Ricchezza globale triplicata negli ultimi 20 anni. Con sorpasso

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Nel nuovo millennio l’ultra ricchezza è triplicata. E l’ex Celeste Impero ha scalzato gli Stati Uniti nella velocità con cui la popolazione degli uhnwi aumenta il suo patrimonio. I dati in un recentissimo report di McKinsey. Con una luce sinistra sui prezzi degli immobili

La ricchezza mondiale è triplicata dal 2000 al 2020: i 156.000 miliardi di dollari di inizio millennio sono diventati 514.000. E il paese più rapido nell’accumulo di nuove fortune è stato il Dragone, in cui il patrimonio degli ultra high net worth è cresciuto di 17 volte (da 7.000 a 120.000 miliardi di dollari). Al secondo posto, ma con molto distacco, resistono gli Stati Uniti, in cui il wealth è raddoppiato (90.000 miliardi di dollari) negli ultimi 20 anni, crisi del 2008 inclusa. In entrambi i paesi, quasi il 70% della ricchezza complessiva è detenuta dal 10% più ricco della popolazione. I dati sono dell’ultimo report della società di consulenza McKinsey sul wealth globale. Dieci i paesi considerati nell’analisi, rappresentanti il 60% dell’intero patrimonio mondiale.
cina ricchezza

Il tasso di crescita della ricchezza globale nel grafico di McKinsey. La Cina guarda dall’alto gli Usa, che a loro volta osservano da lontano Germania, Francia, Regno Unito, Canada, Australia, Giappone, Messico, Svezia. Non c’è traccia dell’Italia

Perché la ricchezza della Cina è cresciuta tanto dal 2000 al 2020? Innanzitutto, nel 2001 il paese fa il suo ingresso nell’Organizzazione mondiale del commercio. In secondo luogo, da inizio millennio i prezzi degli immobili sono esplosi.

Complici i tassi di interesse in declino, il mercato immobiliare è la miccia che ha innescato globalmente la formazione di nuovo patrimonio: lo studio calcola che il 68% del net worth mondiale è posseduto sotto forma di proprietà immobiliari, suddivise quasi equamente fra terreni ed edifici. Secondo gli analisti, i prezzi degli immobili superano del 50% il loro valore di lungo periodo. Ciò pone questioni in merito alla sostenibilità di questa nuova ricchezza. La pressione al rialzo sui prezzi degli immobili segnala il rischio dello scoppio di una possibile bolla, ammoniscono gli analisti: del resto la crisi del gruppo Evergrande ne ha fornito un assaggio. Secondo il report, una soluzione possibile sarebbe quella di dirottare le ricchezze globali verso attività più produttive. In caso contrario, il patrimonio dei più abbienti rischierebbe un’erosione di un terzo a seguito del collasso dei prezzi post scoppio bolla.

Nella composizione del patrimonio netto degli ultra ricchi seguono, a distanza: infrastrutture, macchinari, brevetti e diritti da proprietà intellettuale. Curiosamente, gli asset finanziari non rientrano nel computo complessivo del wealth: per esempio, un’obbligazione nel portafoglio di un individuo corrisponde a una passività in carico a un imprenditore.

Cina, ricchezza aumentata 17 volte dopo ingresso Wto

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