Si dice che a Natale si è tutti più buoni. Forse non tutti, ma sicuramente BNP Paribas si dimostra generosa con la nuova emissione dei Maxi Cash Collect che permette di avere sotto l’albero una cedola corposa, fino al 20%, e incondizionata, quindi indipendentemente dall’andamento dei mercati. Il prossimo 15 dicembre, infatti, questa nuova serie di certificati di investimento, scritti su un paniere di azioni italiane e straniere, staccherà un maxi premio compreso tra il 14% e il 20% dell’importo nozionale a cui seguirà con cadenza trimestrale un premio condizionato ma con effetto memoria, che varia tra lo 0,80% e l’1,50%. La condizione in questo caso è che la quotazione del peggiore dei titoli sottostanti sia pari o superiore al livello Barriera, fissata tra il 30% e il 60% del valore iniziale (o strike) di ciascun sottostante. In altre parole, quindi, il premio trimestrale viene corrisposto anche in caso di ribassi delle azioni sottostanti fino a un -40%. Molto importante è la presenza dell’effetto memoria che implica la possibilità di recuperare successivamente eventuali premi non pagati a precedenti date di valutazione.
Questa nuova gamma ha una durata di tre anni (scadenza fissata al 19 ottobre 2026) ma può scadere in anticipo già a partire da aprile 2024 se il valore di tutte le azioni del paniere è superiore o uguale al rispettivo valore iniziale. Se l’opzione Autocallable scatta, il certificato scade in anticipo e l’investitore riceve l’importo nozionale (100 euro), oltre al premio trimestrale e agli eventuali premi in memoria.
A scadenza, se il certificate Maxi Cash Collect non è scaduto anticipatamente, sono due gli scenari possibili:
– se la quotazione di ogni titolo del paniere è pari o superiore al livello Barriera, il Certificate rimborsa l’importo nozionale (100 euro) più il premio trimestrale e gli eventuali premi con effetto memoria;
– se invece anche solo uno dei titoli del paniere quota sotto al livello Barriera, il Certificate paga un importo commisurato alla performance della peggiore tra le azioni sottostanti, con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito.
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Maxi cedola del 17% su tre big del Ftse Mib
Un esempio concreto può aiutare meglio a capire come funzionano questi strumenti. Prendiamo ad esempio il Maxi Cash Collect su Stmicroelectronics, Telecom Italia e Stellantis (ISIN: NLBNPIT1VGT4), che permette di prendere posizione in maniera indiretta su tre blue chip di Piazza Affari. In particolare, Stm ha mostrato una certa volatilità nell’ultimo periodo, con il titolo che nel giro di poche sedute è scivolato a causa di un outlook cauto per il quarto trimestre del 2023 per poi rimbalzare con le buone previsioni per il 2024. Andamento incerto anche per Telecom Italia alle prese con la vendita della rete a Kkr, su cui però le principali agenzie, da S&P a Moody’s e Fitch, hanno espresso fiducia. Infine, Stellantis che sì ha snocciolato nell’ultima trimestrale un fatturato in crescita più del previsto, ma potrebbe deludere sui prossimi risultati a causa del duro e storico sciopero dei lavoratori negli Stati Uniti.
Questo certificato permette quindi di ricevere già il prossimo 15 dicembre una cedola del 17% dell’importo nozionale, indipendentemente dall’andamento dei tre titoli a Piazza Affari. Non solo. Successivamente l’investitore potrebbe ricevere ogni tre mesi un premio dello 0,80% (per un rendimento ulteriore del 3,20% su base annua) se nelle date di valutazione il peggiore dei tre titoli ha un valore uguale o superiore al livello Barriera, che in questo caso è pari al 50% del valore iniziale delle azioni. In pratica, è pari a: 19,9375 euro per Stm; a 0,1344 euro per Telecom Italia e a 9,386 euro per Stellantis.
Quindi, il premio viene corrisposto anche in caso di ribassi importanti (fino a -50%) dei titoli sottostanti. Al momento (13 novembre 2023), l’azione con la performance peggiore del paniere risulta essere Stellantis che scambia in area 18 euro, mostrando un -3,8% dal suo valore iniziale. La condizione per ricevere la cedola trimestrale, quindi, sarebbe ampiamente soddisfatta. Non solo. Da notare l’effetto Memoria che permette di ricevere, a una data di valutazione, un premio cumulativo comprendente tutti i premi non pagati nelle precedenti date, se in quell’occasione è soddisfatta la condizione.
A partire da aprile 2024, il certificato può scadere in anticipo e rimborsare l’importo nozionale (100 euro) più il premio di 0,80% ed eventuali premi in memoria, se i tre titoli mostrano alla data di osservazione un valore pari o superiore al loro corrispettivo strike.
Altrimenti, il prodotto giunge a naturale scadenza con due diversi possibili scenari: se alla data finale del 19 ottobre 2026 tutti e tre i titoli del paniere si trovano a un livello pari o superiore al livello Barriera, l’investitore riceve l’importo nozionale (100 euro) oltre al premio dello 0,80% e di quelli in memoria; se invece anche solo uno dei tre titoli quota sotto al livello Barriera, l’investitore riceve un importo commisurato alla performance del peggiore dei sottostanti (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito).
L’opzione Quanto per proteggersi dal rischio cambio
Un aspetto che non è emerso finora, ma che è altrettanto importante, riguarda l’opzione Quanto. Questi certificati sono infatti immuni dal rischio cambio, che viene neutralizzato grazie a questa particolare opzione, anche se hanno un sottostante espresso in valuta diversa dall’euro. È il caso ad esempio del paniere composto da Netflix, Uber e Paypal, oppure quello con Tesla, Rivian e Ballard Power Systems.