce dei Nabatei e dei principi crociati.
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Petra, nel dedalo dei ricami su roccia
Petra è uno dei siti più noti di tutto il paese, tesoro giordano rivelato al mondo nel 1812, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1985 e una delle sette meraviglie del mondo moderno. Magistralmente scavata nella roccia di un profondo canyon più di 2000 anni fa, la città rosa sorse per volontà dagli Edomiti e divenne poi capitale dei Nabatei, popolo di guerrieri e commercianti, che ricamarono le alte pareti di arenaria con preziose colonne, timpani e statue d’ispirazione ellenista. Dismessa già dopo il primo rovinoso terremoto del 363 dC, Petra cadde definitivamente nell’oblio in seguito a un secondo evento sismico nel 551 dC, che costrinse i suoi abitanti all’esodo. Perdendosi nel dedalo dei suoi cunicoli, i viaggiatori potranno ammirare i tesori della città durante il sesto di otto giorni dell’itinerario Giordania antica come la roccia. Non prima di aver attraversato il Siq, straordinario corridoio naturale che rappresenta l’ingresso principale all’antica Petra, in un susseguirsi di buio e di ombre, di mistero e scoperta.
La città di Petra
Kerak, la storia delle conquiste crociate
Rientrando verso Amman gli appassionati di storia medievale non potranno perdersi Kerak, capitale del regno biblico di Maob, arroccata in cima a una ripida collina e dominata dal castello crociato più grande e meglio conservato della regione. La costruzione presenta un’architettura influenzata dagli stili romanico europeo, bizantino e arabo e al tempo dei crociati godeva del controllo dei pastori e delle rotte commerciali che da Damasco arrivavano fino in Egitto e alla Mecca. I più curiosi potranno apprendere la storia di Kerak e del suo castello durante il terzo di otto giorni del tour Terra di nomadi e re, in cui i partecipanti potranno osservare il susseguirsi millenario di molteplici civiltà in terra giordana.
Il castello crociato di Kerak
Madaba, il mosaico della Terrasanta
Ultima tappa del nostro viaggio alla scoperta della Giordania tra colori, natura e storia è Madaba, a 40 km da Amman, prima città che si incontra lungo l’antica Via dei Re, strada percorsa per secoli da pellegrini, mercanti ed eserciti. Tesoro più noto del luogo è l’incredibile mosaico bizantino custodito nella chiesa di San Giorgio, che raffigura la mappa della Terra Santa. Datato tra il 542 e il 570 dC, il pavimento musivo era un tempo composto da due milioni di tessere, per un totale di 15,6 x 6 metri. Spaziando dal Libano al delta del Nilo, dal Mediterraneo al deserto, il mosaico rappresenta la più antica rappresentazione cartografica della Terra Santa e di Gerusalemme a noi arrivata ed era inteso per supportare i pellegrini nel raggiungimento delle proprie mete. I visitatori potranno ammirarne i dettagli durante il terzo di otto giorni dell’itinerario Giordania archeologica, un programma classico e archeologico, ma al contempo intrigante e inedito.
Il mosaico della Terra Santa a Madaba
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