Old master a New York: qualche highlight dall’asta
Alessandro di Mariano Filipepi detto Sandro Botticelli, L’uomo dei dolori, post 1492 – sopra i $40,000,000 ma stima esatta su richiesta
Poco meno di 50×70 cm di puro capolavoro, L’uomo dei dolori è tra i premium lot dell’asta di Sotheby’s New York. L’opera è tra le poche dell’artista ancora in mani private e rappresenta un esempio del suo periodo tardo, in cui dall’iconografia profana Sandro Botticelli (1445-1510) inizia a rappresentare temi e personaggi della cristianità. Il cambio di paradigma è dovuto all’influenza di Gerolamo Savonarola (1452-1498), frate domenicano contemporaneo all’artista, che raccoglieva folle di seguaci predicando per le strade di Firenze; per la città gli prevedeva sciagure imminenti e auspicava un governo popolare in seguito alla cacciata dei Medici. Il simbolismo cristiano e la spiritualità utilizzate dall’autore nel dipinto trovano conferma anche nei disegni preparatori nascosti sotto gli strati di vernice, che raffigurano una Madonna con bambino o Madonna della tenerezza, venuti alla luce grazie alle recenti analisi tecniche intraprese dalla casa d’aste prima della vendita. La Madonna potrebbe rappresentare un esempio di composizione derivata dall’iconografia bizantina, in cui Maria culla il figlio mentre le guance dei due si sfiorano.
Sandro Botticelli, L’uomo dei dolori, post 1492.
Courtesy: Sotheby’s.
Giovanni Bellini, Madonna con bambino (Madonna Philips), 1460 circa, $3,000,000-$5,000,000
Alla mano del giovane pittore veneziano Giovanni Bellini (1430-1516) è stata attribuita questa Madonna con bambino, grazie al lavoro di critici d’arte come Bernard Berenson (1865-1959) e Mauro Lucco (1949). Il dipinto ha una storia illustre. Dal 1888 al 1913 fece parte della collezione fiorentina dello storico dell’arte americano Charles Loeser (1864-1928), docente dello stesso Berenson, che comprendeva circa 1000 opere d’arte tra cui circa 250 disegni e stampe antiche che alla sua morte vennero lasciate al comune di Firenze e sono oggi visibili in parte nelle sale del Quartiere del mezzanino a Palazzo Vecchio. L’opera venne poi acquistata da Anton Philips (1874-1951), grande imprenditore e cofondatore della Royal Philips Electronics, società olandese di lampadine elettriche e in seguito radiodiffusione e apparecchi elettromedicali. Dopo la vendita, il dipinto entrò a far parte della collezione del mercante d’arte tedesco Julius Böhler (1860-1934), in cui è rimasta per più di un secolo.
Giovanni Bellini, Madonna con bambino (Madonna Philips), 1460 circa.
Courtesy: Sotheby’s.
Andrea del Sarto, Ritratto di uomo, 1520 circa, $2,000,000-$3,000,000
L’opera è stata recentemente attribuita al tardo Andrea del Sarto (1486-1530) dal professore e storico dell’arte americano Sydney Freedberg (1914-1997) ed è stata realizzata meno di dieci anni prima la morte dell’artista a causa della peste del 1930. Ritratto di un uomo è stato protagonista di una collezione privata napoletana; venne portato a New York dai proprietari quando vi si trasferì la famiglia nel 1908. È stato suggerito che l’uomo raffigurato sia Ottaviano de’ Medici (1484-1546), della cui casata indossa i colori e i simboli caratteristici (palle rosse e blu). Nonostante fosse membro di un ramo minore della famiglia, Ottaviano fu patrono dello stesso Andrea del Sarto e mentore di Giorgio Vasari.
Andrea del Sarto, Ritratto di un uomo, 1520 circa.
Courtesy: Sotheby’s.
Artemisia Gentileschi, Ritratto di nobildonna seduta (forse Principessa di Albano), 1620 circa, $2,000,000-$3,000,000
Esposto per la prima volta come opera di Artemisia Gentileschi (1593-1563) alle Trafalgar Galleries di Londra nel 1983 e più recentemente a Parigi nella importante retrospettiva sull’artista al Musée Maillol nel 2012, l’opera raffigura con buone probabilità Caterina Savelli, Principessa di Albano (1588-1639), così come ipotizzato dallo storico dell’arte Francesco Solinas. Il dipinto proviene dalla collezione di Jaqui Eli Safra (1940), milionario residente a Ginevra e discendente della omonima famiglia di banchieri.
Artemisia Gentileschi, Ritratto di nobildonna seduta
(forse Principessa di Albano), 1620 circa.
Courtesy: Sotheby’s.
Un esempio intrigante: Tiepolo e Guardi nello stesso foglio
Andranno invece all’incanto il giorno precedente, il 26 gennaio pv, capolavori su carta di maestri dell’arte come Fra Bartolomeo (1472-1517), Giovanni Battista Tiepolo (1696-1770) e Francesco Guardi (1712-1793). Del primo sarà offerta Testa di una giovane donna, eseguito intorno al 1490, per una stima di $400,00-$600,000. Al secondo e al terzo è attribuito rispettivamente il verso (Studio per Madonna con bambino e santo adorante) e il recto (Vista della piazzetta Venezia, guardando verso San Giorgio Maggiore) di uno schizzo su carta, un esempio di disegni eccezionali resi ancora più intriganti dal fatto di essere stati eseguiti sulle due facce di uno stesso foglio a cinquant’anni di distanza l’uno dall’altro. L’opera proviene dalla celebre collezione formata da Marie-Pierre-Louis He?lie de Talleyrand-Pe?rigord, Duca di Talleyrand (1859-1937), tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.
Fra Bartolomeo, Testa di una giovane donna, 1490 circa.
Courtesy: Sotheby’s.
Giovanni Battista Tiepolo, Studio per Madonna con bambino
e santo adorante, 1730 circa.
Courtesy: Sotheby’s.
Francesco Guardi, Vista della piazzetta Venezia,
guardando verso San Giorgio Maggiore, 1780 circa.
Courtesy: Sotheby’s.
Foto copertina: Artemisia Gentileschi, Ritratto di nobildonna seduta (forse Principessa di Albano), 1620 circa. Courtesy: Sotheby’s.