Era il 2019 quando da Christie’s Londra si vendeva, per l’equivalente di 471.000 dollari, un Apple-1. Le creazioni di Steve Jobs e Steve “Woz” Wozniak sono sempre più ricercate dai collezionisti, e pare stiano diventando l’ultima frontiera del collezionismo. La casa d’aste di Boston RR Auction ha aperto un’asta online che fino al 24 agosto 2023 offrirà un computer Apple-1 (1976 circa), ovvero una scheda elettronica nuda, da vendere in kit agli hobbisti dell’elettronica. Un autentico pezzo di antiquariato dell’elettronica, che nelle stime degli esperti dovrebbe raggiungere un prezzo di aggiudicazione di almeno 200.000 dollari. Il dispositivo è ancora funzionante ed è uno dei 200 esemplari prodotti, di cui meno della metà è sopravvissuta. Viene fornito con la custodia in legno fornita originale.
Un altro pezzo forte dell’asta di RR Auction è un assegno bancario da 116,97 dollari firmato dagli stessi Jobs e Wozniak, che nel momento in cui scriviamo ha già superato la stima di 50.000 dollari. Si tratta di un pagamento a un fornitore di schede elettroniche, collegato all’apertura del primo conto corrente bancario dell’azienda nel 1976, ancor prima della fondazione ufficiale di Apple Computer, Inc. È interessante notare che, in quella fase primordiale dell’azienda, qualsiasi spesa superiore a 100 dollari doveva essere approvata da due dei tre soci (il terzo era Ronald Gerald Wayne). Commenta Bobby Livingston, vicepresidente esecutivo di RR Auction: «Questo assegno è uno dei primi documenti mai firmati da Steve Jobs e Steve Wozniak, quello che pagò il lotto iniziale di schede di circuiti per l’Apple-1, la transazione finanziaria che diede il via alla rivoluzione».
Ma non è necessario arretrare tanto nel tempo per ottenere un degno pezzo da collezione. A metà luglio 2023, un iPhone di prima generazione (2007) è stato venduto per quasi 200.000 dollari a fronte di una stima di 50.000-100.000 dollari, e non era la prima volta che lo smartphone-icona veniva venduto a un prezzo sbalorditivo. Si trattava di un iPhone in perfette condizioni, ancora sigillato nella sua confezione originale, di proprietà di un ingegnere Apple. Un acquisto irresistibile per i collezionisti di tecnologia.
Era del 2007 anche il telefono di Karen Green, che quell’anno se lo vide regalare dagli amici in occasione dell’inizio di un nuovo lavoro. Lei però un cellulare nuovo di zecca già lo aveva, e non poté far altro che conservare diligentemente quel device per ricordo. Un vero e proprio investimento in realtà: a distanza di sedici anni, la sua lungimiranza è stata premiata lo scorso 19 febbraio da Winter Premier di LCG Auctions con 63.356 dollari, più di 100 volte il prezzo di vendita originale del telefono, pari a 599 dollari (i 700 dollari odierni).
Nemmeno Sotheby’s si sottrae (e come potrebbe) al business della nostalgia Apple. La casa d’aste ha infatti comunicato di avere messo in vendita un paio di rarissime scarpe da ginnastica Apple vintage (foto apertura). Realizzate in collaborazione con Omega Sports misurano 10,5 (l’equivalente del nostro 44) e possono essere acquistate per 50.000 dollari.
Sono calzature nuove, ancora nella scatola originale. Costituivano un omaggio elargito in occasione di una conferenza commerciale Apple a metà degli anni Novanta. Hanno la tomaia in pelle bianca e presentano il logo originale arcobaleno Apple sulla linguetta e sui lati; sono dotate di una finestra per il cuscino d’aria nel tallone e della tradizionale allacciatura bianca, oltre a un paio di lacci rossi alternativi, presenti nella confezione.
50.000 dollari per un paio di scarpe da ginnastica sono troppi? No: gli usuratissimi Birkenstock modello Arizona (come quelli di Barbie… O quasi) di Steve Jobs – indossati pare per tutti gli anni ’70 e ’80 fino alla leggendaria nascita di Apple in un garage di Los Altos, in California – sono stati venduti nel 2022 per 218.750 dollari. Nel 2016 erano stati ceduti per “appena” 2000 dollari.