Cripto come nuova asset class
Negli ultimi anni, i cripto mercati hanno registrato un incremento vertiginoso sulla scia della crescita della partecipazione e dell’interesse istituzionale. Il 12 novembre 2021, ad esempio, il Bitcoin ha raggiunto il suo record storico, toccando i 56,278 mila dollari. Non sono lontani i tempi del primo acquisto attraverso tale valuta: era il 2010 e 10 mila Bitcoin erano bastati a comprare due pizze. “I criptoasset sono diventati troppo importanti per essere ignorati dai responsabili dell’asset allocation” continuano da Invesco. Potenziale di crescita in fase di bassi rendimenti sui mercati tradizionali e relativa mancanza di correlazione con altre asset class spingono la causa delle criptovalute come strumento utile alla diversificazione del portafoglio.
Infrastruttura di mercato distribuita
Uno dei primi ambiti coinvolti dalla blockchain è stato quello finanziario. Qui la catena di blocchi consente lo sviluppo di protocolli informatici che facilitano un contratto tra più parti, rendendo di per sé superflua la presenza di intermediari. La finanza decentralizzata (DeFi) ha quindi attirato una vasta attenzione, tra cui quella delle stesse istituzioni: “gli operatori stanno studiando vari modi di integrare i molteplici vantaggi della DeFi con i benefici degli intermediari allo scopo di offrire ai clienti un servizio sicuro e protetto”.
Diffusione del mercato programmabile
Finora utilizzate principalmente all’interno dell’ecosistema cripto, negli ultimi tempi le cryptocurrency sono sempre più spendibili per pagamenti più tradizionali. “È l’esempio delle stablecoin, strumenti di tipo monetario denominati in una unità di conto stabile, circolanti come token digitali su reti di blockchain aperte” aggiungono da Invesco.
Invesco CoinShares Global Blockchain UCITS ETF
Agli investitori interessati a cogliere il potenziale di crescita delle società coinvolte nella tecnologia blockchain si rivolge Invesco CoinShares Global Blockchain UCITS ETF. La strategia passiva, con un portafoglio di azioni diversificato a livello settoriale e geografico, è progettata per evolversi con la crescita della tecnologia blockchain, restituendo un potenziale guadagno reale non ancora pienamente riflesso nei prezzi delle azioni delle società.
La carta di identità di una tecnologia digitale
Cosa
La blockchain, o “catena di blocchi”, è una tecnologia innovativa concepita per gestire i trasferimenti di valute, informazioni e beni tra diversi partecipanti. La blockchain annota e memorizza i dettagli delle singole transazioni, le raggruppa efficacemente tramite l’uso della crittografia, verifica il blocco creato e successivamente unisce quest’ultimo ad altri blocchi al fine di formare una lunga catena.
Quando
La prima blockchain fu introdotta nel 2008 da Satoshi Nakamoto (pseudonimo dell’autore, la cui identità è oggi sconosciuta) come registro pubblico delle transazioni per Bitcoin, prima criptovaluta del mondo. Alcuni fanno tuttavia risalire la sua ideazione a 17 anni prima, quando nel 1991 Stuart Haber e W. Scott Stornetta proposero l’uso delle marche temporali digitali.
Chi
Le modalità di accesso alla blockchain variano a seconda della tipologia di appartenenza di quest’ultima. Se aperta (permissionless), chiunque può entrare e aggiungere le transazioni al registro con un processo conosciuto come mining. Se chiusa (permissioned), solo un gruppo definito di persone può accedere alla rete e l’inserimento di nuovi trasferimenti è determinato da un’entità centrale.
Come
Ogni blockchain presenta alcune analogie: un indirizzo univoco per ciascun utente (come nel caso degli indirizzi e-mail), le transazioni e un registro contenente la storia completa di ciascun trasferimento. Nel caso di una criptovaluta, il pagamento equivale alla transazione che avviene tra due indirizzi blockchain una volta verificatane la legittimità, diventando così un record permanente e tracciabile.
Perché
Tramite l’utilizzo della blockchain più parti possono contribuire a, e fare affidamento su, un singolo registro di proprietà senza dover dipendere l’una dall’altra. Ulteriori vantaggi di tale tecnologia sono da ritrovare nell’aumento della trasparenza e nella facilità di audit, nella riduzione del potenziale numero di frodi e nello snellimento dei processi operativi di verifica e registrazione delle transazioni.
Dove
La blockchain ha mostrato nel tempo diverse possibilità di utilizzo. Ad esempio, in una nota catena di supermercati americana alcuni fornitori sono tenuti a documentare la movimentazione dei prodotti in un database blockchain. Nel settore immobiliare la tecnologia è usata per evitare la gestione di una enorme mole di documenti cartacei, mentre in quello sanitario per offrire maggiore riservatezza ai pazienti.
Articolo tratto dal magazine We Wealth di maggio 2022