Un portafoglio a prova di liquidità: attenzione ai rendimenti

Da un’epoca di tassi bassi e quantitative easing, gli investitori si trovano oggi in un mercato con regole completamente nuove. Il panorama degli investimenti a reddito si sta trasformando, come muoversi?

Un rendimento del 5% della liquidità sul mercato americano sembra particolarmente allettante per gli investitori, soprattutto considerando che questo sembra quasi esente da rischi. Per tutti coloro che erano stati abituati a ricevere poco o nulla in cambio del proprio denaro, questa opportunità sembra imperdibile.
Eppure, un occhio più attento, presto si renderà conto che c’è un problema: i tassi sono più alti, vero, ma anche l’inflazione è più alta. Fidelity International spiega, infatti, che “i rendimenti reali della liquidità, ovvero i tassi di deposito meno il tasso di inflazione, sono ancora bassi e il famoso 5% potrebbe non essere così allettante come sembra”.

Rendimenti reali e nominali: duo mondi ormai lontani

Dopo anni di inflazione molto bassa, ora il mercato è tornato alla vera normalità in una situazione in cui l’inflazione è ancora ben presente, anche se lontana dai picchi toccati lo scorso anno. Gli investitori hanno iniziato a dover fare i conti con la profonda differenza tra rendimenti reali e nominali.

Deglobalizzazione, demografia e decarbonizzazione avranno un peso non indifferente sull’inflazione e la manterranno costante per i prossimi anni. Pensiamo alla demografia: l’aspettativa di vita si sta alzando rapidamente, basti pensare che già oggi l’80% della popolazione over 65 abita nelle nei Paesi sviluppati. Una popolazione più anziana ha necessità diverse, come quella avere un reddito garantito per tutti gli anni di pensionamento che, appunto, continuano a crescita. In una simile ottica, la crescita del capitale si rivela fondamentale. Senza di questa, secondo gli esperti, “l’inflazione rischia di erodere il valore reale nel lungo periodo”.

Investire oggi, guardando al futuro

Gli investitori, la maggior parte delle volte, hanno obiettivi ben più lontani di qualche mese, si muovono in un orizzonte di tempo molto lungo. In quest’ottica è importante individuare gli asset che offrono rendimenti reali positivi e non solo rendimenti nominali positivi. Potrebbe non essere semplice come sembra, le strategie multi-asset cercano di andare in contro a questa necessità unendo un interessante potenziale di crescita del capitale, flessibilità e diversificazione.

In questi portafogli, le attività core di reddito sono le fondamenta solide che fanno da base agli investimenti: da bond high quality agli high yield, passando anche per obbligazioni selettive dei mercati emergenti. Una posizione di rilievo è anche occupata dai titoli azionari fortemente orientati ai dividenti.

Guardando ai prossimi mesi, per esempio, se i tassi scenderanno, “le prospettive per gli asset a rendimento sembrerebbero essere buone, con il prezzo destinato ad aumentare”, spiegano gli esperti di Fidelity International.

Negli ultimi anni sono molti gli shock che hanno attraversato il mercato, dal Covid alle diverse guerre, e le correlazioni tra i diversi asset sono sempre più imprevedibili. In tal senso, un portafoglio ben diversificato diventa sempre più importante. Non sarà necessario avere un numero altissimo di asset, ma sarà fondamentale prestare sempre più attenzione al loro ruolo.

Insomma, il mondo degli investimenti a reddito si tra trasformando rapidamente. Un esempio? La sempre maggiore eterogeneità delle politiche monetarie sta portando ad un aumento della volatilità dei cambi. Secondo gli esperti, questo significa che “il mix di valute degli asset in portafoglio richiederà un maggiore controllo. Inoltre, la gestione proattiva del rischio valutario diventerà lo strumento più adatto per raggiungere obiettivi come la protezione dai ribassi o la diversificazione rispetto al passato”.

É innegabile il fatto che il quadro macroeconomico si trovi nel mezzo di un profondo cambiamento sistemico e, con lui, si trasformano le necessità degli investitori a reddito. Lo scorso anno la liquidità sembrava il bene per eccellenza, di gran lunga preferibile rispetto agli altri asset. Ma è bene ricordare che le condizioni di mercato non rimangono mai invariate. Costruire il proprio portafoglio in base a quello che ha funzionato in passato può essere molto rischioso. É necessario non solo investire per il futuro, ma guardando al futuro.

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