Dai quattro piatti in ceramica firmati Pablo Picasso, comprati per 8 dollari nel 2017 e poi venduti per oltre 40mila nel 2023, al disegno di Henry Moore confuso per una “stampa come un’altra”, acquistato a un mercatino e aggiudicato per 25mila sterline lo scorso dicembre. Sono solo due delle storie sensazionali riportate dalla cronaca che riguardano l’arte moderna e contemporanea. Non è però così infrequente che “alcuni artisti dimenticati o ricercati da una specifica nicchia vengano riscoperti per la felicità della storia dell’arte (e del mercato)” spiega Susanne Capolongo, Capo Dipartimento Arte Moderna e Contemporanea di Pandolfini Casa d’Aste.
Un esempio?
“Fino a poco tempo fa, le opere di Antonio Ligabue erano apprezzate perlopiù dai collezionisti della zona di Reggio Emilia, città in cui l’artista visse a lungo e morì. Oggi Ligabue è finalmente ritenuto uno dei maestri del Novecento italiano grazie a una rinnovata attenzione della critica ma anche del mercato: nel 2019 abbiamo battuto un suo Autoritratto (1960-61) per quasi 350mila euro, top lot dell’artista per dimensione”.

Antonio Ligabue, Lotta di galli (1960). Courtesy Pandolfini Casa d’Aste
Riscoperta o mode: quali le differenze?
“Al netto dei grandi ‘sempreverdi’ come Fontana e Burri, qualche anno fa vi era un gran fermento attorno agli artisti delle correnti cinetiche e programmatiche e sembrava che il figurativo fosse in decadenza o addirittura scomparso. Oggi gli occhi sono tutti puntati su Salvo. Aldilà dei picchi di valutazione e delle ‘mode’, quello che fa davvero la differenza per il collezionista più attento è saper individuare la qualità, la rarità (per soggetto, dimensioni, medium, ecc) e la storia (ovvero la provenienza, oltre al curriculum espositivo e bibliografico) di un’opera. Un po’ come un investitore attento ai fondamentali di un’azienda”.

Mario Sironi, Composizione con manichino (1919 ca). Courtesy Pandolfini Casa d’Aste
Come individuare la qualità? Può non essere affar semplice da soli…
“I cataloghi delle nostre aste sono ricchi di queste informazioni perché crediamo sia nostro compito presentare al meglio le opere pre vendita, un servizio non solo per il mandante ma soprattutto per l’acquirente. Non dobbiamo poi dimenticare il fattore imprescindibile, l’autenticità dell’opera, per cui acquistare tramite una casa d’aste rappresenta una sicurezza in più dato che assorbiamo internamente tutte le procedure burocratiche essenziali per un acquisto a regola d’arte”.
Un consiglio su cosa monitorare?
“Stiamo assistendo a una grande riscoperta della ceramica artistica e le raccolte dei grandi collezionisti incantano anche il mercato italiano”.

Luigi Ontani, ErmEstetica NeronEros (anni ‘90). Courtesy Pandolfini Casa d’Aste
L’esperta
Susanne Capolongo, Capo Dipartimento Arte Moderna e Contemporanea
Inizia la sua carriera negli anni ‘90 nel mondo delle case d’aste, cui ritorna nel 2019 per dirigere il Dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea di Pandolfini. Precedentemente è stata gallerista, consulente e art advisor per enti pubblici e privati, curatrice, critica e giornalista.
Mail: [email protected]

Susanne Capolongo, Capo Dipartimento Arte Moderna e Contemporanea
Courtesy Pandolfini Casa d’Aste
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Articolo tratto dal numero di maggio 2024 del magazine We Wealth. Abbonati qui.
In copertina: Pablo Picasso, Servizio “Black Face”, piatto C (1948). Courtesy Los Angeles Modern Auction