Dalla partnership tra Intesa Sanpaolo, Homepal e Bper Banca nasce Rexer, l’agenzia immobiliare di nuova generazione che, grazie alle sinergie tra strutture fisiche e digitali, ha cambiato le regole del real estate, introducendo un nuovo modo di operare in tutta Italia, con un elevato utilizzo di soluzioni tecnologiche per semplificare il processo della compravendita immobiliare.
Rexer, nuovo operatore nell’immobiliare italiano
Per capire di cosa si tratta, We Wealth ha intervistato Andrea Lacalamita, amministratore delegato di Rexer, che ha spiegato: “Nasciamo con una forte anima digitale e con un footprint nelle principali città italiane (Milano, Roma, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Monza, Venezia, Brescia e Padova) che lascia al cliente la possibilità di utilizzarci sia online che in presenza. Inoltre, grazie alla capacità di concludere operazioni immobiliari da remoto, Rexer può operare in ogni città d’Italia ed è l’unico operatore sul mercato a offrire questa possibilità ai propri clienti”.
Per vedere delle iniziative simili si deve, infatti, uscire dai confini nazionali, dove sono già operativi modelli analoghi di aziende proptech, come le tedesche Postbank Immobilien e McMakler.
Differentemente da altri comparti in cui l’innovazione digitale ha generato trasformazioni radicali, il real estate è stato uno dei settori meno digitalizzati (pur essendo tra i più importanti). Questa situazione sta tuttavia cambiando.
Lo sviluppo e la trasformazione del mercato immobiliare
A fornire un quadro di questo sviluppo è stato Stefano Bellintani responsabile dell’Italian proptech network (Ipn) e docente presso il Politecnico di Milano.
“Nel mercato immobiliare, la digitalizzazione prende le mosse dal settore della compravendita per poi espandersi, lentamente, agli altri ambiti della filiera”, ha spiegato Bellintani, precisando che “il proptech (property + technology) attiene a startup e scaleup, nonchè a corporate del real estate e a realtà consolidate, che realizzano servizi innovativi”, adottando tecnologie digitali evolute.
Ed è proprio grazie al contributo del proptech, che anche nel real nascono nuovi player, nuove esigenze e nuove opportunità. Secondo una ricerca di Italian proptech network (Ipn), infatti, nel novembre 2023 le proptech (startup e scaleup) attive in Italia erano salite fino a quota 337, in aumento di oltre il 20% rispetto alle 273 del 2022.
Quale sarà, quindi, il futuro dell’immobiliare?
“Partiamo dal fatto che la tecnologia e l’intelligenza artificiale (AI) non soppianteranno la capacità di relazione e di calore umano di cui i clienti necessitano per la gestione delle proprie transazioni. Esperienza, professionalità e sensibilità sono elementi che difficilmente possono essere sostituiti – ha risposto Lacalamita – Per (quasi) tutto il resto la tecnologia e l’AI possono costituire un pilastro molto importante che garantisce velocità, precisione e totale disponibilità.
L’intelligenza artificiale è utilissima per il copy dell’annuncio, per la gestione delle chiamate e delle richieste del cliente, per la valorizzazione degli immobili, per tutti quelli che sono i “client journey” nel sito, dove può guidare i clienti abbattendo i dati di “dropping” in modo significativo. Per esempio, l’AI aiuta a migliorare le foto, a creare dei rendering automatici degli immobili, a migliorare le routine e gli standard in modo continuo”.
Il nuovo volto degli intermediari immobiliari
Il proptech sta quindi cambiando il ruolo degli intermediari immobiliari in tutto il mondo, ma il modello prevalente è quello che combina le strutture tradizionali con quelle tecnologiche.
“Il cliente, proprietario o acquirente che sia, si aspetta di trovare le informazioni online, ma anche di avere un importante supporto umano. Lo abbiamo chiamato “Warmtech”, tecnologia abbinata al calore ed esperienza umana, su cui abbiamo basato Rexer”, ha spiegato l’amministratore delegato della società, che vede (nell’azionariato) gli ex soci di Homepal detenere attualmente il 34% del capitale di Rexer, con Intesa Sanpaolo che partecipa al capitale con una quota del 49% e Bper Banca del 17%.
Tre sono i pillar su cui si basa questa nuova realtà: la professionalità, derivante da un team di agenti altamente qualificato che garantisce tempi di vendita molto veloci, la sicurezza, data dai partner bancari (Bper Banca e Intesa Sanpaolo) e dal fatto che gli immobili su Rexer sono verificati mediante due diligence e, infine, la tecnologia.
I rapporti tra consulenza finanziaria e immobiliare
Grandi novità riguardano, però, oltre a clienti e operatori del settore, anche il mondo della consulenza finanziaria, da sempre un po’ distaccato nei confronti dell’investimento immobiliare.
“Rexer serve anche la clientela exclusive e private di Intesa Sanpaolo e di Bper Banca e, su richiesta del banker, i nostri esperti possono valorizzare il patrimonio immobiliare del cliente, informarlo sull’andamento del mercato locale, valutare con lui la scelta di vendere o acquistare un immobile”, ha spiegato Lacalamita.
Quest’attività di consulenza oggi è fondamentale, visto che il patrimonio degli italiani è costituito per circa 5 mila miliardi di euro da investimenti finanziari e per circa 7 mila miliardi di euro da attività immobiliari. “Una ricchezza enorme che non può essere ignorata nel contesto di una consulenza finanziaria evoluta”, ha precisato l’amministratore delegato di Rexer.
Il ruolo delle partnership nel mercato immobiliare
Inoltre l’obiettivo è di integrare ulteriori partner, finanziari o industriali. La società è, infatti, operativa anche nel mercato istituzionale e si propone di avere anche una forte componente B2B, supportando l’attività di altri partner industriali e banche che vogliano partecipare allo sviluppo di un nuovo modello di crescita, secondo il concetto di “Open proptech platform“.
“Ai partner offriamo la possibilità di gestire le transazioni di compravendita immobiliari dei propri clienti e naturalmente consulenza sul patrimonio immobiliare”, ha concluso la Lacalamita.