Elezioni Usa: guida pratica per investire in vista delle presidenziali

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L’anno prossimo negli Stati Uniti si svolgeranno le elezioni presidenziali. Un appuntamento, quello con il voto, che può rendere titubanti gli investitori. Capital Group ha messo a punto una guida pratica per prepararsi e affrontare al meglio questo evento

Il 2024 potrebbe essere un anno di profondi cambiamenti, con due delle elezioni più attese degli ultimi anni che accadranno in un contesto geopolitico molto sfidante, ovvero le elezioni presidenziali statunitensi e quelle per il parlamento europeo. Quindi, alla preoccupazione per l’attuale panorama geopolitico ed economico, per gli investitori si aggiunge anche quella dei risultati delle urne, che potrebbe alimentare una certa volatilità sui mercati. Ecco allora che Capital Group ha messo a punto una guida pratica per prepararsi al meglio a questo appuntamento e non farsi cogliere impreparati.

Innanzitutto, c’è da dire che “mantenendo l’attenzione sul lungo termine, gli investitori possono posizionarsi per un futuro più roseo indipendentemente dall’esito della votazione. – precisa subito Rob Lovelace, equity portfolio manager di Capital Group – Infatti, reagire in modo eccessivo alla volatilità a breve termine durante i cicli elettorali può essere dannoso per i rendimenti degli investimenti”.

Con questa premessa, l’esperto ha provato a rispondere ad alcune delle domande più sentite dagli investitori preoccupati, per lo più riguardo agli esiti delle elezioni statunitensi (ma anche più in generale su questa tipologia di evento). Vediamole insieme.

La vittoria di quale partito politico è stata migliore per gli investitori?

La politica e l’incertezza che le elezioni portano con sé possono suscitare forti emozioni e pregiudizi, ma gli investitori non dovrebbero farsi coinvolgere. Spostare il focus sul breve termine solo per timore dei risultati, potrebbe essere controproducente. Questo perché, spiega Lovelace, “le elezioni, storicamente parlando, non hanno fatto sostanzialmente alcuna differenza per quanto riguarda i rendimenti degli investimenti a lungo termine”.
È anche vero, tuttavia, che ci troviamo in un momento molto particolare: le attuali sfide economiche e geopolitiche possono sembrare senza precedenti, ma se si guarda con attenzione ai passati cicli elettorali, nessuno di questi è mai stato completamente tranquillo, controversie e incertezze sembrano una costante.

Come si comporta il mercato azionario durante gli anni delle lezioni?

Se c’è un fattore che i mercati veramente temono è l’incertezza, e cosa c’è di più incerto rispetto al risultato delle urne? Le primarie del 2024 sono tra le più incerte degli ultimi anni, basti pensare che già a metà di quest’anno 14 repubblicani avevano annunciato la loro candidatura. Ma si tratta di un’incertezza di breve durata: una volta concluse le primarie e dopo che ogni partito ha scelto il proprio candidato di punta, allora i mercati potranno tranquillizzarsi nuovamente.

“Gli investitori pazienti che hanno mantenuto la rotta sono stati spesso premiati. Dal 1932, le azioni hanno guadagnato in media l’11,3% nei 12 mesi successivi alla conclusione delle primarie (utilizzando il 31 maggio come proxy) rispetto ad appena il 5,8% in periodi analoghi senza primarie”, sottolinea l’esperto. Ancora una volta, per proteggersi dalla volatilità, un approccio di lungo termine potrebbe essere la risposta, lasciando gli investitori sicuri del fatto che i mercati tendono a risalire nel tempo.

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