Cosa hanno in comune videogiochi, film e finanza? Tutti questi hanno l’ambizione di sconfinare, superare i limiti imposti dal presente e aprirsi già verso il futuro, anche quello più lontano. Durante la conferenza “Ma gli androidi sognano pecore elettriche? Nel cinema il futuro si avvera. E negli investimenti?” organizzata da Lazard Asset Management durante il Salone del Risparmio, Emilio Cozzi, giornalista e appassionato di scienza, nuove tecnologie e cinema, si è interfacciato con Nicholas Bratt, veterano dei mercati finanziari e dei temi di investimento del futuro di Lazard, cercando di capire il ruolo del futuro.
Un futuro pronto a realizzarsi
Cozzi spiega che la fantascienza ha una caratteristica principale, che troppo spesso ci dimentichiamo: prima o poi il futuro rappresentato si realizza sempre, che sia dopo uno e vent’anni.
I film di fantascienza, di cui Blade Runner è un incredibile aprifila, mostrano sempre un futuro lontano, dove dei profondi cambiamenti strutturali hanno rivoluzionato la vita. Nel mondo della finanza, riconoscere questi cambiamenti strutturali con anticipo mette gli investitori in una posizione privilegiata: capire oggi il futuro permette di sfruttare le opportunità con anticipo.
Eppure, essere visionari non è semplice. Ogni settore si muove con ritmi completamente diversi. L’obiettivo di Lazard è riconoscere le aziende che dettano il ritmo del cambiamento, le imprese che vedono la concorrenza come un fattore di crescita che li spinge a fare meglio dei loro competitor.
Secondo Bratt i temi che definiranno il futuro sono moltissimi, dall’intelligenza artificiale alla biochimica, dal gaming alla sostenibilità. Il rischio per gli investitori è focalizzarsi unicamente su un tema che, nonostante possa essere molto interessante, non è ancora legato ad aziende stabili, in grado di offrire rendimenti interessanti, come il mondo dello spazio.
Un portafoglio a prova di cambiamento
Ma la finanza è davvero in grado di riconoscere e mettere in luce le tematiche che definiranno il futuro? In tal senso la flessibilità gioca un ruolo fondamentale, insieme alla diversificazione. Costruire oggi un portafoglio su temi ampi che sembrano continuare a crescere potrebbe fare la differenza per i rendimenti di domani. Invece di selezionare unicamente singole aziende, è importante guardare ai settori. Ma quali?
- Tutto deve diventare smart: smart city, smart car e industrie smart. La digitalizzazione da novità deve diventare la normalità per le aziende che vogliono crescere nel futuro e diventare sempre più competitive. Senza digitalizzazione, non c’è futuro.
- Mercato dei chips: i semiconduttori sono l’ingrediente segreto che permette alle nuove tencologie di espandersi. Con la venuta dell’intelligenza artificiale è cresciuta la richiesta per chip sempre più sofisticati. Non è un caso che Nvidia sia al momento uno tra i titoli più richiesti.
- Software come nuovo standard: per portare avanti la rivoluzione tecnologica non bastano chip o componenti, i software sono fondamentali per analizzare sempre più dati e sempre più velocemente, eppure ad oggi sono ancora poche le imprese che ci lavorano.
- Nuovo consumatore: la popolazione invecchia e si trasforma e con lei si trasformano anche le necessità. Seguire i desideri dei consumatori potrebbe fare la differenze per alcune aziende, portandole a picchi mai toccati prima.
- Transizione energetica: così come l’economia si sta trasformando da una basata sul carbonio a una sostenibile, allora potrebbe essere arrivato il momento giusto anche per fare questa transizione all’interno dei portafogli, abbandonando le aziende che sono ancora altamente inquinanti.
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