Una cedola fino al 20% si staccherà a novembre, come ottenerla

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Il prossimo 27 novembre i nuovi Maxi Cash Collect, scritti su panieri di azioni italiane e straniere, staccheranno un maxi premio incondizionato che potrà arrivare fino al 20%. Questi 15 certificati, emessi di recente da BNP Paribas, prevedono poi potenziali cedole trimestrali fino all’1,40%, con effetto memoria. Come funzionano

Una cedola corposa, che può arrivare fino al 20%, e incondizionata, quindi certa, si staccherà il prossimo autunno. Per la precisione il prossimo 27 novembre. Il maxi premio è legato ai 15 certificati di investimento Maxi Cash Collect (nomen omen), emessi da BNP Paribas per rispondere all’esigenza crescente da parte degli investitori di ottenere da una parte rendimenti adeguati, che vadano a più che compensare l’effetto inflazione, e dall’altra un buon grado di protezione. Perché se è pur vero che l’inflazione si sta sgonfiando, la sensazione è che sia destinata a rimanere a livelli sopra la media ancora a lungo, costringendo le banche centrali a non mollare la stretta monetaria così facilmente e rapidamente, a tutto discapito della crescita.

Ecco allora che questa nuova gamma, scritta su panieri di azioni italiane e straniere, oltre a questo maxi premio iniziale fisso, prevede successivamente una serie di cedole trimestrali condizionate fino all’1,40%, dotate di effetto memoria. Allo stesso tempo, presenta una barriera premio e a scadenza decisamente profonda, che può arrivare al 30% del valore nominale dei sottostanti, tollerando quindi ribassi fino a -70%.

La scadenza è fissata al 9 settembre 2026, ma è prevista la possibilità di rimborso anticipato già a partire da marzo 2024.

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Caratteristiche e funzionamento

Nel dettaglio, questi nuovi Maxi Cash Collect prevedono il prossimo 27 novembre un primo premio fisso, ovvero non condizionato all’andamento dei sottostanti, compreso tra il 14% e il 20% del valore nominale. Inoltre, possono corrispondere una cedola che varia tra lo 0,80% e l’1,40% dell’importo nozionale nelle successive date di valutazione trimestrali anche in caso di andamento negativo dei sottostanti purché la quotazione del peggiore dei titoli del basket sia pari o superiore al livello Barriera (fissata tra il 30 e il 60% del valore iniziale, a seconda del paniere). Importante l’effetto memoria, che permette di non perdere le cedole eventualmente non corrisposte, ma di riceverle nelle date di osservazione successive, quando la condizione sarà soddisfatta.

Questi certificati hanno durata triennale ma possono essere rimborsati in anticipo a partire da marzo 2024, se nelle date di valutazione tutti i titoli del basket quotano a un livello uguale o superiore al loro valore iniziale. Se ciò non accade, a scadenza, quindi il 9 settembre 2026, sono due gli scenari possibili:

– se la quotazione di ogni sottostante è pari o superiore al livello Barriera (che coincide con la Barriera Premio e quindi varia tra il 30% e il 60% dell’importo nozionale a seconda del basket), si riceve l’importo nominale (100 euro) più il premio con effetto memoria;

– se invece la quotazione di anche solo uno dei sottostanti è inferiore al livello Barriera, si riceve un importo commisurato alla performance della peggiore tra le azioni sottostanti, con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito.

Premio maxi del 16,5% a novembre con Intesa, Stm e Tenaris

Ad esempio, il Maxi Cash Collect su Intesa Sanpaolo, Stmicroelectronics e Tenaris (ISIN: NLBNPIT1U7Y2) permette di prendere posizione in maniera indiretta su tre big di Piazza Affari, operanti in settori diversi. A novembre il certificate consente di ottenere un premio fisso del 16,5%, indipendentemente dall’andamento dei tre titoli.

Successivamente potrebbe corrispondere una cedola trimestrale dell’1% dell’importo nozionale (per un rendimento potenziale del 4% annuo) se nelle varie date di valutazione trimestrali il peggiore dei tre titoli (Worst Of) sarà al di sopra della barriera premio, posta per questo basket al 60% del valore iniziale di ciascuna delle azioni sottostanti. In altre parole se Intesa Sanpaolo si troverà a un livello pari o superiore a 1,468 euro, Stm a 26,082 euro e Tenaris a 9,042 euro. A fine ottobre, il titolo con la performance peggiore è Stm che scambia a 35,903 euro, comunque ancora ben lontano dal livello Barriera. Molto importante è la presenza dell’effetto memoria che implica la possibilità di recuperare successivamente eventuali premi non pagati a precedenti date di valutazione.

Il certificato vanta la possibilità di rimborso anticipato (100 euro più i premi con effetto memoria) a partire dal secondo trimestre di valutazione se il valore di tutte le azioni del paniere risulterà essere superiore o uguale al rispettivo valore iniziale (o strike) pari a 2,4465 per Intesa Sanpaolo, 43,47 euro per il gruppo dei chip e a 15,07 per Tenaris.

Se però questo non accade, alla scadenza (9 settembre 2026), potrà accadere uno di questi due scenari: se la quotazione di tutte le azioni che compongono il paniere è pari o superiore al livello Barriera (che coincide alla Barriera premio, quindi sempre al 60% del valore iniziale), il prodotto rimborsa 100 euro per strumento, oltre all’ultimo premio dell’1% e a quelli eventualmente in memoria. Altrimenti, se la quotazione di una delle azioni che compongono il paniere è inferiore al livello Barriera, il certificato paga un importo commisurato alla performance della peggiore tra le azioni che compongono il paniere (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito).

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