In attesa di un vaccino che non si sa quando arriverà, gli italiani continuano a confidare nel risparmio. Il mese di settembre lo conferma, con le masse in gestione che lambiscono i massimi storici
Assogestioni nella sua ultima mappa conferma che il risparmio è l’arma preferita degli italiani contro il covid. E l’industria può gioire della sua forza: aumenta la raccolta per il sesto mese di fila e il patrimonio in gestione torna a sfiorare i massimi
In tempi incerti si risparmia bene, affidandosi alla professionalità dell’asset management di qualità. Sembrano dire questo gli italiani che in sei mesi hanno riportato il patrimonio in gestione quasi ai suoi massimi storici. Nel solo mese di settembre il comparto ha registrato sottoscrizioni nette per 4,1 miliardi di euro, mettendo a segno per il sesto mese consecutivo una raccolta positiva di risparmio. Questo risultato innalza il saldo provvisorio del terzo trimestre 2020 a 14,5 miliardi di raccolta cumulata. Da inizio anno, segnala la mappa mensile di Assogestioni sul risparmio gestito, i flussi in entrata hanno raggiunto i 13,8 miliardi.
Guardando i numeri da vicino, si scopre che le gestioni collettive hanno totalizzato nel mese 3 miliardi, di cui 2,7 miliardi nei fondi aperti. 1,1 miliardi sono accorsi nelle gestioni di portafoglio.
Il patrimonio complessivamente gestito è aumentato a 2.314 miliardi, valore che lo colloca vicino ai massimi storici. Le masse investite nelle gestioni collettive raggiungono i 1.121 miliardi, rappresentando il 48,5% degli asset under management. Nelle gestioni di portafoglio invece sono racchiusi 1.193 miliardi, pari al restante 51,5% del patrimonio. Cosa scelgono gli italiani quando risparmiano? Le macrocategorie dei fondi aperti che i risparmiatori hanno preferito a settembre sono state le seguenti: i monetari (+2,1 miliardi), gli azionari (+1,8 miliardi) e i bilanciati (+886 milioni).
A far da traino la raccolta del risparmio degli italiani (anche) in tempo di covid, i due maggiori asset manager del paese: Generali e Intesa Sanpaolo. Il gruppo triestino raccoglie 576,2 milioni di euro netti. Sempre per quanto riguarda il gruppo Generali, 956,2 milioni sono gli asset dei fondi aperti del e 36,5 quelli delle gestioni di portafoglio retail. La gestione dei portafogli istituzionali registra invece un – 416,6 milioni. Nel gruppo Intesa Sanpaolo fanno molto bene Eurizon (1070,6 milioni) e Fideuram (214,2 milioni), con l’eccezione di Pramerica, che subisce una leggera flessione nelle masse (-13,1 milioni). Settembre positivo anche per Amundi Group (424,4 milioni) e Anima Holding (95,1 milioni). Mese di magra invece per Poste Italiane, che vede contrarsi il suo patrimonio in gestione di 621,8 milioni a causa dei portafogli istituzionali; segno meno anche per i fondi aperti di Poste: – 19,6 milioni.
Assogestioni nella sua ultima mappa conferma che il risparmio è l’arma preferita degli italiani contro il covid. E l’industria può gioire della sua forza: aumenta la raccolta per il sesto mese di fila e il patrimonio in gestione torna a sfiorare i massimiIn tempi incerti si risparmia bene, affidando…
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