Imprenditori e pensione: 6 mosse per affrontare il tabù (e superarlo)

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imprenditori consulenti

Spesso considerata un tabù dagli imprenditori, la pianificazione previdenziale è tuttavia un’attività che non si può rimandare per questi professionisti. Ecco sei consigli pratici degli esperti di Janus Henderson Investors per superare l’ostacolo e smettere di procrastinare

Sebbene per un imprenditore sia spesso impossibile immaginare un momento in cui non starà lavorando, la pianificazione pensionistica dovrebbe essere un’attività da non procrastinare per questa categoria di professionisti. Gli imprenditori, infatti, devono affrontare circostanze di lavoro uniche, districandosi tra agende fittissime e la sfida di generare un reddito costante. Elementi che rendono difficile risparmiare con regolarità e che possono far sembrare la pianificazione della pensione più difficile di quanto non sia. Ben Rizzuto, Wealth Strategist di Janus Henderson Investors spiega infatti come creare un piano efficace per iniziare. Spoiler alert: i consulenti finanziari possono (e devono) giocare un ruolo importante. Vediamo perché.

1. Iniziare a immaginarsi in pensione

Per iniziare a pensare alla propria pensione un imprenditore deve innanzitutto lavorare sulla propria mentalità: in primo luogo, è importante che questi professionisti si ripetano spesso che la pensione è una cosa importante e che iniziare a risparmiare in vista di essa è possibile, oltre che necessario. Mantenere la flessibilità e l’indipendenza di cui si gode durante l’attività lavorativa, infatti, potrebbe non essere così scontato quando questi professionisti saranno in pensione, a meno che non si pianifichi in tal senso. In secondo luogo, esiste un legame tra ciò che pensiamo di noi e ciò che facciamo.

“Gli imprenditori e i liberi professionisti già si riferiscono a sé stessi come tali, sforzandosi di instaurare e mantenere buone abitudini finanziarie nella gestione della propria attività. Perché non fare lo stesso quando si tratta dei propri soldi? E’ dimostrato che identificarsi come un risparmiatore o come un pianificatore finanziario del proprio futuro rende più probabile adottare le abitudini associate a questa nuova identità”, spiega Rizzuto.

2. Usare la tecnologia

Fortunatamente, instaurare buone abitudini finanziarie è oggi più facile grazie alla diffusione di nuovi strumenti tecnologici che consentono di accantonare denaro automaticamente e di incrementare in maniera programmata il proprio risparmio. In questo modo è possibile che mettere da parte e aumentare automaticamente l’importo che si decide di risparmiare ogni anno in vista della pensione. Ma non è tutto. “Questi strumenti – aggiunge l’esperto di Janus Henderson – permettono di ridurre l’impatto della natura umana, riducendo la paura di perdere il momento giusto di investire o quella di andare incontro a dei ribassi e, in generale, limitando gli effetti di qualsiasi emozione che ci possa trattenere dal fare ciò che dobbiamo fare”.

3. Pianificare è il primo passo per realizzare

Il giusto mindset può aiutarti a compiere uno step fondamentale nella pianificazione della propria pensione: impostare gli obiettivi. La maggior parte degli imprenditori ha familiarità con la pianificazione aziendale a breve e lungo termine e può applicare queste abilità strategiche anche alla pianificazione pensionistica. “È importante che gli imprenditori capiscano cosa vogliono fare nella parte finale della propria vita – spiega Rizzuto – quali sono le finanze necessarie per farlo e quali sono i parametri di riferimento a breve, medio e lungo termine necessari per rispettare gli obiettivi prefissati“. Per coloro che hanno avviato un’azienda, la pianificazione pensionistica spesso include quella successoria, dal momento che liquidare la propria attività o passarla agli eredi comporta implicazioni fiscali e considerazioni finanziarie differenti, che avranno un impatto sul piano a lungo termine.

4. Saper essere flessibili

Proprio come le strategie aziendali possono evolversi e cambiare, così possono farlo anche i piani pensionistici: alcuni anni, infatti, potrebbe essere necessario investire di più nella propria attività e dedicare meno risorse alla pensione. “E non c’è niente di male in questo”, spiega Rizzuto. “I piani, lo sappiamo tutti, possono cambiare. Ma avere anche solo la bozza di una tabella di marcia è decisamente meglio che non averne una del tutto. Ma questo non è l’unico vantaggio: pianificare in anticipo ha anche un beneficio anche sulla salute. Secondo una ricerca di Janus Henderson Investors, infatti, il 75% delle persone che hanno un piano pensionistico in sono meno stressate di coloro che non lo hanno.

5. Delegare agli esperti

Giunti a questo punto e seguendo questi accorgimenti, si potrebbe pensare che darsi degli obiettivi è abbastanza semplice, ma la realtà è che individuare i migliori strumenti previdenziali per realizzarli può invece essere altamente sfidante. “Gli imprenditori di maggior successo – osserva Rizzuto – sono individui capaci di delegare specifiche mansioni a persone di maggiore esperienza e dotate di più tempo e risorse. E questo è vero anche quando occorre ideare e mettere in atto la propria pianificazione finanziaria. Un consulente finanziario, infatti, può aiutare l’imprenditore a individuare e raggiungere i propri obiettivi previdenziali, affiancandolo e consigliandolo sia quando è troppo sicuro di far bene rispetto ad essi, sia quando li ha mal calibrati”.

6. Non colpevolizzarsi

L’esperto della casa di gestione angloamericana, offre un ultimo consiglio. ”Un imprenditore che non ha ancora iniziato a pianificare la propria pensione non deve colpevolizzarsi. È solo uno spreco di energia. Al contrario, deve pensare che non c’è un giorno migliore di oggi per iniziare e che nessun gesto è troppo piccolo per cominciare a realizzare i propri obiettivi”.

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