Venerdรฌ 7 febbraio 2025, un’anziana visitatrice del Museo di Santa Giulia a Brescia รจ inciampata accidentalmente, causando uno strappo nello Stendardo dei Disciplini di Alessandro Bonvicino (detto il Moretto o Moretto da Brescia), opera risalente al 1520-1522. Il museo diretto da Stefano Karadjov in realtร รจ uno dei casi di best practice nell’adozione degli standard piรน rigorosi della sicurezza museale, aderenti a quanto prescrive la Soprintendenza.
La questione รจ dunque paradossale: le misure di sicurezza adottate nei musei, anche se progettate e implementate con attenzione, seguendo gli standard in vigore, possono non bastare a proteggere le opere d’arte. Un aspetto non trascurabile, anche e soprattutto quando il museo non รจ responsabile dell’accaduto, come nel caso di Santa Giulia, qui adoperato come pretesto per approfondire una questione che in realtร interessa tutti gli enti che nelle loro mura accolgono e conservano opere d’arte.
Lโincidente avvenuto in questo museo non รจ un caso isolato. Nel corso della storia recente, numerosi episodi simili si sono verificati nei musei di tutto il mondo, alimentando il dibattito su quanto le misure di protezione siano realmente efficaci e su come garantire una sicurezza bilanciata tra tutela dellโarte e fruibilitร degli spazi espositivi.
Danni nei musei, i limiti dei dissuasori di sicurezza
Nei musei, lโuso di dissuasori fisici come barriere, cordoni o pedane รจ comune per mantenere una distanza di sicurezza tra i visitatori e le opere esposte. Tuttavia, se questi dispositivi risultano efficaci per prevenire i danni da “sfregamento” o “incauto avvicinamento”, nulla possono dinnanzi a una caduta accidentale e “rovinosa”, che nella sua dinamica risulta per lo piรน imprevedibile.
Il caso di Brescia รจ emblematico, ma simili episodi sono accaduti anche in altre istituzioni prestigiose. Nel 2017, un visitatore del Fitzwilliam Museum di Cambridge inciampรฒ e cadde su tre vasi cinesi della dinastia Qing, distruggendoli. In altri casi, alcuni dissuasori troppo ravvicinati agli oggetti esposti hanno causato incidenti perchรฉ i visitatori, nel tentativo di aggirarli, hanno finito per urtare le opere.
La sicurezza delle opere, per altro, non dipende solo dalla presenza di barriere fisiche di protezione. La progettazione degli spazi deve tenere conto del comportamento umano: percorsi troppo stretti o poco intuitivi aumentano il rischio di incidenti. Un aiuto in tal senso puรฒ certamente venire dall’uso di segnaletica visiva chiara.
La distrazione dei visitatori: un fattore da non sottovalutare
Un altro elemento cruciale รจ il comportamento dei visitatori. La fruizione dellโarte richiede spesso unโattenzione focalizzata sulle opere, il che puรฒ portare le persone a non prestare sufficiente attenzione allโambiente circostante.
Nei musei moderni, la presenza di smartphone ha contribuito ad aumentare il rischio di incidenti: molte persone scattano foto o guardano lo schermo mentre camminano, riducendo la consapevolezza dello spazio attorno a loro. Alcuni musei, come la Galleria degli Uffizi a Firenze, hanno sperimentato politiche piรน restrittive sullโuso dei dispositivi mobili nelle aree piรน delicate.
Lโaffollamento nei musei รจ un ulteriore fattore di rischio. Durante eventi speciali o mostre di grande richiamo, gli spazi si riempiono di persone che si muovono in modo disordinato, aumentando la possibilitร di urti involontari con le opere. Una gestione piรน attenta del numero di ingressi e la suddivisione degli spazi in aree di fruizione piรน ampie potrebbero ridurre il rischio di danni accidentali.
Lโimportanza delle polizze assicurative per i danni nei musei (accidentali)
Gli incidenti, per quanto rari, possono avere conseguenze significative sia dal punto di vista culturale che economico. Le polizze assicurative All Risks per opere dโarte coprono generalmente una vasta gamma di eventi, inclusi danni accidentali causati da visitatori.
Nel caso del Museo di Santa Giulia, il danno allo Stendardo dei Disciplini รจ stato stimato in diverse migliaia di euro, una cifra che verrร coperta dallโassicurazione senza rivalsa sulla visitatrice, poichรฉ lโevento รจ stato considerato accidentale. ร prassi comune inserire nelle polizze una clausola di rinuncia alla rivalsa nei confronti del terzo responsabile del danno, evitando di esporre i visitatori a responsabilitร finanziarie eccessive.
Negli ultimi anni, il settore assicurativo ha sviluppato polizze sempre piรน sofisticate, con coperture che includono anche danni derivanti da vibrazioni o cambiamenti climatici allโinterno dei musei. Alcune compagnie offrono persino soluzioni specifiche per esposizioni temporanee, con estensioni di copertura per il trasporto e lโinstallazione delle opere.
Danni nei musei, una lezione dal caso Brescia
Lโincidente di Brescia – nella sua assoluta “accidentalitร ”, appunto – serve da monito sullโimportanza di un approccio olistico alla sicurezza museale, pur se il museo adotta le migliori pratiche. ร fondamentale che le misure di protezione non diventino esse stesse fonti di rischio e che gli spazi espositivi siano progettati tenendo conto sia della salvaguardia delle opere che della sicurezza e dellโesperienza dei visitatori. Parallelamente, una copertura assicurativa adeguata per danni accidentali รจ essenziale per garantire la protezione del patrimonio artistico e la sostenibilitร finanziaria delle istituzioni culturali.
In qualitร di broker assicurativo specializzato in opere dโarte, sottolineo lโimportanza per musei e collezionisti di valutare attentamente le proprie polizze assicurative, assicurandosi che includano coperture per danni accidentali e clausole di rinuncia alla rivalsa. Una gestione proattiva dei rischi, combinata con misure di sicurezza ben progettate e una solida copertura assicurativa, rappresenta la strategia piรน efficace per proteggere il nostro inestimabile patrimonio artistico.
In copertina: ยฉ Fotostudio Rapuzzi – Comune di Brescia / Christian Penocchio