Grazie a questa deroga di emergenza, fermo restando in ogni caso l’obbligo di convocare senza indugio l’assemblea, per le imprese in difficoltà è invece possibile perseguire soluzioni di patrimonializzazione come un aumento di capitale non necessariamente legato all’obiettivo di assorbire le perdite, tenendo anche in considerazione che, sempre in base alla deroga normativa, non opera la causa di scioglimento della società per riduzione o perdita del capitale.
Lo strumento dell’aumento di capitale è stato incentivato anche dal Decreto Rilancio (la cui applicazione è subordinata all’autorizzazione della Commissione Europea) che introduce, per questo tipo di operazione societaria, dei crediti di imposta per gli investitori e per le società stesse. Si tratta di un credito di imposta del 20% per i soggetti, persone fisiche o giuridiche che effettuano conferimenti in denaro in una o più società, e di un credito di imposta pari al 50% delle perdite eccedenti il 10% del patrimonio netto, al lordo delle perdite stesse, fino alla concorrenza del 30% dell’aumento di capitale, per le società che ricevono i conferimenti.
Ma per deliberare un aumento di capitale bisogna tenere un’assemblea e si sa fin troppo bene che le restrizioni sui movimenti delle persone, dovute all’emergenza Covid-19, avrebbero potuto impedire il normale svolgimento delle assemblee societarie. Anche in questo caso la legge e i professionisti, soprattutto i notai quali soggetti verbalizzanti delle assemblee di aumento di capitale, sono venuti in aiuto degli imprenditori.
Il Decreto Cura Italia consente lo svolgimento totalmente a distanza, con mezzi di telecomunicazione, delle assemblee convocate entro il 31 luglio 2020 (o entro la successiva data fino a cui rimarrà in vigore lo stato di emergenza) senza che sia necessaria la presenza fisica di nessuno innanzi al notaio e potendo il verbale di assemblea essere firmato dal solo notaio. Ma, oltre a questo, la massima 187 della Commissione Società del Consiglio Notarile di Milano ha enunciato un principio interpretativo che consente sempre, indipendentemente dalla normativa in deroga, lo svolgimento delle assemblee notarili totalmente a distanza mediante verbalizzazione detta non contestuale o postuma.
E così la possibilità di tenere le assemblee interamente mediante mezzi telematici non solo si è dimostrato uno strumento si può dire provvidenziale durante il periodo di emergenza sanitaria, ma ha incontrato un grandissimo successo tra gli operatori del settore, dando una svolta al sistema. Anche quando si ritornerà alla normalità, l’organizzazione delle assemblee societarie potrà prescindere dagli aspetti logistici legati allo spostamento delle persone, che vi potranno partecipare in qualunque luogo si trovino e indipendentemente da dove si trovi il quartier generale della società.