Il nuovo cda di Banca Finint
Banca Finint ha un nuovo cda. L’assemblea dei soci, in data 23 aprile 2024, ha eletto Lucio Izzi come nuovo amministratore delegato del gruppo, mentre Fabio Innocenzi diventerà vicepresidente esecutivo. Confermato anche Giovanni Perissinotto nel ruolo di vicepresidente. Il fondatore Enrico Marchi resta presidente. Il rinnovo per gli anni 2024-2026 giunge alla fine di un triennio brillante, che ha visto l’espansione del gruppo nel private banking con l’operazione Consulia (Banca Finint ha perfezionato l’acquisizione di Banca Consulia nel giugno 2022; ora l’istituto ha preso il nome di Banca Finint Private Banking). L’assemblea degli azionisti ha quindi approvato il bilancio d’esercizio 2023, chiuso con «i migliori risultati di sempre», come dichiarato da Marchi in conferenza stampa, stabilendo di distribuire un dividendo unitario nella misura di 0,14 euro per ogni azione ordinaria.
Commentando i risultati, Fabio Innocenzi ha sottolineato che «l’utile di 25,8 milioni di euro ante imposte deriva dai 115 milioni di euro di ricavi» generati per l’81% grazie alle commissioni, le quali a loro volta «sono per l’80% ricorrenti». Con la nuova componente di private banking, Banca Finint «da banca delle imprese è diventata banca degli imprenditori». In più, «oltre alla segmentazione della clientela, abbiamo diversificato anche la tipologia di business».
Oggi i «pilastri» dei ricavi del gruppo non sono solo i servizi di cartolarizzazione, ma anche «l’asset management e il private banking, la gestione dei npl, le attività di banca d’affari in senso stretto. Da un anno poi siamo diventati gestori dei fondi del Pnrr per quanto riguarda la rigenerazione urbana e il turismo», conclude il neo vicepresidente esecutivo, che nel nuovo triennio avrà anche la delega alle attività strategiche e alle operazioni straordinarie.
Equilibrio di genere
Il gruppo dei consiglieri annovera: Simonetta Bono – consigliere indipendente (esperta di sostenibilità e risk management legato agli indicatori Esg); Luciano Colombini – consigliere indipendente con delega allo sviluppo commerciale, acquisizione clientela e gestione bankers; Laura Chiaramonte – consigliere indipendente (ordinario di economia degli intermediari finanziari all’università di Verona); Vittoria Giustiniani – consigliere indipendente (avvocato, esperta del settore bancario ed in particolare delle practice corporate governance, mercato dei capitali e operazioni straordinarie); Giovanni Marchi – consigliere Esecutivo con delega su It&operations, Hr e innovazione; Massimo Mazzega, consigliere.
Anteprime sul nuovo piano strategico
Lucio Izzi avrà (anche) mandato di sviluppare e realizzare il nuovo piano strategico 2024-2026 (in approvazione a inizio estate). Il nuovo amministratore delegato di Finint non si sbottona ancora sui dettagli, ma dichiara di voler «infrangere record e battere aspettative della clientela e del mercato». Sarà un piano orientato «alla crescita e al consolidamento, puntiamo a sviluppare la nostra leadership in tutti settori in cui operiamo, in quelle nicchie profittevoli che generano ampi stock di commissioni». Aggiunge Enrico Marchi sul fronte fusioni e acquisizioni che il gruppo riesce a «crescere bene e a generare valore anche con operazioni straordinarie, aspetto non scontato».
Si prefigura il passaggio generazionale
Con l’ingresso in consiglio di Giovanni Marchi (già consigliere di Finint Revalue), prende consistenza la crescita generazionale della banca. Il figlio del fondatore diviene infatti consigliere esecutivo con delega a IT & Operations, risorse umane e innovazione. Enrico Marchi ribadisce che «il futuro è anche nelle mani dei giovani, per questo mi emoziona che dopo mia figlia Margherita, già presente nel cda di Finint Investments, mio figlio Giovanni entri a far parte del cda della banca. Sarà per lui occasione di fare tesoro dell’esperienza dei professionisti con cui avrà la possibilità di confrontarsi e di aprire tutti noi a quel un punto di vista unico e innovativo che le nuove generazioni possono offrire».