Novembre si avvicina e le case d’asta snocciolano quelli che – prevedibilmente – saranno i lotti dalle quotazioni davvero stellari. Stavolta tocca a Francis Bacon, con Figure in Movement, dipinto nel 1976 sulla scia del dramma della scomparsa (in circostanze tragiche) dell’amato George Dyer avvenuta cinque anni prima, nel 1971. La stima è di circa 50 milioni di dollari, ma potrebbe ulteriormente lievitare nel corso della 20th Century Evening Sale che si terrà il 9 novembre 2023 al Rockefeller Center di New York. L’opera, una delle migliori di questa fase della vita dell’artista, è universalmente riconosciuta come una meditazione sull’amore, la perdita e la transitorietà della condizione umana: con questa Figura in movimento Bacon trova la forza di dire addio al suo amante.
L’immagine è potente: residuano in essa tracce della vita che non è più, e che pur – nella sua impermanenza – resiste nella memoria di chi resta. «Bacon al suo meglio assoluto, un capolavoro inequivocabile della pittura del XX secolo», dichiara alla stampa Alex Rotter, presidente per l’arte del 20esimo e del 21esimo secolo di Christie’s. «Figura in movimento è brillantemente espressivo e cattura in modo unico il tumulto emotivo che Francis Bacon stava vivendo negli anni critici successivi alla morte di George Dyer. Il dipinto irradia profondo dolore, passione e sensualità. La capacità di Bacon di catturare la crudezza della condizione umana era ineguagliabile e Figura in movimento ne è un esempio singolare». Il dipinto non è mai apparso in asta, essendo rimasto nella stessa collezione privata per quasi cinque decenni.
Foto cortesia di Christie’s
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Figure in Movement di Francis Bacon finalmente in asta. Un dipinto acclamato dalla critica
La critica è concorde. Martin Harrison, curatore del catalogo ragionato di Francis Bacon, definisce l’opera «una delle immagini quintessenziali dell’entropia di Bacon, un capolavoro di disordine e inquietudine dai colori audaci». Il volto della figura al centro della tela fonde le sembianze di Dyer con accenni di quelle di Bacon. Lo sfondo scuro dell’opera la avvicina ai celebri “trittici neri” che Bacon realizzò nell’immediato periodo successivo alla morte di Dyer. Il critico David Sylvester: «Delle singole tele di grandi dimensioni dipinte nel periodo [1970-1976] il presente lavoro sembra essere il più grande. Ulteriore monumento… alla tragica caduta di George Dyer, è un dipinto in cui tutta una serie di elementi baconiani fanno capolino con una maestria irresistibile».
Una tormentata storia d’amore
Bacon aveva incontrato George Dyer nel 1963, in un pub. Dyer diventò in breve tempo musa e amore dell’artista, protagonista dei suoi quadri migliori. Nel 1971, a pochi giorni dall’inaugurazione della retrospettiva di Bacon al Grand Palais di Parigi, il corpo senza vita di Dyer viene trovato nella stanza d’albergo della coppia (fatale fu l’ingestione di un mix di alcol e barbiturici). Gli anni successivi vedono l’artista elaborare il dolore della perdita attraverso la pittura. Figure in Movement fu esposto insieme ai trittici neri nella personale di Bacon al Musée Cantini di Marsiglia, prima mostra in un museo francese al di fuori di Parigi, in cui erano presenti i dipinti realizzati dal 1969 al 1976. Ma la storia espositiva del quadro comprende la Tate Gallery di Londra, il Museo Correr di Venezia, il Centre Georges Pompidou di Parigi. Da ultimo, nel 2018, Figure in Movement ha fatto parte della mostra alla Fondazione Beyeler Bacon – Giacometti.
I 5 quadri più costosi (+1) di Francis Bacon
La classifica delle opere più care del pittore irlandese potrebbe venire stravolta dalle prossime aste (e noi provvederemo ad aggiornarla).
Sei. Study for Portrait of Lucian Freud, 52,8 milioni di dollari
La seconda opera più costosa di Francis Bacon è in realtà la più cara a pannello unico, essendo la prima classificata un trittico. Si tratta di Study for Portrait of Lucian Freud del 1964, rimasto nella stessa collezione privata per oltre 40 anni. Nella serata del 29 giugno 2022 è stato protagonista della serata British Art: The Jubilee Auction di Sotheby’s a Londra.
Cinque. Portrait of George Dyer Talking, 1966, 69,7 milioni
Venduto il 13 febbraio 2014 da Christie’s Londra. Qui, in un ambiente dai colori sgargianti, Dyer sembra contorcersi, come se fosse colto nel mezzo di un’azione. La sua testa è incorniciata in un pertugio, che potrebbe essere una finestra o una porta. Le ambiguità spaziali abbondano, «poiché il corpo di Dyer sembra sfidare le normali convenzioni prospettiche collegando lo sfondo al primo piano», si legge sul catalogo dedicato all’asta.
Quattro. Studies for a Portrait of John Edwards, 1984, 80,8 milioni
Christie’s New York, 13 maggio 2014. Il soggetto del dipinto è John Edwards, gestore di un bar nell’East End di Londra, che Bacon aveva conosciuto un decennio prima e che sarebbe diventato uno dei compagni più fidati dell’artista. Sui tre pannelli che lo compongono, Bacon ritrae la figura flessuosa di Edwards, vestito con una semplice camicia bianca e pantaloni grigi.
Tre. Il Triptych Inspired by the Oresteia of Aeschylus, 1981, 84,6 milioni di dollari
Sotheby’s New York, 29 giugno 2020. Opera più cara di quell’anno. Nelle parole dell’autore: «Per quanto riguarda il mio ultimo trittico e alcune altre tele dipinte dopo aver riletto Eschilo, ho cercato di creare immagini delle sensazioni che alcuni episodi hanno suscitato in me. Non potevo dipingere Agamennone, Clitennestra o Cassandra, perché sarebbe stato un altro tipo di pittura storica. Pertanto, ho cercato di creare un’immagine dell’effetto che si produceva dentro di me». L’opera rivela la traduzione in forma pittorica della tensione psicologica dell’artista, dei temi che per tutta la vita lo hanno tormentato: misericordia e condanna, giustizia e vendetta, sacrificio e autoconservazione.
Due. Trittico, 1976, 86,2 milioni
Sotheby’s New York, 14 maggio 2008. Acquistato dal magante russo Roman Abramovich. Il modello del quadro è Peter Beard, amico di Bacon. Prima che ad Abramovich, l’opera faceva parte di una collezione privata europea fin dal suo acquisto alla Marlborough Gallery di Londra nel 1977.
Uno. Three Studies of Lucian Freud, 1969, 142,4 milioni
Christie’s New York, 12 novembre 2013. Quella dei ritratti reciproci di Francis Bacon e Lucien Freud è una lunga storia di amicizia e rivalità artistica. Questo pezzo, definito «audace, inquietante e di una bellezza non convenzionale», fu acquistato da Elaine Wynn, ex moglie del magnate dei casinò Steve Wynn.