- Prendendo in considerazione un mutuo standard con Ltv al 70%, attualmente i migliori mutui fissi partono con un tasso più basso di oltre 2 punti percentuale rispetto ai variabili
- Facile.it: “L’Euribor ha raggiunto il suo picco e, secondo le aspettative degli operatori, potrebbe tornare presto a scendere in funzione delle decisioni della Bce”
La Banca centrale europea, durante l’ultima riunione dell’11 aprile, ha confermato il costo ufficiale del credito al 4% per i depositi e al 4,5% per le operazioni di rifinanziamento. Per la prima volta però, nel comunicato ufficiale dell’Eurotower, è apparso un riferimento al taglio dei tassi: “se la valutazione aggiornata del Consiglio direttivo in merito alle prospettive di inflazione, alla dinamica dell’inflazione di fondo e all’intensità della trasmissione della politica monetaria accrescesse ulteriormente la sua certezza che l’inflazione stia convergendo stabilmente verso l’obiettivo – ha spiegato il Consiglio direttivo – sarebbe opportuno ridurre l’attuale livello di restrizione della politica monetaria”. Ma cosa significa per chi sta per accendere un mutuo?
Mutui: quanto si può risparmiare scegliendo il fisso
“Se prendiamo in considerazione un mutuo standard con Ltv (loan to value, ndr) al 70% vediamo che attualmente i migliori mutui fissi partono con un tasso più basso di oltre 2 punti percentuali rispetto a quelli variabili; una differenza che, in termini di rata, si traduce in un risparmio di circa 140 euro al mese”, spiegano a We Wealth gli esperti di Facile.it. Per fare un esempio concreto, ipotizziamo che l’importo del mutuo, della durata di 20 anni, sia di 140mila euro e che il valore dell’immobile sia di 200mila euro. Optando per il tasso fisso, la rata mensile si attesterebbe sui 748 euro per tutta la vita del finanziamento scegliendo la migliore offerta, ovvero quella di Crédit Agricole Italia. Nel caso di un mutuo a tasso variabile, la rata iniziale per un mutuo sottoscritto oggi sarebbe invece di 889 euro con Ing.

Supponendo invece che l’importo del mutuo, della durata di 30 anni, sia di 250mila euro e che il valore dell’immobile sia di 500mila euro, nel caso del tasso fisso la rata mensile si attesterebbe sui 1.000 euro per l’intera durata del finanziamento affidandosi ancora una volta a Crédit Agricole Italia. Scegliendo un mutuo a tasso variabile, la rata iniziale ammonterebbe a 1.270 euro con Ing. Nella simulazione non è stato incluso il variabile con cap (vale a dire un tetto massimo al tasso d’interesse che consente al mutuatario di conoscere anticipatamente la rata massima che potrebbe dover essere disposto a pagare, ndr) in quanto nell’attuale fase storica “non hanno mercato”, precisano da Facile.it. Normalmente i variabili con cap si posizionano infatti in una posizione intermedia tra i tassi variabili (che, di norma, dovrebbero essere più bassi dei fissi) e quelli fissi (che, di norma, dovrebbero essere più alti dei variabili). Ragion per cui attualmente non rappresenterebbero insomma la scelta più conveniente.

Mutui: come orientarsi adesso tra fisso e variabile
“Il suggerimento per chi è alla ricerca di un finanziamento è quindi di approfittare di queste condizioni favorevoli guardando prima di tutto ai tassi fissi”, osservano da Facile.it. Scegliere un tasso variabile oggi significherebbe infatti partire con una rata più elevata, scommettendo che in futuro questa possa scendere considerevolmente al punto da far risparmiare il mutuatario; in ogni caso, l’eventuale vantaggio economico lo si vedrebbe nel lungo periodo. “Rimane sempre aperta la possibilità di partire oggi con un mutuo a tasso fisso e poi – qualora le condizioni di mercato lo consentissero – passare tramite surroga ad altre tipologie di tasso in futuro”, aggiungono gli esperti.
Cosa fare con un mutuo a tasso variabile in essere
Per chi ha invece già un mutuo a tasso variabile in essere, occorre osservare che l’Euribor ha raggiunto il suo picco e, secondo le aspettative degli operatori, potrebbe tornare presto a scendere in funzione delle mosse della Bce. “Il calo dell’indice si tradurrà in un calo delle rate dei mutui variabili, soprattutto per coloro che si trovano all’inizio del piano di ammortamento del finanziamento”, dicono gli esperti di Facile.it. In altre parole, chi ha un mutuo a tasso variabile può scegliere di attendere che le rate tornino a scendere, tenendo in considerazione però che il calo sarà graduale; oppure può optare per una surroga verso un tasso fisso approfittando delle condizioni favorevoli attualmente offerte dalle banche. Se guardiamo ai migliori tassi surroga disponibili oggi, Facile.it evidenzia come per un mutuo da 140mila euro in 20 anni (Ltv 70%) gli indici partono da un tasso del 2,99% con una rata di 776 euro; ipotizzando un mutuo variabile sottoscritto a gennaio 2022 la cui rata è arrivata a, ad aprile 2024, a circa 938 euro, il risparmio sarebbe di circa 160 euro.