Puntare al rimborso anticipato, per una gestione dinamica e più efficiente della liquidità nel breve termine. È con quest’idea che Vontobel ha lanciato una nuova gamma di quattro Memory Cash Collect Certificate con possibilità di scadenza anticipata già alla prima data di osservazione, mensile o trimestrale. Ovvero già a gennaio 2024 o a marzo 2024, a seconda del certificato.
In altre parole, quindi, sebbene la durata sia di tre anni, questi certificati possono scadere ben prima, pagando all’investitore il valore nominale di 100 euro maggiorato della cedola. Sì perché questi certificate prevedono anche una cedola condizionata mensile o trimestrale, compresa tra 1,20 euro e 3 euro, per un rendimento annuo potenziale tra il 10 e il 14,4 per cento.
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Le caratteristiche principali
La nuova emissione targata Vontobel è composta da quattro certificati di investimento di tipo Memory Cash Collect, scritti su panieri di azioni italiane e straniere. Questi nuovi certificati permettono di ricevere ogni mese o trimestre, a seconda dei casi, premi condizionati con effetto memoria, hanno durata tre anni (scadenza finale fissata al 7 dicembre 2026), ma la loro caratteristica principale è l’opzione Autocall che si può attivare già dalla prima data di osservazione (gennaio o marzo del prossimo anno). Il livello Autocall è posto al 100% o 85% dei valori di riferimento iniziali. Quindi, a meno di discese dei titoli al di sotto del livello Autocall, già alla prima data di osservazione, i quattro certificati potrebbero andare in scadenza anticipata, pagando all’investitore il valore nominale di 100 euro maggiorato della cedola (di 3 euro, 2,5 euro o 1,2 euro a seconda del basket).
Gli scenari alle date di valutazione intermedie sono quindi tre:
1) Se tutti i sottostanti del paniere sono pari o superiori al livello Autocall, il prodotto si estingue anticipatamente e l’investitore riceve il valore nominale (100 euro), oltre al premio del periodo e agli eventuali premi in memoria.
2) Se tutti i sottostanti sono inferiori al livello Autocall ma pari o superiori alla Soglia Bonus, posta al 50% del valore iniziale, l’investitore riceve il premio del periodo e gli eventuali premi in memoria, e l’investimento prosegue.
3) Se, invece, anche solo uno dei sottostanti si trova al di sotto della Soglia Bonus, l’investitore non riceve il premio, che viene conservato in memoria, e l’investimento prosegue.
Se l’opzione Autocall non scatta, gli scenari a scadenza sono due: se tutti i sottostanti sono pari o superiori alla Barriera, posta al 50% del valore iniziale, l’investitore riceve il valore nominale (100 euro), oltre al premio del periodo e agli eventuali premi in memoria. Se, invece, anche solo uno dei sottostanti che compongono il paniere è al di sotto della Barriera a scadenza, l’investitore riceve un importo commisurato alla performance negativa del sottostante con la peggiore performance, con relativa perdita sul capitale investito.
L’esempio
Un esempio concreto può aiutare a capire meglio il funzionamento di questi strumenti. Il Memory Cash Collect su UniCredit, Mediobanca, Intesa Sanpaolo e Banco BPM (ISIN: DE000VM59A25) permette di prendere posizione in maniera indiretta sulle principali banche italiane quotate a Piazza Affari.
Il certificato ha durata tre anni, ma può scadere in anticipo già alla prima data di osservazione che in questo caso è a cadenza trimestrale. Quindi già a partire da marzo 2024, se tutte e quattro le azioni del paniere quotano a un livello pari o superiore al livello Autocall, posto all’85% del loro valore iniziale, il prodotto scade e l’investitore riceve il valore nominale (100 euro) oltre alla cedola prevista di 3 euro. Da notare, che ad oggi (lunedì 18 dicembre 2023), il certificato scambia sotto la pari, cioè sotto i 100 euro, permettendo un piccolo extra rendimento, che torna utile in questo tipo di struttura. Il livello di Autocall da osservare è: 21,416 euro per Unicredit; 9,099 euro per Mediobanca; 2,2801 euro per Intesa Sanpaolo e 4,332 euro per Banco BPM.
Se, invece, a marzo 2024, così come nelle altre date di osservazione intermedie, almeno una delle quattro banche scambia al di sotto del livello Autocall, ma sono tutte pari o sopra la Soglia Bonus, fissata al 50% del loro valore iniziale, l’investitore riceve la cedola di 3 euro (ed eventuali premi in memoria) e il certificato prosegue. In altre parole, la cedola trimestrale viene corrisposta anche in caso di ribassi importanti dei titoli. Infatti i valori da non infrangere per ricevere il premio sono piuttosto profondi: 12,598 euro per Unicredit: 5,353 euro per Mediobanca; 1,3413 euro per Intesa Sanpaolo e 2,548 euro per Banco BPM.
Non solo. I premi eventualmente non pagati vengono ‘memorizzati’, ossia potranno essere pagati nelle successive date di osservazione che vedranno tutti e quattro i sottostanti sopra questi livelli. Si tratta di meccanismi di protezione importanti, soprattutto considerato il fatto che se finora il comparto ha beneficiato della stretta monetaria della Bce, le cose potrebbero cambiare nel corso del 2024 quando è attesa una svolta di politica monetaria, con una serie di tagli dei tassi di interesse.
Tornando al funzionamento, se l’opzione Autocall non scatta e il certificato arriva fino alla sua naturale scadenza, si avranno due scenari per l’investitore:
– Se a dicembre 2026 tutti i sottostanti sono pari o superiori alla Barriera (posta al 50% del valore iniziale, quindi uguale alla Soglia Bonus), l’investitore riceve il valore nominale (100 euro), oltre alla cedola di 3 euro e agli eventuali premi in memoria.
– Se, invece, anche solo uno dei titoli che compongono il paniere è al di sotto della Barriera, l’investitore riceve un importo commisurato alla performance negativa del sottostante con la peggiore performance, con relativa perdita sul capitale investito.
