Nel 2023 si prevedono emissioni lorde complessive di titoli a medio lungo termine in un intervallo tra i 310 ed i 320 miliardi di euro. Ma non tutti i Btp sono uguali. O meglio, la loro selezione dipende molto dal momento di mercato. Come scegliere un Btp? Sarebbe meglio acquistarlo in sede di emissione oppure successivamente? Queste domande sono alcuni degli interrogativi che ogni investitore che vuole puntare su questa asset class dovrebbe porsi prima di investire. Se infatti il Btp è uno strumento a bassa volatilità ci sono momenti migliori per comprare e momento meno adatti. Dopo almeno due anni di rendimenti ridotti all’osso, quando non addirittura negativi, la crescita dell’inflazione e il connesso intervento delle banche centrali volto a ricondurla sotto controllo con l’aumento dei tassi ha ridato fiato ai rendimenti obbligazionari, ma le variabili da tenere in considerazione sono davvero tante.
La durata
I Btp sono titoli di debito (obbligazioni) a medio-lungo termine emessi dal Tesoro con cedola fissa posticipata pagata semestralmente. I Btp possono essere emessi con scadenze a 3, 5 (breve) 7,10, 15 (media) 20, 30 e 50 anni (lunga). L’emissione di riferimento, il benchmark, come si dice nel gergo finanziario, sono i titoli con scadenza a 10 anni, che risultano anche i più diffusi. In generale, sulle scadenze brevi è molto difficile avere rendimenti interessanti, al contrario, su quelle lunghe troviamo qualche cedola più alta. Ma sai in particolare qual è uno dei motivi fondamentali per cui la scelta della vita di un Btp da comprare è davvero importante? Perché in caso di smobilizzo dell’investimento anzi tempo le variazioni dei rendimenti hanno effetti più consistenti sui Btp (e sulle obbligazioni a tasso fisso in genere) a più lunga scadenza. D’altra parte l’Italia a una situazione debitoria molto complessa, il che vuol dire che ci sono possibilità, per quanto remote, che un titolo a 30 anni possa creare qualche problema in futuro; più il titolo ha durata breve, più deve essere considerato affidabile, generalmente senza alcun tipo di eccezione. Cerchi affidabilità sacrificando in parte il rendimento o punti a massimizzare l’investimento a costo di assumerti qualche rischio?
Rendimenti
C’è un punto, in termini di rendimenti, che devi avere ben chiaro: il rendimento dei Btp deriva due fattori principali, in parte dal flusso cedolare e in parte dalla differenza tra il prezzo di sottoscrizione (se il titolo è stato acquistato in asta: in questo caso di parla di scarto d’emissione o di acquisto (se acquistato sul mercato secondario), e il valore nominale (pari a 100) che viene rimborsato alla scadenza. Valuti sempre entrambe le voci quando vuoi acquistare o vendere un titolo obbligazionario? Le cedole sono predeterminate al momento dell’emissione in misura fissa e pagate posticipatamente ogni sei mesi: sono pertanto costanti per tutta la vita del titolo, lunga o corta che sia.
Il rischio Paese
Ovviamente compriamo titoli per guadagnarci, ovvero per far crescere il capitale che abbiamo investito; questo vuol dire che un titolo Btp che ci offra degli interessi più alti deve essere sicuramente preferito; vale la pena di ricordare che l’interesse di un Btp che è stato emesso tempo fa non sempre è attendibile per valutare il grado di rischio insito nel titolo stesso, perché le condizioni debitorie dell’Italia possono cambiare in modo consistente, così come può cambiare la fiducia che i mercati hanno del nostro Paese. Secondo te quanto rischio Italia è scontato nelle quotazioni di Btp e Bot? È un valore corretto, eccessivo o troppo basso? Quando andiamo a sottoscrivere un titolo a lunga scadenza, dunque, dobbiamo tenere in considerazione questa variabile.
Il contesto
L’aumento dei tassi continuerà anche nel 2023 ed è quindi improbabile che i rendimenti sui Btp a dieci anni scenderanno drasticamente, anche nel caso in cui l’Italia e l’eurozona precipitassero in recessione. Tuttavia può essere in questo momento più opportuno guardare a titoli ancorati al tasso di inflazione: i Btp Italia, con rendimento e valore del capitale agganciato al tasso di inflazione italiana e i Btpei, con rendimento e capitale indicizzati all’aumento del costo della vita di area euro. Li conosci?
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