Di Francesco Casarella, Responsabile Italia Investing.com
INDICI
Correzione più che salutare per i principali indici azionari che ad aprile prendono fiato dopo una bella corsa durata 5 mesi. Soprattutto i dati sull’inflazione Usa ancora stazionari non consentono troppi margini alla Fed per un primo taglio dei tassi. Nonostante una prima correzione nell’ordine del 5% infatti, potrebbe esserci spazio ancora per qualche discesa nel mese di maggio, considerando che correzioni del 5-10% avvengono statisticamente almeno una volta all’anno. In ripresa invece la zona asiatica soprattutto con la Cina. Ecco di seguito il riassunto delle performance dell’ultimo mese dei principali indici azionari:
- Euro Stoxx 50: -2.80%
- FTSE 100: +1.85%
- DAX: -2.99%
- Nikkei: -6.92%
- Dow Jones: -4.21%
- Dow Jones: -4.21%
- FTSE MIB: -2.36%
- S&P 500: -3.81%
- Nasdaq Composite: -4.80%
EVENTI CHIAVE
L’evento chiave di aprile è stato indubbiamente quello sull’inflazione (IPC) americana, risultato in crescita sia nella componente generale che in quella core. Questo come detto allontana ulteriormente la possibilità di un taglio dei tassi Fed a maggio, con i mercati che già prezzavano l’evento e quindi sono tornati a correggere alla luce del nuovo scenario. Diversa la situazione in Europa, dove la Bce ha aperto ad un primo taglio dei tassi nel mese di giugno.
Per la Fed invece la decisione del primo taglio non sembra imminente. A maggio infatti è probabile un nuovo stop. La rilevazione evidenziata dal nostro Tool proprietario, è pari oggi al 5%.
GRAFICI
Da un punto di vista grafico invece, l’indice S&P 500 si è portato 5.050 punti. Il mese scorso avevo anticipato che una correzione, visto anche il periodo e la ciclicità del quarto anno presidenziale, sarebbe stata opportuna, nell’ordine del 5-10%, almeno per stemperare quell’ottimismo che potrebbe diventare eccessivo, magari ritestando il precedente massimo storico intorno ai 4.800 punti. Vediamo se a maggio andremo a testare quel livello prima di una possibile ripartenza.
Leggera correzione anche per l’Europa, dove l’indice Euro Stoxx 50 torna in zona 4.900 punti. Nel caso l’indice continuasse a scendere, un forte punto di supporto potremmo averlo poco sopra i 4.400 punti, anche se al momento siamo ancora distanti.
PROSPETTIVE
Ad oggi il 2024, statistiche alla mano, ha tutte le carte in regola per confermarsi come anno positivo (salvo ovviamente shock esogeni) nonostante alcune correzioni come quella attuale nel corso dell’anno. Anche le trimestrali rilasciate recentemente stanno fornendo alcune di conferme sullo stato di salute della corporate americana. Infatti è previsto un trend crescente da qui a fine anno, il che dovrebbe essere di sostegno alle quotazioni.
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Alla prossima!