In particolare l’archivio rimarrà presso la biblioteca dell’Università di Cambridge mentre la raccolta di libri e altri oggetti personali andranno al museo della scienza che organizzerà la prima mostra nel 2022 con una selezione della vastissima raccolta ora disponibile. La biblioteca universitaria si troverà così a custodire tre tra i più importanti archivi scientifici di tutti i tempi: quello di Isaac Newton, quello di Charles Darwing e quello appunto di Stephen Hawking.
Gli oggetti personali di Hawking comprendono invece la sua biblioteca personale, sedie a rotelle innovative e apparecchiature di comunicazione, medaglie, cimeli e persino i mobili per ufficio, il blazer da coxing che indossava da studente universitario, una giacca letterman personalizzata di Simpson, fotografie con capi di stato e cimeli di apparizioni in The Simpsons e Star Trek, la prestigiosa medaglia Franklin (precedentemente assegnata a Edison e Einstein), il Companion of The Order of The British Empire, la Papal Medal e il Cosmos Award della Planetary Society.
Per l’accordo tra gli eredi e il governo inglese è stato utilizzato l’istituto denominato “Acceptance in Lieu”. Si tratta di un istituto usato nel Regno Unito con il quale le persone possono pagare le imposte di successione trasferendo importanti oggetti e archivi culturali, scientifici o storici alla nazione, tramite l’ente pubblico a tal fine dedicato Arts Council England.
Il controvalore dei beni trasferiti alla biblioteca dell’università di Cambridge e al museo della scienza è rispettivamente di 1,4 milioni di sterline per l’archivio e di 2,8 milioni di sterline per gli oggetti personali. Saranno così compensate imposte dovute per 4,2 milioni di sterline. L’istituto presenta diversi vantaggi finanziari e culturali per chi lo utilizza. Diversamente dalla vendita dei beni sul mercato non sono dovute imposte sul controvalore ceduto e inoltre i beni beneficiano di una conservazione adeguata all’interno del Regno Unito e nell’interesse di tutta la collettività. Destinatari dei beni possono essere musei, biblioteche, archivi, gallerie e enti pubblici.
Anche in Italia opere d’arte e altri beni, anche immobili, di interesse nazionale dichiarati “beni culturali” possono essere utilizzati per pagare le imposte di successione e di donazione, le imposte sui redditi (Irpef e Ires) e le sanzioni a tali ultime imposte correlate, iscritte nei ruoli per la riscossione. Ciò può avvenire mediante la cessione dei beni allo Stato italiano da parte di persone fisiche e società.