Secondo le analisi Ocse e Consob non si vede un significativo miglioramento nel livello delle competenze finanziarie degli italiani negli ultimi anni
Ogni anno le statistiche sulle competenze finanziarie degli italiani si guadagnano i titoli sui giornali. Il nostro, però, intende compiere anche un sforzo propositivo: a partire da lunedì 17 ottobre, fino alla fine del Mese dell’educazione finanziaria, We Wealth pubblicherà ogni giorno un articolo al giorno dedicato a migliorare l’approccio all’investimento dei nostri lettori
Se hai 100 euro nel tuo conto corrente e quest’ultimo offre un interesse del 2% annuo, dopo cinque anni il risparmio accumulato varrà una cifra pari, superiore o inferiore a 102 euro? Se il tasso d’interesse di un obbligazione il suo prezzo aumenta o diminuisce? Sono alcune delle sette domande che la Consob ha rivolto agli italiani negli ultimi anni per determinare il livello delle loro competenze finanziarie. E se per molti dei lettori di We Wealth (molti dei quali sono professionisti) le risposte appaiono ovvie, bisogna prendere coscienza che per la maggioranza degli italiani rispondere correttamente domande di questa difficoltà è tutt’altro che facile. Vale la pena parlarne ancora, a maggior ragione in questo Mese dell’Educazione finanziaria.
Interropere la proiezione di un film già visto
Ogni anno le statistiche sulle competenze finanziarie degli italiani si guadagnano i titoli sui giornali. Il nostro, però, intende compiere anche un sforzo propositivo: a partire da lunedì 17 ottobre, fino alla fine del Mese dell’educazione finanziaria, We Wealth pubblicherà ogni giorno un articolo al giorno dedicato a migliorare l’approccio all’investimento dei nostri lettori. Saranno cinque errori da evitare e cinque consigli da seguire, per un totale di dieci articoli. Ecco di seguito l’elenco completo.
Come investire, cinque errori da evitare
- Diversificare poco e male: perché concentrarsi su pochi settori, Paesi e tipologie d’investimento può aumentare i rischi.
- Copiare mode, amici o parenti: ciò che funziona per gli altri non necessariamente è adatto alla nostra situazione.
- Procrastinare: l’investimento richiede decisioni, rimandare a domani per paura di sbagliare è controproducente
- Agire d’impulso: sui mercati le notizie sono continue e numerose, leggerle e aumentare le conoscenze è utile (siamo qui per questo), ma le decisioni non possono dipendere solo da singoli avvenimenti
- Delegare tutto: disinteressarsi su come stiamo investendo solo perché un esperto o un parente più competente fa tutto è diseducativo e potenzialmente rischioso.
Come investire, cinque consigli
- Metti a fuoco l’obiettivo: lo scopo dell’investimento è importante per capire quanto rischio sarà necessario incorporare per far crescere il patrimonio in modo coerente
- Tieni i costi sotto controllo: controllare quanto si spende per investire, hanno dimostrato innumerevoli ricerche, è un aspetto che può fare la differenza
- Calcola l’orizzonte temporale: oltre all’obiettivo, il tempo a disposizione contribuisce a determinare l’equilibrio ideale del portafoglio
- Scegli un alleato: riconoscere i propri limiti e individuare un supporto qualificato può essere di grande aiuto
- Sii disciplinato: A meno che gli obiettivi non siano cambiati, ogni modifica alla strategia solitamente è contenuta
Educazione finanziaria in Italia: la situazione
Secondo i dati raccolti dal recente Quaderno Consob “Attitudine alla pianificazione finanziaria delle famiglie italiane“, a saper rispondere correttamente a domande come quelle indicate in apertura è ancora una minoranza degli italiani. Soprattutto, negli anni non c’è stato un significativo miglioramento delle competenze, stando alle varie rilevazioni condotte dall’Autorità di vigilanza. Il miglioramento, correggendo le risposte per le probabilità di risposta casuale è stato “leggero”, da 0,30 (2019) a 0,39 (2021). Il livello di competenze finanziarie, dunque, rimane “abbasatanza basso”.
Un’altra fonte autorevole per dare una misurazione costante e comparabile dell’educazione finanziaria è la periodica analisi condotta dall’Ocse e dall’International network on financial education. La prima ricerca che aveva incluso l’Italia fra i Paesi analizzati è datata 2017. Allora gli italiani erano emersi come il secondo popolo per incompetenza finanziaria sui 21 analizzati, davanti soltanto all’Arabia Saudita. Lo score di 11 punti è migliorato appena a 11,1 punti nella successiva rilevazione del 2020, che ha visto l’Italia sempre in coda, preceduta soltanto da Malta.
Consulenza e attidudine a pianificare
Dalla ricerca realizzata dalla Consob si apprende, peraltro, che la fiducia nei consulenti finanziaria è rimasta invariata, fra 2019 e e 2021 a un modesto 10%. Sommando le evidenze viste fin qui, si comprende come l’italiano sia un investitore poco competente e, allo stesso tempo, poco aperto a farsi consigliare da un professionista. Il Quaderno, infine, ha riscontrato un’associazione positiva fra l’attitudine a pianificare finanziariamente e il livello di conoscenze finanziarie. Una scoperta “allineata alle aspettative” che conferma come accrescere le competenze finanziarie aumenti anche la propensione a investire.