Arrivano i gender bond per investire sui diritti delle donne

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Il Kirghizistan è stato l’ultimo Paese a puntare sui gender bond, a favore dell’emancipazione economica e dei diritti delle donne. Finora si contano tra le 50 e le 300 emissioni contro le disuguaglianze. Ed è una nicchia in rapida ascesa. L’intervista ad Anita Bhatia, deputy executive director di UN Women

Le obbligazioni possono essere utilizzate per finanziare progetti che mirano a ridurre le disuguaglianze di genere. Ecco come

Finora sono stati emessi tra i 50 e i 300 bond con vari livelli di ambizione nell’affrontare le disparità tra donne e uomini

Eqt, società di gestione svedese, ha emesso un’obbligazione sostenibile volta a includere un maggior numero di donne nei cda delle società in portafoglio

Il 18 novembre scorso il Kirghizistan ha emesso i suoi primi gender bond, volti a favorire emancipazione economica e diritti delle donne e, in ultima istanza, a ridurre il gap di genere. Ma si tratta solo della punta dell’iceberg di un’evoluzione “al femminile” della finanza sostenibile. Stando ai dati raccolti da Anita Bhatia, deputy executive director di UN Women (l’ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza e l’empowerment femminile) finora sono stati emessi tra i 50 e i 300 bond con vari livelli di ambizione nell’affrontare le disuguaglianze tra donne e uomini. Eppure, si stima che solo l’1% di tutte le obbligazioni sostenibili miri a contribuire all’Sdg 5 definito dall’Agenda 2030 dell’Onu, ovvero l’obiettivo di sviluppo sostenibile che promuove l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne. Ne abbiamo parlato con Bhatia: ecco cosa ci ha detto.

In che modo le obbligazioni sostenibili possono contribuire a colmare il gender gap?

Le obbligazioni possono essere utilizzate per finanziare o rifinanziare progetti che mirano a ridurre le disuguaglianze tra donne e uomini nella società o in un’azienda. Per ottenere dei risultati, devono essere collegate a strategie, programmi e politiche credibili che facciano progredire l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne al di là del “business as usual”. Ad esempio, i gender bond possono essere utilizzati per finanziare il portafoglio prestiti di una banca per le piccole imprese a conduzione femminile o per aumentare la partecipazione delle donne ai vertici aziendali, laddove sottorappresentate. Gli emittenti pubblici possono inoltre sfruttarli per finanziare una migliore offerta di servizi di assistenza all’infanzia, in modo da redistribuire le responsabilità di cura che, ad oggi, gravano prevalentemente sulle donne.

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Quanti sono oggi i gender bond? Riuscirebbe a fornirci qualche esempio pratico, oltre al caso del Kirghizistan?

Finora non c’è stato un monitoraggio sistematico dei gender bond emessi. Tuttavia, a seconda della fonte dei dati e della definizione, calcoliamo che sono stati emessi tra i 50 e i 300 bond con vari livelli di ambizione nell’affrontare la disuguaglianza di genere. Alcuni emittenti hanno esplicitamente indicato l’Sdg5, riflettendo la loro intenzione di contribuire al raggiungimento dell’uguaglianza di genere. Altri riferiscono che le donne hanno beneficiato dei proventi dell’obbligazione. L’Europa, da questo punto di vista, è all’avanguardia. Ad esempio, Eqt, società di gestione svedese, ha emesso un’obbligazione che punta a includere un maggior numero di donne nella consulenza agli investimenti e nei consigli di amministrazione delle società in portafoglio. Le amministrazioni locali spagnole, invece, hanno emesso obbligazioni sostenibili per fornire un’assistenza più completa alle vittime di violenza di genere.

Quali sono i vantaggi per emittenti e investitori?

Per gli emittenti, i gender bond offrono la possibilità di essere riconosciuti come campioni dell’uguaglianza di genere, attraendo una base di investitori diversificata. Per gli investitori, rappresentano invece un nuovo mezzo per sostenere imprese, politiche pubbliche e strumenti finanziari che mirano ad affrontare una questione sociale complessa e centrale come questa. Quando scelgono dove collocare il proprio capitale, hanno il potere di chiedere azioni più incisive. Ciò contribuisce al cambiamento di aziende e società nel loro complesso.

(Articolo tratto dal magazine We Wealth di maggio 2023)

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