Ad esempio nei picnic e incontri di campagna dei lord inglesi del settecento, o nei safari africani dei milionari americani ed europei dei primi anni del novecento. Più vicina a noi è l’esperienza di Sesta Terra, nei pressi di Framura, ideale prosecuzione delle vicine Cinque Terre liguri. In una tenuta a picco sul mare, immersi in boschi di ulivi, lecci e macchia mediterranea si intravedono cottage di legno e casette (lodge) di tela.
A contatto con la natura ma senza perdere i benefi ci esclusivi di un posto glamour. In tutto sono 20 soluzioni abitative che trovano posto nei terrazzamenti tipici della costa ligure. È una
proposta di turismo d’elite (ma non solo) che, appunto, nasce sotto il segno della sostenibilità.
Glamping odoroso di legni pregiati
“Abbiamo fatto ricorso a tutte le soluzioni di ingegneria naturale che era possibile utilizzare – spiega Nicola Cosciani, fondatore del resort assieme alla sua famiglia – Invece di alzare un
muro, per fare un esempio, abbiamo preferito costruire terrazze in pietra e legno. I materiali utilizzati sono, dove possibile, naturali. Per il legno abbiamo scelto 4 tipi di piante: il teak da riutilizzo (per arredi interni ed i letti), l’iroko e l’ipelapacho per le pavimentazioni esterne, il castagno per le recinzioni”. Sesta Terra sorge dove un tempo era ospitato un camping, ai margini del parco delle cinque terre, in un’area fortemente vincolata da un punto di vista ambientale e paesaggistico. “Le nostre soluzioni abitative (lodge e cottage) nel rispetto scrupoloso delle normative ambientali, hanno svolto il ruolo di battistrada per iniziative simili che altrove dovessero essere avviate”.
L’energia elettrica viene da impianti di energia rinnovabile. La clientela d’elite che frequenta Sesta Terra ha apprezzato le soluzioni ambientali e gli svaghi “sostenibili” che gli sono proposti? “Direi di sì – risponde Cosciani – dal giorno di apertura (inizio luglio) abbiamo registrato ospiti provenienti da ben 28 paesi. È un segno di come questa formula sia apprezzata ed attiri una clientela internazionale.
Un’opportunità di investimento private
Le vorrei segnalare un altro aspetto che ci ha colpito. Inizialmente avevamo acquistato televisori per tutte le nostre camere ma, per mancanza di tempo, non siamo riusciti a sistemarli prima dell’apertura. Ebbene molti nostri clienti ci hanno detto di essere rimasti favorevolmente colpiti da quell’assenza”. Il glamping potrebbe rappresentare anche un’opportunità di investimento per capitali private? “Certamente, abbiamo già avuto manifestazioni interesse da family banker e operatori di private equity. Come struttura ritengo che la nostra esperienza non sia scalabile ma senz’altro replicabile in altri luoghi”.
Mentre Cosciani parla gli ultimi turisti a bordo piscina si godono pigramente il tramonto nel sole ancora caldo di fine settembre. Lontani da mondo, si potrebbe dire, ma pur sempre vicini ad un wi-fi.