Strategie di investimento 2023: in equilibrio tra attacco e difesa

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Anche il 2023 si è rivelato un anno sfidante per gli investitori. Con l’avvicinarsi della recessione più attesa degli ultimi decenni occorre rimanere flessibili, preparando una difesa aggressiva in grado di cogliere le opportunità che si manifesteranno. Parola di Janus Henderson Investors

All’ottimismo di fine 2022 che aveva ridato vigore agli investitori si è presto sostituita la consapevolezza che anche il 2023 è e rimarrà un anno impegnativo per gli investitori. “Nonostante le difficoltà – spiegano gli esperti di Janus Henderson Investors in occasione della presentazione del outlook di mercato di metà anno – le opportunità tuttavia non mancano, soprattutto per quegli investitori più agili pronti a ad adottare un approccio flessibile e dinamico, in grado di passare agevolmente da un assetto difensivo ad uno più aggressivo”. Ecco la strategia di investimento della casa di gestione angloamericana per il secondo semestre del 2023.

Il quadro macroeconomico

Nel 2023 gli operatori si sono approcciati ai mercati con più tranquillità rispetto all’anno precedente, presagendo uno scenario di mercato più conciliante rispetto a quello che ha caratterizzato il 2022, con un’inflazione aggressiva, continui rialzi dei tassi di interesse e un peggioramento delle condizioni di credito. L’ottimismo si è dovuto tuttavia scontrare con la realtà dei mercati, che non ha visto realizzarsi queste previsioni ma che ha anzi subito un ulteriore colpo alla fine del primo trimestre con la crisi delle banche su entrambe le sponde dell’Atlantico. “Sebbene i regolatori abbiano impedito l’inasprirsi di quest’ultima – spiegano gli esperti della casa di gestione angloamericana – lo scenario di mercato resta sfidante. L’economia globale si trova chiaramente alla fine del ciclo economico e ci aspettiamo che le banche centrali siano prossime alla fine della loro campagna di rialzo dei tassi. In un contesto di recessione gli investitori tendono ad attestarsi su posizioni difensive: nonostante ciò sia comprensibile, occorre tenere conto che i mercati hanno già prezzato il probabile accomodamento economico. “Siamo convinti che gli investitori debbano prendere in considerazione di passare all’attacco: sebbene il rischio di ulteriori ribasso non possa essere escluso del tutto, questa fase del ciclo può presentare opportunità per una selezione attiva dei titoli che possono beneficiare del rischio idiosincratico”.

Azionario, parola d’ordine qualità

Gli esperti di Janus Henderson Investors avevano affermato a inizio anno che mentre in attesa che l’economia globale procedesse ad un aggiustamento di metà ciclo, gli investitori azionari avrebbero dovuto prestare particolare attenzione alla qualità dei titoli, ossia alla solidità dei bilanci e alla regolarità dei flussi di cassa delle aziende osservate. “Superata la metà dell’anno – osservano gli esperti di Janus Henderson Investors – siamo convinti che questo sia più vero che mai. Dal momento che una maggiore difficoltà dei clienti nell’accedere al credito influenza negativamente i ricavi e che il costo più elevato degli input contribuisce a ridurre i margini, gli utili del 2023 potrebbero tendere verso la fascia inferiore del consensus”.

Ma non è tutto. L’attuale ampiezza delle prospettive di rischio aumenta la nostra preoccupazione su come queste possono influenzare il valore delle azioni. “Contro intuitivamente, invece che cercare di evitare il rischio gli investitori potrebbero utilizzare la volatilità per avvantaggiarsi delle possibili discrasie tra le valutazioni dei titoli e i fondamentali delle aziende”. Secondo gli esperti della casa di gestione angloamericana nel medio termine si assisterà ad una maggiore dispersione dei rendimenti, sulla base della capacità delle aziende di continuare ad operare e mantenere la redditività in un’economia in affanno.

Una dinamica simile potrebbe realizzarsi per quanto concerne le strategie di diversificazione a livello geografico. “Con molti indici globali inclinati verso gli Stati Uniti, gli investitori di benchmark-tracking potrebbero essere esposti agli effetti di un notevole rallentamento economico: le condizioni di credito più strette potenzialmente amplificano eseguire operativamente l’impatto che la campagna di rialzo dei tassi della Federal Reserve (Fed) avrà sulla crescita.

Secondo gli esperti di Janus Henderson Investors, negli Stati Uniti ci sono opportunità di cogliere rendimenti interessanti, a patto che gli possano determinare da sé il proprio livello di esposizione per paese. “Sebbene in uno scenario di recessione gli investitori facciano bene a concentrarsi sulla qualità dei titoli, essi dovrebbero comunque considerare di giocare in anticipo valutando l’esposizione ciclica a prezzi interessanti nei mercati che hanno maggiori probabilità di aprire la strada alla recessione. Riteniamo che l’Europa possa soddisfare questo criterio. Sebbene permangano dei rischi, se la traiettoria attuale continua la natura ciclica dei titoli europei dovrebbe rendere possibile che essi possano risultare ben posizionati e sovraperformare nel momento in cui l’economia inizierà a riprendersi”, osservano gli esperti.

Reddito fisso: opportunità su tutte le durate

Per quanto concerne il reddito fisso, un contesto di tassi d’interesse più elevati significa che un’allocazione obbligazionaria potrebbe costituire nuovamente un’attraente fonte di reddito, nonché un’ulteriore fonte di diversificazione per bilanciare le asset class più rischiose. “Di conseguenza – spiegano gli esperti – ci aspettiamo di vedere sempre più spesso strumenti di reddito fisso nei portafogli. Dopo una lunga assenza da questi ultimi, le obbligazioni a breve termine offrono ora rendimenti a metà cifra. E con il probabile rallentamento dell’economia globale, le obbligazioni intermedie a più lunga durata hanno il potenziale per un apprezzamento del capitale. Per quanto concerne il credito, riteniamo che le imprese investment-grade resilienti siano più in grado di resistere a una recessione rispetto agli altri emittenti più esposti alle dinamiche del ciclo economico”.

Il momento giusto per gli asset alternativi?

Infine, uno sguardo agli asset alternativi. “Le strategie alternative volte a ridurre il rischio al ribasso di un’ampia allocazione sono state concepite per periodi di volatilità come quello che stiamo vivendo. Siamo convinti che l’attuale contesto sia favorevole per un approccio multi-strategico che cerca di capitalizzare la dispersione che ci aspettiamo di vedere tra i titoli delle società resilienti e quelli delle imprese più vulnerabili mentre l’economia globale rallenta” concludono gli esperti di Janus Henderson Investors.

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