- Primo della lista il team di Diamond Hill Large Cap. L’attuale portafoglio è più ricco di titoli del settore dei beni di consumo ciclici rispetto ai competitor
- Loomis Sayles Growth è più ricco di titoli del settore dei servizi di comunicazione (22,59%) e più leggero di titoli tecnologici (30,70%) rispetto alla media dei fondi “large growth”
I migliori fund manager che gestiscono portafogli “high conviction” – ovvero che selezionano uno o più titoli sulla base di una precisa view evitando l’eccessiva diversificazione – hanno sovraperformato nell’arco di interi cicli di mercato. E non si tratta di successi lampo dovuti ad “alcune scelte azionarie fortunate”, spiega Susan Dziubinski, investment specialist di Morningstar. Una considerazione che fa riflettere se si considera che, secondo i dati più aggiornati di S&P Global, appena il 12,02% dei fondi che investono in azioni statunitensi a grande capitalizzazione ha battuto l’S&P 500 negli ultimi 15 anni. Morningstar ha individuato 10 dei più abili selezionatori di large cap a stelle e strisce, che soddisfano tre criteri:
- gestiscono fondi attivi “large growth”, “large blend” o “large value”;
- gestiscono un fondo con almeno una classe di azioni che ha ottenuto un “Morningstar medalist rating” di “gold”;
- detengono un numero di azioni pari o inferiore a 100.
Diamond Hill Large Cap
Primo della lista il team di Diamond Hill Large Cap. L’attuale portafoglio è più ricco di titoli del settore dei beni di consumo ciclici rispetto ai competitor, mentre è più leggero nei servizi di comunicazione e nel tech. Tra la seconda metà del 2021 e l’inizio del 2022, ricorda Morningstar, i gestori hanno venduto alcuni titoli del settore dei beni di consumo perché le loro valutazioni si erano gonfiate rispetto alle prospettive di crescita; con il ricavato hanno acquistato società come Alphabet e Microsoft. Ultimamente, hanno scovato maggiori opportunità più in basso nella scala delle capitalizzazioni di mercato, vendendo il sito web di viaggi Bookings Holdings e la società chimica Linde e acquistando Carmax, Allstate e Regal Rexnord. Tra le partecipazioni principali si segnalano American International Group (4,74%), Conoco Philips (3,82%) e Bank of America (3,30%).
Dodge & Cox Stock
Anche il secondo gestore selezionato da Morningstar persegue una strategia orientata verso le large cap. Tony Thomas, direttore associato della società di rating, descrive l’approccio del team come contrarian, orientato alle valutazioni e a lungo termine. “Non hanno paura di cercare occasioni tra le società che devono affrontare quelle che il team ritiene essere sfide temporanee e superabili”, dice. “Sono anche disposti a rimanere finché le sorti di queste aziende non miglioreranno”. Gli analisti di Dodge & Cox cercano di andare contro l’opinione comune sulle aziende che ritengono vantino un vantaggio competitivo, un buon potenziale di crescita e dirigenti di talento. I gestori, a loro volta, esaminano ulteriormente le proposte degli analisti con un occhio attento alla costruzione di portafoglio, insistendo sulla ricerca di titoli a buon mercato, spesso approfittando di cattive notizie o di un contesto economico difficile.
JpMorgan Equity Income
Per JpMorgan Equity Income la ricerca di partecipazioni inizia con quella che Morningstar definisce “un’incessante esplorazione dell’universo statunitense di titoli dal valore elevato, alla ricerca di società con utili costanti, bilanci conservativi e rendimenti da dividendi di almeno il 2%”. Il team limita ogni nuovo ingresso al 5% del patrimonio. Per generare rendimenti non si discosta in modo marcato dal suo benchmark. Tra le partecipazioni principali si distinguono Wells Fargo (2,96%), Conoco Philips (2,79%), Chevron (2,14%).
Loomis Sayles Growth
Più ricco di titoli del settore dei servizi di comunicazione (22,59%) e più leggero di titoli tecnologici (30,70%) rispetto alla media dei fondi “large growth”, ovvero specializzati nella selezione di titoli di società ad ampia capitalizzazione e con buone prospettive di crescita. Circa la metà del patrimonio del fondo è detenuta nelle sue prime 10 partecipazioni che comprendono nomi noti come Meta Platforms (7,91%) e Nvidia (7,88%). Il gestore Aziz Hamzaogullari ha orientato questa strategia verso investimenti a lungo termine. Il team crede che la chiave del successo sia l’investimento paziente in società con vantaggi competitivi chiari e duraturi.
Mfs Value
L’attuale portafoglio di Mfs Value detiene quote maggiori nei settori dei servizi finanziari (26,70%) e dell’industria (17,53%) rispetto ai suoi “colleghi” large value e un’esposizione minore al settore dei beni di consumo ciclici, dei servizi di comunicazione e della tecnologia. Tra le partecipazioni principali ci sono quelle in JpMorgan Chase (4,93%), Progressive (3,38%) e The Cigna Group (3,20%).
Oakmark
Il gestore di Oakmark, Bill Nygren, e il suo team hanno quella che Thomas definisce “una visione temperata” di ciò che rende un titolo economico. Pur preferendo large cap che scambiano almeno il 30% al di sotto del loro valore intrinseco, investono anche in società che possono aumentare il loro valore per azione grazie a una forte leadership. I settori principali sono servizi finanziari (38,59%), servizi di comunicazione (10,64%) ed energia (9,69%).
Parnassus Core Equity
Parnassus Core Equity è l’unico della lista di Morningstar a investire secondo i criteri ambientali, sociali e di buona governance. Il team esclude le società che traggono ricavi significativi da alcol, tabacco, armi, combustibili fossili o gioco d’azzardo. Inoltre, utilizza i fattori Esg (Environmental, social, governance) per filtrare circa l’85% dell’universo. Sono investitori pazienti: detengono circa 40 titoli e tendono a tenerli in portafoglio a lungo; nell’ultimo decennio il turnover annuale di portafoglio è stato compreso tra il 14% e il 40%.
Principal Blue Chip
Il gestore di Pincipal Blue Chip, Bill Nolin, ha elaborato la sua filosofia di investimento attorno a un unico principio. Ritiene che i leader che pensano e agiscono come i proprietari, abbiano in genere una visione a lungo termine e prendano decisioni operative e di allocazione del capitale più prudenti. Tra le partecipazioni principali spiccano Microsoft (12,10%), Amazon (8,45%) e Alphabet (5,13%).
T. Rowe Price All-Cap Opportunities Fund
Adam Sabban, analista senior di Morningstar, definisce Justin White di T. Rowe Price All-Cap Opportunities Fund “precoce” e ne apprezza l’esecuzione: “White ha dimostrato un’abilità nel capire quando trarre profitto dai titoli vincenti e quando acquistare i titoli meno favoriti”, dice. Non sorprende, di fatto, che il turnover sia il più alto della lista. White applica una prassi di selezione dei titoli che ha sviluppato come analista in T. Rowe e che si basa su quattro fattori chiave: la qualità dell’azienda, il grado di divergenza tra le aspettative di T. Rowe su parametri come gli utili o le vendite, il miglioramento o il declino dei fondamentali dell’azienda e infine la valutazione. White si focalizza su società con interessanti prospettive di crescita secolare a lungo termine, ma può essere più tattico altrove, raddrizzando il suo portafoglio quando ritiene che le dinamiche di mercato possano cambiare.
Vanguard Dividend Growth
Chiudono il cerchio i gestori di Vanguard Dividend Growth. Si tratta di un portafoglio di 40-50 titoli, dominato da grandi società i cui vantaggi competitivi a lungo termine consentono di far crescere i dividendi anche in momenti difficili. Le ponderazioni settoriali sono il risultato di una selezione di titoli dal basso verso l’alto, con la sanità, i beni di consumo difensivi e i titoli finanziari che spesso ricevono la massima ponderazione. Tra le partecipazioni principali vi sono Microsoft (4,47%), Stryker (3,67%) e Danaher (3,25%).