L’eredità e il patrimonio della Regina Elisabetta

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Con la morte della Regina Elisabetta emergono non solo questioni, per così dire, di successione al trono ma anche di successione nel patrimonio

È mero esercizio di pensiero illusorio tentare di quantificare con precisione il patrimonio realmente detenuto dalla Regina Elisabetta in vita

Esiste una speciale clausola che solleva i monarchi inglesi dalla tassa di successione sul patrimonio ereditato.

L’8 settembre 2022, come noto, è venuta a mancare Elisabetta II: Regina del Regno Unito, dell’Irlanda del Nord e di tutti gli altri Stati federati nel c.d. Commonwealth.

Si tratta, senza dubbio, di un evento dalla portata epocale che ha catalizzato l’attenzione della maggior parte dei media del mondo: la Regina Elisabetta, del resto, morta all’età di 96 anni, non solo è stata uno dei monarchi più apprezzati di sempre ma anche il sovrano più longevo della storia Uk. Queen Elizabeth ha abitato, in qualità di regina, Buckingham Palace per oltre 70 anni.

Ebbene, a margine di un evento così importante emergono non solo questioni, per così dire, di successione al trono ma anche di successione nel patrimonio.

Per quanto riguarda il primo aspetto, vale a dire la questione relativa alla successione degli eredi al trono, non paiono emergere particolari criticità o dubbi di sorta: spetterà al principe Carlo, dopo una vita di attese, svestire i panni dell’eterno erede e salire al trono. 

Inevitabilmente più complessa, invece, appare la questione che involge il profilo del passaggio generazionale del patrimonio appartenuto alla Regina. Saranno sicuramente molti, e molto complessi, i risvolti da affrontare dal punto di vista successorio.


Il patrimonio della Regina Elisabetta

Quando si tratta di fortune così vaste è sempre difficile individuare cifre precise. È, infatti, mero esercizio di pensiero illusorio tentare di quantificare il patrimonio realmente detenuto dalla Regina Elisabetta in vita. Inoltre, come è noto, la famiglia reale non è tenuta a rivelare l’ammontare della sua ricchezza. Per queste ragioni, pertanto, occorre accontentarsi di stime.

Secondo alcuni commentatori, la Regina vanterebbe un patrimonio di 500 milioni di dollari derivanti tra le altre cose, per Business Insider Usa, da investimenti in arte, collezioni, gioielli, cavalli.

Tuttavia, questa cifra, è addirittura poca cosa se si guarda al valore complessivo degli asset della “casata”: molti dei beni attribuiti alla Regina appartengono alla Royal Family il cui patrimonio complessivo raggiungerebbe i 28 miliardi di dollari, divisi tra il “Crown Estate”, Buckingham Palace, il Ducato di Cornovaglia, il Ducato di Lancaster, Kensington Palace e le innumerevoli properties della Corona di Scozia.


Le entrate della Regina

Secondo la rivista Fortune Uk, la Regina è destinataria di un corposo fondo annuo erogato a titolo di contributo e indennità per le attività della corona, quali viaggi ufficiali, eventi, manutenzione dei palazzi. Detto fondo, tra il 2021 e 2022, ha superato la soglia di 86 milioni di sterline.

Inoltre, le entrate che derivano dalla gestione delle proprietà riconducibili al c.d. “Crown estate”, vale a dire all’insieme di beni della monarchia, di cui formalmente la Regina è titolare, sono stimate per l’esercizio finanziario 2021-2022 in 312,7 milioni di dollari. Periodo, quest’ultimo, segnato da un miglioramento, in termini di resa economica, pari a 43 milioni di dollari, rispetto all’anno precedente.

La dinastia dei Windsor paga le imposte sulla successione?

Esiste una speciale clausola che solleva i monarchi inglesi da qualsivoglia tassa di successione in relazione al patrimonio ereditato.

Così come alla Regina è fatto divieto di vendere i beni della corona per tramutarli in patrimonio meramente personale (ricchezza privata) così, all’opposto, è previsto che il passaggio di questi beni da un re ad un altro, al momento della morte, non debba scontare alcuna imposta di successione.

È bene specificare, tuttavia, che è esente da imposta solo il patrimonio che passa da un re ad un altro (in questo caso dalla Regina Elisabetta al Re Carlo); diversamente ogni lascito o donazione indirizzata dalla Regina ad altri parenti sarà tassato scontando le normali aliquote.

Per tale ragione, così come la Regina Elisabetta non è stata sottoposta ad alcuna tassa ereditando il patrimonio della madre, così Carlo, il nuovo Re, non sarà sottoposto ad alcun obbligo di pagare l’imposta di successione: se si considera che ben l’1,4% dei terreni in Inghilterra è di proprietà della Corona e che l’ordinamento inglese, quando il valore di un patrimonio supera le 325 mila sterline, prevede un’aliquota dell 40%, si comprende che Re Carlo andrà incontro ad un risparmio di non poco conto. 

Il passaggio di beni per causa di morte da sovrano in sovrano, in Uk, è esente da imposte al fine di evitare di “intaccare” la solidità della fortuna reale. Basti pensare che questo regime speciale, al momento della morte della madre della Regina Elisabetta, consentì di risparmiare (sottrarre a tassazione) oltre 20 milioni di sterline,

Il nodo del testamento

Secondo alcune indiscrezioni la Regina Elisabetta, per via di alcune incomprensioni, avrebbe escluso dal testamento il secondogenito di Carlo e Diana, il principe Harry, nonché la moglie Meghan Markle e i due figli della coppia, Lilibeth Diana e Archie.

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