Il ministero dell’Economia ha confermato l’ammontare minimo delle cedole per il Btp Valore, il titolo riservato agli investitori al dettaglio proposto fra il 3 il 10 maggio, che ha raccolto in emissione 11,2 miliardi di euro, con 384.295 contratti registrati.
La scansione delle cedole sarà suddivisa in due fasi distinte, secondo il meccanismo della cedola step-up (come funziona).
- Dal primo al terzo anno, la cedola sarà pari al 3,35%
- Dal quarto al sesto anno, la cedola aumenterà al 3,90%
Come annunciato in precedenza, il titolo, se acquistato in emissione e mantenuto in portafoglio fino a scadenza, offrirà un premio fedeltà finale pari allo 0,8%.
Il pagamento delle cedole avverrà su base trimestrale, contrariamente alla maggioranza dei comuni Btp, che versano la cedola ogni sei mesi. Questa caratteristica potrebbe essere interessante per ricevere più spesso un flusso di reddito dal prodotto, anche se la cadenza di pagamento non incide sul rendimento finale ogni anno.
Btp Valore maggio 2024, il rendimento netto
Il meccanismo della cedola in due fasi rende un po’ più laborioso calcolare il rendimento effettivo del Btp Valore nella media dei sei anni. Considerando cedole e premio fedeltà , quindi assumendo che il titolo rimanga in portafoglio dall’emissione alla scadenza, si ottiene un rendimento lordo annuo del 3,758%
Questo dato si confronta con un corrispondente rendimento di mercato effettivo, per i normali Btp a sei anni, pari al 3,50%, stando ai valori della mattina del 3 maggio. Questo implica che investire in Btp Valore offre un rendimento aggiuntivo pari circa allo 0,26% in più ogni anno.
Se al rendimento lordo annuo del titolo si sottrae la tassazione al 12,5% sulle rendite finanziarie dei bond governativi, il rendimento netto del Btp Valore del maggio 2024 si attesta al 3,29% annuo.
Come investire in Btp Valore
Il Btp Valore, al contrario dei normali Btp, viene sempre emesso alla pari e senza limiti alle prenotazioni: questo significa che si avrà sempre la certezza di acquistare l’importo desiderato, nonché una precisa previsione del rendimento minimo che si potrà ottenere dal titolo (perché il prezzo di aggiudicazione sarà sempre equivalente al capitale rimborsato a scadenza). Secondo quanto affermato in una precedente intervista a We Wealth da Giacomo Alessi, consulente fixed income di Finint Private Bank, è soprattutto quest’ultimo aspetto a rendere interessante il Btp Valore per i piccoli risparmiatori, più che il rendimento superiore alla media degli altri Btp di pari vita residua.
Btp Valore, la visione del Tesoro sul debito
La strategia del Tesoro, confermata successivamente anche dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è incrementare la quota di Btp e titoli di Stato direttamente detenuta dalle famiglie italiane. Un maggiore possesso sul territorio nazionale del debito pubblico potrebbe incrementare la stabilità dei rendimenti e rendere i titoli italiani un po’ meno esposti ad eventuali speculazioni finanziarie internazionali. Questo fattore diventa in prospettiva determinante, considerando che i costi di finanziamento potrebbero risentire del minore contributo agli acquisti da parte della Banca centrale europea, che sta riducendo il suo bilancio.
La strategia di comunicazione serrata e le ripetute emissioni di Btp valore, riservati alle famiglie, hanno già prodotto risultati visibili in questo senso. Secondo l’ultimo rapporto sulla Stabilità finanziaria pubblicato da Bankitalia, nella seconda metà del 2023 la quota di debito pubblico nazionale detenuta dalle famiglie ha superato il 10%, circa il doppio rispetto ai livelli di inizio 2022, quando tale percentuale si trovava ancora al 5%. L’aumento dei tassi ha riportato in vita l’investimento da cassettista che detiene i titoli di Stato fino a scadenza, con la possibilità di godere di una garanzia sulla conservazione del capitale e un rendimento certo: tutte caratteristiche che sono apprezzate dall’investitore italiano.
Nella gestione del rischio, tuttavia, è importante calibrare bene quanto risparmio destinare ai titoli di Stato e ai Btp: considerando l’elevato debito italiano, infatti, il loro valore può essere molto volatile nel tempo. Questo può comportare una perdita, nel caso il risparmiatore decida di venderli sul mercato prima della scadenza – rinunciando così alla garanzia di restituzione del capitale investito.