La scorsa settimana tutti i riflettori erano puntati sulla Federal Reserve che, come previsto, non ha messo mano ai tassi di interesse, rimasti al 5,5%. A calamitare maggiormente le attenzioni sono state le modifiche ai dot e il discorso di Jerome Powell, presidente della Fed. Il messaggio dato al mercato ha avuto un timbro tendente all’hawkish: un nuovo rialzo dei tassi non è da escludersi e soprattutto i tassi resteranno “higher for longer” (più alti più a lungo).
La Fed è quindi pronta a alzare nuovamente i tassi quest’anno, anche se con cautela, a patto che i dati rimangano solidi. Stando ai dots, infatti, 12 dei 19 membri del comitato si aspettano un rialzo entro la fine dell’anno. Secondo Eoin Walsh, Partner e Portfolio Manager di Vontobel Asset Management, l’aspetto più interessante è rappresentato dalle modifiche apportate ai dots per il 2024, con l’eliminazione di due dei quattro tagli previsti in precedenza e la previsione di un tasso base al 5,25% (limite superiore) alla fine del 2024. Anche i target per il 2025 e il 2026 sono stati modificati al rialzo.
Nuove proiezioni della Fed che poggiano su uno scenario macro più solido del previsto. Rispetto alle previsioni di giugno, lo staff della Fed adesso vede il Pil reale crescere con più forza, il tasso di disoccupazione decisamente più basso rispetto a quanto ipotizzato solo tre mesi prima e l’inflazione piano piano è vista avvicinarsi all’obiettivo.
La scorsa settimana tutti i riflettori erano puntati sulla Federal Reserve che, come previsto, non ha messo mano ai tassi di interesse, rimasti al 5,5%. A calamitare maggiormente le attenzioni sono state le modifiche ai dot e il discorso di Jerome Powell, presidente della Fed. Il messaggio dato al m…