Unapologetically Iris: The Collection of Iris Apfel, 200 lotti fra capi d’abbigliamento e accessori del tutto unici e oggetti di design, è stata un’asta fra le più importanti di questo inizio 2025. Questa vendita online di Christie’s (dal 28 gennaio al 13 febbraio) ha infatti realizzato il tutto esaurito, l’agognato “guanti bianchi”, superando di gran lunga la stima minima di 150.000 dollari e arrivando a sfiorare il milione di dollari (929.880 dollari, cifra rappresenta il +484% della valutazione iniziale).
Ma chi era Iris Apfel? Impossibile non ricordare il volto e lo stile della fashion icon newyorkese. Se anche solo si sfogliavano distrattamente le riviste di moda, l’immagine di questa signora dallo stile eclettico e audace restava impressa. Suoi tratti caratteristici erano gli occhialoni dalla montatura esuberante, esuberanti come la bigiotteria sovradimensionata, i capelli corti e d’argento, i tessuti sontuosi degli abiti. Mescolava alto e basso, pezzi di alta sartoria e chicche da mercatino.

Chi era Iris Apfel?
Ma soprattutto, la sua era un’estetica improntata al massimalismo senza timori, perché “more is more and less is bore” (il più è più e il meno è una noia). «I fan e gli ammiratori di Iris si sono immersi con entusiasmo nel suo mondo vibrante e pieno di gioia» ha commentato Tash Perrin, vice presidente di Christie’s Americas in chiusura. La trendsetter (oggi si direbbe influencer, a torto) nasce nel 1921 nel quartiere Astoria di New York, figlia unica di genitori ebrei che la incoraggiarono sempre a coltivare i propri talenti: il padre era commerciava vetri e specchi, la madre aveva una boutique di moda.

Dire che la sua vita ha abbracciato due millenni non è eccessivo: scompare infatti a questi 103 anni, nel marzo 2024. Collezionista ed esperta di tessuti antichi, Iris Apfel inizia fin da bambina a collezionare vintage e pezzi d’antiquariato. Dopo gli studi universitari a New York (storia) e all’accademia del Winsconsin (arte), comincia la sua carriera come decoratrice per poi cofondare con il marito Carl (sposato nel 1948) l’impresa tessile Old World Weavers. Fra i suoi clienti, anche la Casa Bianca. Una volta smessi i panni dell’imprenditrice, ultrasettantenne, la Apfel vive una seconda giovinezza da icona di stile, firmando 90enne il suo primo contratto come modella. Con buona pace dell’ageismo.
Alcuni dei pezzi più importanti dell’asta dedicata a Iris Apfel
A guidare la vendita è stata una coppia di lampade circolari in ottone montate ciascuna con un pappagallo continentale in ceramica (40.320 dollari), rivalutatesi di oltre venti volte.

Altri lotti di punta dell’asta sono stati un grande vaso giapponese in ceramica (25.200 dollari) e un paravento a sei pannelli in pelle dipinta (18.900 dollari), nonché un ritratto di Margarita Teresa (17.640 dollari).

Nemmeno a dirlo, moda e accessori pure sono stati molto combattuti. Tra i pezzi forti, un cappotto di piume multicolore, capace di realizzare quasi quindici volte la sua stima bassa (11.970 dollari),

poi un gruppo di bijoux color turchese in lucite, resina e metallo argentato (9.450 dollari, oltre trenta volte la stima).

E gli occhiali? Il set da dieci paia di vari designer, che hanno realizzato 16.380 dollari, oltre ottanta volte la loro stima bassa pre-asta.

Fra i pezzi d’arte decorativa e gli oggetti provenienti dalle sue case di New York e Palm Beach c’era anche un bar “Gussy” in forma di struzzo intagliato, prodotto in Italia, intorno al 1975.
La seconda parte della collezione personale di Iris Apfel andrà in asta da Doyle Auctioneers and Appraisers il 4 e 5 marzo 2025.
