Puntare sugli Stati Uniti con una strategia orientata alla crescita di qualità, per cogliere le opportunità esistenti e al tempo stesso affrontare con serenità eventuali fasi di incertezza dei mercati. È questa la ricetta di Comgest per investire a lungo termine nello scenario attuale, in cui tassi alti, rallentamento economico e tensioni geopolitiche potrebbero mettere a dura prova i portafogli (e l’umore) degli investitori. “Secondo noi, si tratta di un momento chiave per il mercato statunitense”, afferma Gabriella Berglund, branch manager di Comgest Italia, che proprio lo scorso settembre ha compiuto tre anni di presenza sul mercato tricolore. A questa convinzione, si integra l’approccio distintivo quality growth, che permette di avere una prospettiva di lungo termine unica sul mercato azionario statunitense. Una strategia ben precisa racchiusa nel fondo Comgest Growth America.
Innanzitutto, perché gli Stati Uniti?
Gli Stati Uniti rappresentano un’opportunità di crescita unica e rara. La cultura imprenditoriale americana è nota a tutti e, così pure, la loro spinta inesausta all’innovazione. Gli Stati Uniti offrono, secondo noi, opportunità di crescita di grande qualità, cioè società con fondamentali solidi in grado di garantire una crescita costante nel lungo termine e indipendentemente dal ciclo di mercato. Un esempio è il gruppo farmaceutico Eli Lilly, su cui abbiamo deciso di investire sia per la posizione unica che detiene sul mercato del diabete sia per la qualità della sua ricerca. Ultimamente ha infatti sviluppato un farmaco per la perdita di peso e ha avviato una partnership con Schrödinger, una biotecnologia che fornisce una piattaforma tecnologica software alimentata dall’intelligenza artificiale.
Più nello specifico, come è costruito il fondo Comgest Growth America?
Il fondo investe in un universo di aziende americane di comprovata qualità. I titoli inseriti in portafoglio, circa 30, corrispondono infatti ad aziende nel pieno della propria maturità, per la maggior parte con capitalizzazione superiore ai 100 miliardi di dollari, e che presentano una crescita stabile e solida, oltre che sostenibile nel tempo. Il fondo è esposto a diversi settori, quali l’information technology, l’healthcare, l’industriale, i beni di consumo, i servizi di comunicazione e i materiali. Oggi, oltre il 50% del portafoglio è costituito da aziende in grado di migliorare la produttività e di ridurre i costi per i loro clienti. Si può trattare di ottimizzazione della logistica, dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei software per la contabilità o per il pagamento delle imposte. Non per niente di recente abbiamo aggiunto GXO Logistics, azienda specializzata nella gestione di magazzini per clienti industriali e retail che non hanno le risorse per costruire internamente queste competenze. Ebbene, l’azienda ha vinto contratti significativi nel settore dell’e-commerce sia in Europa che negli Stati Uniti.
A proposito di innovazione, come rientra il tema dell’intelligenza artificiale nel fondo?
Crediamo che l’innovazione tecnologica e l’intelligenza artificiale rappresentino degli importanti driver di crescita di qualità e per questo molte delle partecipazioni del fondo utilizzano da tempo l’IA per consolidare la propria leadership di mercato. Intuit, ad esempio, ha integrato l’intelligenza artificiale nei suoi software per guidare gli utenti nella compilazione delle tasse. Visa è all’avanguardia nell’individuare le frodi analizzando le abitudini degli utilizzatori. Microsoft e Google sono i principali sviluppatori dei migliori modelli di IA generativa.
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Come avviene il processo di selezione che vi distingue?
La chiave del nostro successo risiede nello stile quality growth, che permette di selezionare solamente società con fondamentali solidi in grado di garantire una crescita costante nel lungo termine. La nostra filosofia di investimento altamente attiva coniuga quindi la ricerca della qualità e della crescita, ovvero la capacità da parte dell’azienda di generare un aumento degli utili di oltre il 10% all’anno, perché crediamo che ciò si traduca in una buona performance delle azioni nel lungo termine. Ma non solo. Il processo di selezione è il risultato di un confronto collettivo e un dibattito collaborativo di gruppo, composto da persone provenienti da più paesi e con esperienze e background differenti. È questo il vero valore aggiunto di Comgest.
Torniamo al fondo Comgest Growth America. Cosa aspettarsi da questa strategia?
L’S&P 500 ha registrato un rendimento a due cifre dal 2009 e in questi quasi 15 anni siamo riusciti a sovraperformare l’indice su base annua con una volatilità inferiore. Quindi un rendimento corretto per il rischio molto interessante. In altre parole, significa che generiamo il massimo rendimento possibile pur essendo abbastanza conservatori, cioè non guadagnando in un buon anno di crescita per poi essere penalizzati l’anno successivo.
Per quale tipo di investitore è adatto?
Comgest Growth America si rivolge a investitori il cui obiettivo principale è la crescita del proprio investimento nel lungo termine, in genere cinque anni o più. Grazie a un rigoroso processo di selezione che integra, valuta e monitora i fattori ESG, condotto anche grazie all’expertise di un team dedicato all’interno di Comgest, il fondo si rivolge anche agli investitori attenti alle tematiche di sostenibilità ambientale, sociale e di governance. La strategia si classifica infatti come Articolo 8 ai sensi della Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR) e ha ricevuto il label LuxFLAG ESG.
Al di là di questa strategia come si articola la vostra offerta?
In Italia Comgest è presente con una gamma di prodotti altamente differenziata ed estremamente attiva che si compone di oltre 15 strategie azionarie quality growth con portafogli molto concentrati, tutti con lo stesso stile di gestione in tutti i mercati internazionali e un fondo flessibile globale.
Articolo tratto dal n° di dicembre di We Wealth.
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