In Italia, negli ultimi 20 anni, le entrate tributarie sono aumentate di 166 miliardi di euro
Zabeo (Cgia): “Questo maxi prelievo ha impoverito il Paese, provocando, assieme alle crisi maturate in questo ventennio, una crescita dell’Italia pari a zero che nessun altro paese del resto d’Europa ha registrato”
Dal 2000, le tasse locali sono aumentate del 37,1% mentre quelle incassate dall’Amministrazione centrale del 49,3%.
Riflettori puntati sul tema dell’autonomia differenziata
A trarne maggiore vantaggio, come evidenziato dal segretario della Cgia, Renato Mason, sono state le casse dello Stato. Negli ultimi 20 anni, le tasse locali sono aumentate del 37,1% mentre quelle incassate dall’Amministrazione centrale del 49,3%. In termini assoluti, prosegue Manson, l’aggravio fiscale subito dalle Regioni e dagli enti locali è stato pari a 20,3 miliardi, mentre il peso del fisco nazionale è salito di 145,7 miliardi. “In altre parole – aggiunge Mason commentando i dati – se dal 2000 le imposte locali hanno cominciato a correre, quelle erariali sono esplose, con il risultato che i contribuenti italiani sono stati costretti a pagare sempre di più”.
Alla luce del quadro delineato, l’associazione riapre il dibattito sul tema dell’autonomia differenziata. La riforma, a detta della Cgia, può “far bene a tutta l’Italia e non solo alle regioni che per prime hanno chiesto maggiore autonomia”. Tuttavia, precisa Zabeo, una maggiore autonomia va di pari passo con una maggiore responsabilità.